Tecnologia & Innovazione - #1
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TECNOLOGIA & INNOVAZIONE | MARZO 2020
Collaborazione tra persone e intelligenze
artificiali
La pervasività dei sistemi basati su AI all’interno delle
imprese apre il campo alla comprensione di come
integrare tali sistemi con le persone che operano
all’interno delle organizzazioni.
L’intelligenza artificiale è ancora molto lontana dal
simulare interamente l’intelligenza umana. Le possibilità
offerte da queste nuove tecnologie sono
però molteplici ed hanno dunque un impatto crescente
sui processi di produzione, sull’organizzazione
della conoscenza e sulle skill richieste al personale
di ogni settore industriale. Una trasformazione
che è destinata ad aprire una nuova e più profonda
riflessione sulle dinamiche e gli effetti del rapporto
uomo-macchina, dell’interazione tra dipendenti e
consumatori e sempre più diffusi sistemi di AI.
Infatti, se da un lato l’intelligenza artificiale è in grado
di sostituirsi in maniera tutto sommato agevole
alle nostre competenze analitiche, essa non è ancora
in grado di contribuire ai task aziendali in termini
di creatività, progettazione, strategia e comunicazione.
Le imprese sono però chiamate a mettere in
campo strategie finalizzate a colmare il gap di competenze
dei propri dipendenti, in virtù della necessità
di implementare e interagire con sistemi di intelligenza
artificiale in modo sempre più estensivo.
Come abbiamo visto la collaborazione tra persone e
sistemi di intelligenza artificiale sta già dando i propri
frutti in tanti modi diversi, ma la continua evoluzione
di tale tecnologia ha portato al verificarsi
di casi che potremmo definire bizzarri. Nell’ambito
della registrazione dei brevetti si è recentemente
consumata una disputa molto accesa tra coloro che
intendono consentire a sistemi di AI la possibilità di
essere riconosciuti come inventori di un brevetto e
quanti invece vorrebbero garantire tale status solo
alle persone fisiche che vi lavorano.
Ciò è avvenuto quando nel presentare domanda di
brevetto, Il nome di un software di intelligenza artificiale,
utilizzato per la realizzazione dell’invenzione
è finito proprio tra i nomi degli inventori.
Per il momento, l’Ufficio Brevetti Europeo ha ribadito
che solo gli umani possono essere designati
come inventori di un brevetto, chiudendo così la
questione, che non si esclude possa riaprirsi in un
futuro neanche troppo lontano.
In parole semplici l’intelligenza artificiale
I sistemi di intelligenza artificiale sono modelli statistici
detti anche “modelli di apprendimento automatico”,
e sono utilizzati principalmente per compiere delle
predizioni: quale profilo hanno i clienti che acquisteranno
di più un certo prodotto? Come rispondere a una
richiesta di prenotazione al ristorante? In che categoria
classificare un nuovo documento in memoria?
Per fare alcuni esempi. I sistemi di intelligenza artificiale
apprendono informazioni su un certo fenomeno
a partire dall’analisi di ingenti quantità di dati relativi a
quel fenomeno (ad esempio, profili dei consumatori e
dati sugli acquisti), ed è poi in grado di compiere delle
decisioni, effettuare delle predizioni (dato il profilo di
un nuovo cliente, quale prodotto consigliare).
La grande diffusione di queste tecnologie è principalmente
dovuta a due fattori. Da un lato la maggiore
quantità di dati a disposizione, possibile dopo l’avvento
del Web e la nascita di piattaforme di contenuti
come i social network, dove vengono pubblicati quotidianamente
nuovi testi, immagini e video.
Dall’altro è aumentata considerevolmente la potenza
dei processori, in grado adesso di analizzare tale
ingente mole di dati.
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