22.04.2021 Views

LeStrade n.1566 aprile 2021

Strade Barriere made in Italy sul mercato francese Gallerie Le opere ferroviarie della nostra Penisola Macchine Arriva la finitrice con il radiocomando

Strade

Barriere made in Italy sul mercato francese

Gallerie

Le opere ferroviarie della nostra Penisola

Macchine

Arriva la finitrice con il radiocomando

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

114<br />

115<br />

LS<br />

5 6<br />

7 8<br />

5, 6. La macchina compatta<br />

nella sede Edilstrade<br />

di Montecristo, a Ruvo<br />

di Puglia<br />

7, 8. Lavorazioni nello spazio<br />

stretto a Corato, provincia<br />

di Bari<br />

9. La squadra di Edilstrade<br />

10. Andrea Montecristo<br />

(a sinistra) a 13 anni<br />

11. L’effigie Ursus Peroni<br />

10<br />

Dove operate, territorialmente?<br />

Per lo più in Puglia, dove abbiamo molto lavoro. Avendo seminato<br />

sempre bene e lavorando con gli uomini e le macchine<br />

giuste, abbiamo una buona nomea nel settore.<br />

A proposito di macchine, una vostra primizia in flotta è<br />

proprio la nuova Dynapac F1250CS. Come l’ha conosciuta?<br />

Abbiamo conosciuto questa macchina a seguito di una nostra<br />

ricerca funzionale a trovare un mezzo idoneo per effettuare<br />

ripristini in spazi stretti nell’ambito di lavorazioni Open<br />

Fibra. In precedenza, per questo genere di lavori impiegavamo<br />

una macchina più grande, di un’altra casa, in cui però<br />

attivare i restringimenti del banco diventava un’operazione<br />

piuttosto complessa, con conseguente rallentamento delle<br />

produzioni. Premetto che stavamo cercando una macchina<br />

nuova, non usata, perché con le macchine credo che sia meglio<br />

partire con il piede giusto e che a “usarle” siamo e saremo<br />

noi. Dalla Dynapac mi hanno proposto questa macchina,<br />

che ho voluto per prima cosa vedere, toccare con mano. La<br />

prima sensazione è già stata ottima.<br />

Attrezzature<br />

vo ai ripristini stradali. Parallelamente, passando dal settore<br />

privato a quello pubblico, effettuiamo per lo più manutenzioni<br />

per i comuni, dalle strade alle piazze. Oggi sono questi i lavori<br />

che ci vedono maggiormente impegnati.<br />

Come ha iniziato questo mestiere?<br />

Ho cominciato all’età di 13 anni, ingrassando i camion di mio<br />

padre, che era attivo nel settore agricolo, ma anche in quello<br />

degli sbancamenti e degli scavi per costruzioni. Per anni<br />

la nostra azienda di famiglia è stata impegnata in quel genere<br />

di attività, successivamente abbiamo puntato di più,<br />

come dicevo, su telecomunicazioni e manutenzioni. In ambito<br />

strettamente stradale, il mio primo incontro con un rullo<br />

è avvenuto sempre quando ero ragazzino: si trattava di un<br />

Ursus Peroni, una casa “mitica”. Pensi che un mio amico ne<br />

possiede ancora un modello, da collezione, e per farmi felice<br />

recentemente mi ha regalato la sua targa con il marchio.<br />

9<br />

11<br />

Su cosa puntate principalmente<br />

per raggiungere i vostri<br />

obiettivi aziendali?<br />

Sulla competenza del personale<br />

e sull’efficienza dei mezzi d’opera.<br />

Per quanto riguarda le manutenzioni<br />

e i ripristini, per esempio,<br />

abbiamo escavatori, frese, finitrici, rulli,<br />

piastre vibranti. Tutto ciò che serve, insomma,<br />

per realizzare un manto stradale perfetto, dalle planarità a regola<br />

d’arte. Questa attenzione alla qualità dei manti è fondamentale<br />

anche quando dobbiamo chiudere gli scavi dopo la<br />

posa di fibra ottica, per esempio. Pensi che da anni, per quanto<br />

riguarda questo aspetto, abbiamo anche un’assicurazione,<br />

ma non abbiamo mai dovuto attivarla. Dicevo della competenza:<br />

per noi è un aspetto fondamentale. Pensi che abbiamo<br />

con noi alcuni operai specializzati e adeguatamente formati<br />

che, come dico sempre, hanno gli occhi che sono meglio<br />

di un georadar…<br />

Il banco: prestazioni, temperatura ideale<br />

e facilità d’uso anche nello stretto<br />

Il nuovo banco ad alte prestazioni Dynapac V2400, cuore della finitrice compatta<br />

in flotta alla Edilstrade di Montecristo, può essere riscaldato a gas o elettricamente.<br />

Grazie alle molteplici regolazioni, come l’angolo d’attacco e le piastre profonde,<br />

il banco offre un’eccellente pre-compattazione e una superficie liscia anche<br />

con strati spessi. Il kit per le riduzioni di stesa può essere montato sul banco<br />

senza smontarne altre parti. Con questo kit, la F1250CS può essere così utilizzata<br />

per asfaltare tracce e/o piste strette. La temperatura del banco viene infine<br />

regolata dal display presente sul cruscotto. Essendo il dispositivo dotato<br />

di termostato auto-regolante, la temperatura sarà sempre costante, ma con il<br />

minimo spreco di energia.<br />

Siete riusciti ad aumentare la produzione? Il flusso di<br />

lavoro è migliorato?<br />

Certamente. Il nuovo banco della macchina favorisce sia i restringimenti,<br />

sia gli allargamenti, rendendola così molto versatile.<br />

Ora riusciamo a pavimentare su larghezze di 60 cm senza<br />

intoppi, con fluidità. Tecnicamente, è tutta un’altra cosa. E pensi<br />

anche che ora la squadra può essere composta anche da due<br />

soli addetti, al posto dei quattro che ci volevano in precedenza.<br />

Vendiamo alla ciliegina sulla torta: il radiocomando…<br />

Si tratta di una novità assoluta, che anche in questo caso,<br />

però, abbiamo voluto valutare al meglio, effettuando delle<br />

prove nel nostro piazzale, perché avevamo già esperienza<br />

di radiocomandi per gru, ma non siamo sempre stati del<br />

tutto soddisfatti dai livelli di precisione, che invece nelle stese<br />

sono fondamentali. Devo dire che anche questo optional<br />

ci ha lasciati molto soddisfatti: gli operatori possono svolgere<br />

in piena sicurezza tutte le funzioni affidate al cruscotto,<br />

dall’avanzamento al controllo degli spessori, e con un’estrema<br />

precisione. Abbiamo già superato le 100 ore di lavoro con<br />

questa modalità e devo dire che il risultato è stato sempre<br />

buono. Soprattutto per chi lavora negli spazi stretti, la possibilità<br />

di allontanarsi dalla macchina è un fattore a sicuro valore<br />

aggiunto, non solo sul piano della safety, ma anche su<br />

quello dell’accuratezza della lavorazione. Con il radiocomando<br />

si può lavorare fino a 10 metri di distanza dalla macchina,<br />

esattamente come si fosse in pancia. Migliora la sicurezza,<br />

anche in funzione dei controlli di legge, migliora la visibilità e<br />

soprattutto migliora il confort delle squadre, che possono finalmente<br />

operare lontano dai fumi d’asfalto.<br />

Congediamo Montecristo, che, come ultimo gesto, va alla ricerca<br />

di due immagini per lui davvero significative: Andrea<br />

a 13 anni con il camion del padre e l’effigie dell’Ursus Peroni.<br />

Pubblicarle ci sembra doveroso, per ringraziarlo, per far entrare<br />

ancora di più il lettore in questa bella storia di esperienza<br />

e, insieme, di attenzione all’innovazione. nn<br />

Macchine<br />

4/<strong>2021</strong> leStrade<br />

4/<strong>2021</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!