Intimo più mare n° 216 | Luglio 2019
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I BUYER AMANO IL<br />
MADE IN ITALY<br />
I buyer internazionali sono sempre <strong>più</strong> alla ricerca di<br />
moda, qualità e creatività. Tre caratteristiche che trovano<br />
facilmente nelle collezioni made in Italy, tra gli espositori<br />
di saloni come Immagine Italia di Firenze e il Salon de la<br />
Lingerie di Parigi.<br />
NICOLA ADAMS<br />
TALLULAH-REGNO UNITO<br />
Sanpaolo e Prometeia e presentato di recente. I dati ISTAT<br />
delle esportazioni del primo trimestre <strong>2019</strong> evidenziano<br />
la buona capacità competitiva del fashion made in Italy<br />
(+6,1%). Tra i mercati spiccano la Svizzera (+48,3%), gli<br />
Stati Uniti (+12,6%)e il Regno Unito (+10,9%). Bene anche<br />
la Cina (+8,4%) e il Giappone (+8,2%), a conferma della<br />
capacità degli esportatori italiani di raggiungere mercati<br />
sempre <strong>più</strong> lontani.<br />
Secondo un'analisi recentemente condotta dalla Direzione<br />
Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, negli ultimi anni<br />
il raggio d’azione delle imprese italiane della moda è aumentato<br />
ulteriormente, collocando l’Italia al primo posto<br />
tra i competitor europei della moda per distanza coperta<br />
dalle esportazioni (in termini di chilometri ponderati per<br />
il livello degli scambi bilaterali). La capacità di raggiungere<br />
mercati lontani, in particolare quelli asiatici, è un punto di<br />
forza non soltanto dell’alta gamma, dove l’Italia è specializzata<br />
e conserva ottime quote di mercato, ma anche per le<br />
fasce intermedie del mercato".<br />
Anche secondo il focus moda dell’Area Studi Mediobanca,<br />
il 2017 ha confermato il trend di crescita del settore moda<br />
in Italia. Il fatturato aggregato, pari a 70,4 miliardi di euro,<br />
evidenzia un buon incremento rispetto al 2013 (+28,9%),<br />
dovuto in buona parte alle ottime performance del 2015<br />
(+9,9%) e del 2014 (+7%). Più contenuto ma sempre<br />
rilevante il ritmo di crescita nell’ultimo anno (+4,5%). Il<br />
settore ha un impatto crescente sul nostro paese: nel 2017<br />
ha rappresentato infatti l’1,3% del PIL nazionale, contro<br />
l’1,1% del 2013. Tra i comparti domina l’abbigliamento, che<br />
totalizza il 40,5% dei ricavi totali. Il fatturato estero, sempre<br />
<strong>più</strong> determinante nei bilanci delle aziende analizzate,<br />
si attesta nel 2017 al 63% delle vendite totali (+22,9% sul<br />
2013), quota superiore a quella registrata dalle principali<br />
società manifatturiere italiane (56,7%). Le ottime performance<br />
del settore moda sia in Italia che all’estero hanno<br />
trainato la forza lavoro che nel 2017, grazie ai 59,8mila<br />
nuovi dipendenti (+19,7% sul 2013 e +4% sul 2016), può<br />
contare su quasi 363mila occupati. Distribuzione (+26,8%,<br />
+8mila unità), pelletteria (+26,7%, +11mila unità) e abbigliamento<br />
(+22,4%, +28mila unità) i comparti che hanno<br />
espanso maggiormente i propri organici.<br />
NICOLA ADAMS<br />
TALLULAH-REGNO UNITO<br />
Nicola Adams ha aperto la sua boutique Tallulah a Londra<br />
nel 2003 e ha sempre scelto collezioni e modelli che le<br />
piacessero.<br />
"Per me vendere l'underwear è prima di tutto una passione<br />
- spiega - Non seguo trend o mode stagionali. Per questo<br />
sono sempre alla ricerca di nuovi brand, spesso anche poco<br />
conosciuti. Ma quando trovo un marchio che mi piace e che<br />
non delude le mie aspettative stagione dopo stagione, gli<br />
sono fedele. Molti dei brand che vendo sono presenti nella<br />
mia boutique fin dall'apertura.<br />
PER ME È IMPORTANTE SOSTENERE I BRAND CHE<br />
DIMOSTRANO DI LAVORARE BENE, QUINDI RARAMENTE LI<br />
ABBANDONO DOPO UNA O DUE STAGIONI.<br />
Naturalmente vendiamo collezioni made in Italy, come<br />
Cosabella e Clara Rossi, un'impresa familiare che crea<br />
capi con grande cura artigianale. Le mie scelte sono<br />
fatte in base al look, alla qualità, ma anche al rapporto<br />
che si crea con il produttore e alla sua disponibilità al<br />
riassortimento nel corso della stagione".<br />
CHRISTELLE MONTIGNY<br />
TOCADE LINGERIE-FRANCIA<br />
Christelle Montigny è la titolare della boutique Tocade a<br />
Cagnes-sur-Mer.<br />
"Ho visitato il salone fiorentino Immagine Italia proprio<br />
per un marchio italiano con il quale lavoro da qualche stagione<br />
- spiega - Ma anche per visionare nuove collezioni<br />
come Luna di Giorno e Liu Jo e farmi un'idea delle tendenze.<br />
Sono molto attenta ai must-have della stagione e in<br />
CHRISTELLE MONTIGNY<br />
TOCADE LINGERIE-FRANCIA