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Ripartire, ma più in là<br />
Se la crisi colpisce in modo trasversale il turismo, non mancano<br />
i segnali positivi. Invece di esigere l’immediato rimborso del<br />
viaggio prenotato, molti clienti accettano di rimandarlo.<br />
È impossibile stimare le perdite che il<br />
settore turistico svizzero subisce a causa<br />
del lockdown, ma sono immense. Eppure,<br />
in questi tempi difficili la clientela<br />
si mostra fedele verso la propria agenzia<br />
o l’operatore turistico abituale. «La stragrande<br />
maggioranza è aperta e disponibile<br />
a ripiegare su una proposta alternativa»,<br />
si rallegra Walter Kunz, direttore<br />
della Federazione svizzera di viaggi.<br />
Clienti solidali<br />
«Appena scoppiata la crisi, molti chiedevano<br />
il rimborso in preda al panico per<br />
le notizie diffuse nei media» racconta<br />
Pascal Wieser, direttore di Vögele Reisen.<br />
Nel frattempo le cose si sarebbero<br />
calmate. Circa il 70 percento avrebbe<br />
cambiato prenotazione o accettato dei<br />
buoni. «Sono prevalentemente i più giovani<br />
o anziani a voler essere rimborsati,<br />
Le ferie da sogno?<br />
Rinviate, non annullate.<br />
Sono in molti infatti a<br />
decidere così.<br />
e questi ultimi sono meno propensi a fissare<br />
per una data futura, ancor incerta».<br />
Anche da Car-tours.ch non si sarebbe<br />
verificato il temuto fuggi fuggi di clienti,<br />
che perlopiù si mostrano comprensivi.<br />
«Siamo felici di riscontrare una grande<br />
solidarietà. D’altra parte è legittimo<br />
chiedere indietro i soldi. Comprendiamo<br />
chiunque voglia programmare<br />
il viaggio serenamente e più in là,<br />
quando la situazione si sarà stabilizzata»,<br />
dichiara il responsabile Urs Tanner.<br />
Henri-Pierre Galletti, direttore TCS<br />
Viaggi, si dice stupefatto dell’equanimità<br />
con cui la clientela affronta i fatti:<br />
«La maggior parte opta per spostare la<br />
prenotazione, alcuni per buoni viaggio».<br />
Talora sarebbero addirittura contenti<br />
di non trovarsi in giro per il mondo in<br />
questo periodo fuori dal normale.<br />
LA FOTO<br />
Pasqua in casa La pandemia<br />
da coronavirus ha<br />
scongiurato l’esodo pasquale:<br />
niente code al San<br />
Gottardo, come mostra la<br />
foto a lato: il Giovedì<br />
Santo, l’A2 a Silenen era<br />
deserta. La polizia cantonale<br />
urana ha confermato<br />
che per quel ponte festivo<br />
il traffico verso Sud è stato<br />
pochissimo. Rispetto al<br />
2019, il Venerdì Santo era<br />
ridotto al 4 percento, il<br />
Sabato dell’8 percento e<br />
la Domenica e il Lunedì<br />
dell’Angelo è risultato di<br />
appena il 4 percento.<br />
LA CIFRA<br />
500<br />
milioni di franchi, è questa<br />
la flessione mensile<br />
dell’utile accusata dalle<br />
aziende dei trasporti pubblici<br />
a causa della situazione<br />
straordinaria dovuta<br />
al Covid-19. Finora<br />
circa 150 000 persone<br />
hanno depositato il loro<br />
AG. Su incarico del Consiglio<br />
federale il servizio<br />
di base è garantito, malgrado<br />
una riduzione significativa<br />
dell’offerta dei<br />
trasporti pubblici.<br />
Covid-19 – brusca frenata del traffico<br />
LA PAROLA<br />
Il decreto federale, che ha incitato la popolazione<br />
a rimanere in casa e prediligere<br />
il telelavoro per arginare l’epidemia<br />
da coronavirus, ha avuto grosse<br />
ripercussioni sul volume del traffico. Secondo<br />
Viasuisse nella prima settimana<br />
del lockdown gli intasamenti segnalati<br />
sono diminuiti di oltre il 60 percento,<br />
con soli 251 annunci rispetto ai 732<br />
dell’analoga settimana del 2019 e ai<br />
657 diffusi nel mese precedente. Un<br />
quarto circa degli avvisi concernerebbe<br />
rallentamenti o ingorghi nelle zone<br />
frontaliere, dove i controlli ai confini<br />
sono stati rafforzati.<br />
Stando all’Ufficio federale delle strade<br />
(USTRA) nel periodo in esame il traffico<br />
si è ridotto, in termini globali, del 30–<br />
40%. ln particolare il traffico in direzione<br />
dei paesi vicini Francia, Germania<br />
ed Austria è calato del 70–75 percento,<br />
mentre quello verso l’Italia è diminuito<br />
dell’80–90 percento.<br />
Narciso figlio della divinità<br />
fluviale Cefiso e della ninfa<br />
Liriope nella mitologia greca,<br />
si innamorò del suo riflesso e<br />
così annegò cercando di abbracciarlo.<br />
Si racconta che un<br />
narciso sia poi sbocciato nel<br />
luogo dove si sedeva Narciso.<br />
A maggio, i narcisi selvatici<br />
crescono anche in Svizzera,<br />
ad esempio nelle Prealpi, in<br />
Ticino e nel Giura.<br />
8 touring | maggio <strong>2020</strong>