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TuttoBallo20 dicembre - Dicembre 2020 EnjoyArt

Cari amici e lettori di Tuttoballo 20, eccoci arrivati all’ultimo numero dell’anno. Un numero che chiude un’annata fatta di testimonianze di tutte le difficoltà affrontate in questi mesi, ma risolte anche tramite scelte coraggiose, fantasiose e nuove inventive, come solo l’Arte ci insegna! Esso è la conclusione di un’annata in cui abbiamo conosciuto e condiviso storie, incontrato nuovi amici e letto cose interessanti. Ed è questo lo spirito attraverso cui abbiamo dato vita al numero di dicembre: uno spirito festoso, animato dall’atmosfera natalizia, che non si arrende alle avversità nonostante tutto. Ed ecco quindi articoli colorati ed adornati di luci che raccontano esperienze di artisti, ballerini, circensi; ricette natalizie, consigli per un affascinante make up, racconti interessanti sulla storia del ballo, riferimenti affascinanti alla storia della moda; non mancano certamente temi legati all’attualità, alle disposizioni previste per questo periodo “diverso” che stiamo vivendo; sempre presente l’appuntamento con le stelle ed il nostro l’Oroscopo … il tutto annaffiato da ricette di gustosi drinks … Non vogliamo dirvi altro, né sugli argomenti trattati né sugli interessanti Nomi che ci hanno concesso le loro interviste ed i loro pensieri per non rovinare il gusto della sorpresa: sfogliate, leggete e stupitevi!!!! Intanto la nostra Redazione vi ringrazia per averci seguiti numerosi in questi mesi, ed augura a voi tutti un buon Natale, fatto di speranza, di serenità e, soprattutto, di rinascita. Buone feste e buona lettura a tutti del nuovo numero di Tuttoballo20, la Rivista che ti informa e ti tiene in forma … nel periodo più magico dell’anno!

Cari amici e lettori di Tuttoballo 20, eccoci arrivati all’ultimo numero dell’anno.
Un numero che chiude un’annata fatta di testimonianze di tutte le difficoltà affrontate in questi mesi, ma risolte anche tramite scelte coraggiose, fantasiose e nuove inventive, come solo l’Arte ci insegna! Esso è la conclusione di un’annata in cui abbiamo conosciuto e condiviso storie, incontrato nuovi amici e letto cose interessanti.
Ed è questo lo spirito attraverso cui abbiamo dato vita al numero di dicembre: uno spirito festoso, animato dall’atmosfera natalizia, che non si arrende alle avversità nonostante tutto.
Ed ecco quindi articoli colorati ed adornati di luci che raccontano esperienze di artisti, ballerini, circensi; ricette natalizie, consigli per un affascinante make up, racconti interessanti sulla storia del ballo, riferimenti affascinanti alla storia della moda; non mancano certamente temi legati all’attualità, alle disposizioni previste per questo periodo “diverso” che stiamo vivendo; sempre presente l’appuntamento con le stelle ed il nostro l’Oroscopo … il tutto annaffiato da ricette di gustosi drinks …
Non vogliamo dirvi altro, né sugli argomenti trattati né sugli interessanti Nomi che ci hanno concesso le loro interviste ed i loro pensieri per non rovinare il gusto della sorpresa: sfogliate, leggete e stupitevi!!!!
Intanto la nostra Redazione vi ringrazia per averci seguiti numerosi in questi mesi, ed augura a voi tutti un buon Natale, fatto di speranza, di serenità e, soprattutto, di rinascita.
Buone feste e buona lettura a tutti del nuovo numero di Tuttoballo20, la Rivista che ti informa e ti tiene in forma … nel periodo più magico dell’anno!

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C O S T U M E E B A L L O<br />

<strong>TuttoBallo20</strong><br />

Il Bonnet "Calash" fu introdotto nel 1770 circa ed era<br />

indossato per proteggere dalle intemperie le alte ed<br />

elaborate acconciature.<br />

I Bonnet erano pieghevoli, tipo mantice e costruiti con una<br />

intelaiatura in legno o di ossa di balena cucite all'interno del<br />

cappuccio. Un nastro sul davanti permetteva di tenerlo<br />

fissato al capo anche con forti raffiche di vento.<br />

Questi tipi di copricapi non erano gli unici esistenti. C'erano<br />

anche i cappelli di paglia, gli "Straw", copricapi tipo quelli di<br />

"Firenze" ma con tese molto più ampie e accompagnate da<br />

una serie abbondante di accessori quali: enormi piume, fiori,<br />

spighe di grano e tutto ciò che la fantasia riesce a pensare.<br />

E poi ecco anche i "Turbanti", creati sempre con grande<br />

quantità di stoffa ed eleborati per sembrare semplicemente<br />

appoggiati e pronti a cadere. Furono adornati con alte piume<br />

di struzzo che poi arricchirono anche gli altri copricapi. Va<br />

comunque ricordato che la lunghezza delle chiome per una<br />

donna dell'epoca, era veramente notevole e impensabile per<br />

la praticità di oggi.<br />

Questi turbanti avvolgevano i capelli e l'uso di fermagli per<br />

capelli aiutava a non far cadere il turbante (Turban). Tutti<br />

questi copricapi erano considerati accessori di estrema<br />

eleganza.<br />

Ad ogni cappello venne dato un nome, e qui l'elenco<br />

sarebbe molto lungo, a seconda dell'uso, oppure per una<br />

manifestazione importante o ancora per le scoperte<br />

tecnologiche ed anche nomi di città americane, come fecero<br />

gli stilisti francesi .<br />

Altri nomi designarono i cappelli, come quelli<br />

nell'illustrazione sottostante. Il primo si chiamava alla "Saint<br />

Dominique", il secondo "à la Robert", il terzo "à la Figaro" e il<br />

quarto "à la Caravanne".<br />

Questo periodo, successivo alla Rivoluzione Francese, fu<br />

anche il periodo delle "Merveilleuse", le meravigliose. Il<br />

nome che fu dato a queste dame deriva dal fatto che<br />

"creavano la nuova moda". Erano molto rinomate e il perché<br />

è semplice: oltre a portare dei cappelli particolari, di enormi<br />

dimensioni, gli abiti che indossavano erano in stoffa di<br />

garza, e quindi assai trasparenti. La biancheria intima non<br />

veniva indossata e così si potevano ammirare tutte le<br />

forme. Inoltre mostravano senza problemi le gambe e<br />

portavano delle scarpette leggere.

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