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DOSSIER<br />
In Svizzera vedremo presto spiccare il volo i primi<br />
droni da trasporto? E come sarà l’integrazione degli<br />
aerotaxi nel traffico aereo? Le risposte dell’Ufficio<br />
federale dell’aviazione civile, Skyguide e TCS a<br />
quattro domande.<br />
TESTO JULIANE LUTZ<br />
CHRISTOPH RUCKSTUHL/NZZ<br />
Vari produttori di aerotaxi<br />
elettrici sembrano aspettare<br />
solo il segnale di partenza.<br />
Quando decolleranno i primi<br />
passeggeri?<br />
A questa domanda l’Ufficio<br />
federale dell’aviazione civile<br />
(Ufac) ha risposto che non è<br />
possibile fare previsioni. L’avvio<br />
dell’attività di queste società dipende<br />
da diversi fattori: la maturità<br />
economica e tecnologica,<br />
il quadro normativo e l’accettazione<br />
sociale. Attualmente l’Agenzia<br />
europea per la sicurezza<br />
aerea (AESA) sta elaborando<br />
le basi normative affinché le<br />
aziende di aerotaxi possano avviare<br />
la loro attività. Una consultazione<br />
in merito a livello<br />
europeo è prevista nell’ultimo<br />
trimestre <strong>2020</strong>. Se la consultazione<br />
avrà luogo con profitto e<br />
se avrà un effetto sul successivo<br />
processo legislativo, è difficile<br />
da dire. Dal punto di vista tecnologico<br />
gli aerotaxi sono realizzabili<br />
già oggi, afferma Jürg<br />
Wittwer, direttore generale<br />
del TCS, che ha trattato a fondo<br />
il tema dei droni. Tuttavia –<br />
sostiene il direttore generale –<br />
passerà ancora tanto tempo<br />
fino a che saranno emanate le<br />
regole quadro per gestire un’attività<br />
commerciale di questo<br />
tipo. Wittwer ritiene che al più<br />
presto nel 2022 verrà autorizzata<br />
un’attività di prova, ad<br />
esempio per coprire il tragitto<br />
tra Zurigo e l’aeroporto di Kloten.<br />
I flying taxi sono più realtà<br />
che fantasia: la ricerca sulle<br />
nuove tecnologie ha fatto progressi<br />
dietro le quinte e avanza<br />
più velocemente del previsto.<br />
Nelle città svizzere dove<br />
atterreranno gli aerotaxi? Per<br />
Taxi volanti e droni da trasporto:<br />
realtà o fantasia?<br />
fare un esempio, nelle stazioni<br />
ferroviarie?<br />
Se gli aerotaxi saranno disponibili<br />
oltre che negli aeroporti anche<br />
nelle stazioni o in altri luoghi<br />
dipende sia dalla pianificazione<br />
del territorio che dall’accettazione<br />
sociale, spiega l’Ufac.<br />
Stando a Jürg Wittwer un luogo<br />
di atterraggio centrale per i droni-taxi<br />
si può trovare in ogni<br />
città svizzera. Esclude però i tetti<br />
delle stazioni ferroviarie, perché<br />
ancora troppo spesso sono spioventi.<br />
Dato che sono più silenziosi<br />
e più sicuri degli elicotteri,<br />
si può immaginare che i dronitaxi<br />
circolino lungo rotte fisse,<br />
al di sopra di autostrade e linee<br />
ferroviarie, nelle immediate vicinanze<br />
dei centri urbani.<br />
In Svizzera si è già oltre la fase<br />
di test per quanto riguarda<br />
i droni da trasporto?<br />
Negli Stati Uniti l’affiliata di UPS,<br />
UPS Flight Forward, dal 2019 ha<br />
già spedito migliaia di test medici<br />
con i droni in parallelo al<br />
servizio di corriere a terra, mentre<br />
in Svizzera non siamo ancora<br />
a questo punto. Sinora La Posta<br />
ha testato il trasporto di campioni<br />
di laboratorio tra gli ospedali<br />
all’interno delle città di<br />
Zurigo e Lugano con un’autorizzazione<br />
Ufac. A causa dell’emergenza<br />
coronavirus, i voli di prova<br />
sono però stati sospesi. Nel 2019<br />
l’Ufficio dell’aviazione civile ha<br />
autorizzato ancora un progetto<br />
del Politecnico federale di Losanna<br />
(EPFL). Nei cantoni Vallese<br />
e Vaud già dal 2017 circolano<br />
droni con il compito di<br />
spruzzare in modo mirato fertilizzanti<br />
e pesticidi sui campi<br />
agricoli. Il direttore generale del<br />
TCS Wittwer è scettico sul fatto<br />
che nel breve termine si possano<br />
vedere volare droni da trasporto,<br />
dato che in Svizzera la maggior<br />
parte della merce non deve essere<br />
trasportata in tempi molto<br />
ristretti.<br />
In futuro i droni da trasporto<br />
potranno volare ovunque<br />
sul territorio o soltanto in<br />
corridoi prefissati?<br />
Dall’estate 2019 Skyguide, in collaborazione<br />
con l’Ufac e la società<br />
statunitense Airmap, sta lavorando<br />
al progetto «U-Space»<br />
per l’integrazione dei voli di<br />
drone nello spazio aereo. Non<br />
sono previsti dei corridoi speciali.<br />
Si è invece optato per tracciare<br />
i droni che volano al di fuori del<br />
campo visivo tramite il GPS e<br />
«U-Space» e renderli visibili sugli<br />
schermi radar dei gestori del<br />
traffico aereo. In questo processo<br />
interamente automatico gli operatori<br />
dei droni, analogamente ai<br />
piloti dei velivoli più tradizionali,<br />
elaborano un piano di volo e<br />
comunicano al sistema quando,<br />
dove, per quanto tempo e a che<br />
altezza intendono volare. Il sistema<br />
controlla i dati e, se non<br />
si genera un conflitto, dà l’ok al<br />
piano di volo. Grazie a «U-Space»<br />
in futuro ad esempio i voli di trasporto<br />
possono avere luogo anche<br />
nelle vicinanze di aeroporti,<br />
dato che la torre di controllo ne è<br />
stata informata e garantisce che<br />
non interferisca con il volo degli<br />
aerei. Il sistema dovrebbe essere<br />
accessibile anche agli operatori<br />
che fanno volare i droni nel<br />
campo visivo e al di sotto di 150<br />
metri. Attualmente l’Ufac sta<br />
definendo la normativa in modo<br />
che il sistema possa passare dalla<br />
fase test al funzionamento regolare.<br />
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maggio <strong>2020</strong> | touring 15