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ben definite nella loro leggiadria.

«L’intento - afferma la pittrice - è

esaltare la donna nella sua luminosità

solare, un aspetto in cui

ritrovo me stessa. I personaggi

femminili sono come sono io:

solitaria e riflessiva, amante della

luce del sole che, con le sue

mille tonalità, crea ombre e definisce

la profondità, immagini

che è possibile riprodurre sulla

tela, e nelle quali rivivo i ricordi

dell’infanzia, quando al mare sostituivo

i giochi dei bambini con

fogli e colori». Nella sua produzione

pittorica, Civita Centola annovera

un’opera ispirata al Gesù

di Nazareth di Zeffirelli, un’altra a

Renoir con la fugace immagine

di un attimo; e poi ritratti di ufficiali,

di belle donne. Si respira

nella sua pittura un forte senso religioso,

fatto di riflessione e introspezione; e

nei ritratti di Padre Pio, questo senso religioso

si manifesta in unità alla rappresentazione

ideale dei valori che il santo

di Pietrelcina rappresentava anche con

la figura. Altri dipinti, con soggetti fiori

e piante, sono luminosi, ricchi di grazia

ma al contempo pieni di una forza evocativa

che non “riproduce” tanto la realtà,

quanto “produce una realtà”, nuova

e di particolare intensità. Nei suoi quadri

grazia e leggerezza si contrappongono

a forza e autorevolezza, la luce e

il colore fanno da contrappeso alla forma;

c’è plasticità, in parte grazie all’uso

sapiente del chiaroscuro, in parte grazie

alla profondità spaziale. I colori sono

caldi, suadenti, accostati in maniera

da ottenere il massimo risalto sia per

accordo cromatico, sia per antitesi. E’

San Michele Arcangelo, Luce (2011), olio su tela, cm 70x50

indubbiamente pittura “classica”, dove

classico non ha soltanto valore storico,

ma si rifà a un ideale di bellezza

che poggia su armonia ed equilibrio.

E’ pittura meditata, che, per dirla con

Mary Schmich, “ti lascia entrare dentro

da tante porte diverse e ti fa uscire

con altrettante nuove prospettive”. Nelle

opere dei pittori che Civita Centola ha

studiato, si sa, impariamo che la creazione

non è stata una sola, ma si ripete

ogni qualvolta nasce un artista capace;

nell’artista che abbiamo presentato oggi,

impariamo che quando mente, cuore

e mano lavorano assieme, si forma

uno spazio che si può percorrere alla ricerca,

d’ispirazione, ma anche di spazi

fino ad oggi sconosciuti. Perché, per

dirla con Paul Klee, “l’arte non riproduce

ciò che è visibile, ma rende visibile

ciò che non sempre lo è”.

Luce e colore (2011), olio su tela, cm 60x50

Civita Centola

Principali mostre dal 2013 ad oggi:

2013 - personale nella sala comunale

di Campodimele (LT)

2017 - adesione a Toscana Cultura

2017 - Arte Sacra a Natale, Cappella di

San Maria a Novoli, Firenze

2018 - Donne nell’arte, Iclab, Firenze

2018 - Artisti in San Marco, Basilica di

San Marco, Firenze

2018 - Arte Sacra, Museo Datini, Prato

2019 - Donne nell’arte, Villa Vogel,

Firenze

2019 - Simultanea Spazi d’Arte,

Firenze

2019 - personale nella Torre di Mola,

Formia (LT)

2019 - collettiva a tema dedicata a Cosimo

de' Medici, Caterina de' Medici e

Leonardo da Vinci, Educandato della

Santissima Annunziata, Firenze

Il vento del Sahara (2019), olio su tela, cm 80x40

civitinacentola@gmail.com

+ 39 3208683075

CIVITA CENTOLA 59

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