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La Toscana nuova Giugno

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Gallerie in

Toscana

Andrea Tirinnanzi

Incontro con il fondatore di Firenze Art, galleria, laboratorio e

“tempio” delle digisculture

di Doretta Boretti / foto courtesy Andrea Tirinnanzi

AFirenze, a breve distanza da San Frediano e dal

centro storico fiorentino, in Piazza Taddeo Gaddi

2/r, c’è una galleria d’arte. Sarebbe bello se

molti amanti dell’arte, prima o poi, potessero visitarla,

per ricreare, in un clima conviviale, incontri e scambi

culturali. Questa galleria è la Firenze Art. Non è soltanto

un’ampia galleria dalla fitta esposizione di quadri, sculture,

stampe artistiche, di artisti anche famosi, ma è,

oltre a questo, un laboratorio, dove Andrea Tirinnanzi,

anima e fondatore della Firenze Art, lavora assiduamente,

occupandosi personalmente del restauro di cornici

antiche, della costruzione di cornici nuove, della creazione

delle “digisculture” e di tanto altro. È una persona

semplice, per niente ambizioso e presuntuoso, anche se

lo potrebbe essere, in quanto sia la sua vita che la sua

arte gliene darebbero ragione. «Questa cornice che sto

preparando – spiega Andrea – si chiama Superba ed è

di un antico legno massello tinto noce. È fatta con un

vecchio procedimento artigianale fiorentino, ed è pronta

a ricevere un bellissimo dipinto». Prosegue poi parlando

delle sue emozioni: «Fare il corniciaio non è solo fare

nuove cornici, a volte capita anche di rigenerare quelle

fatte qualche decina di anni fa. Altre volte, poi, può capitare

che al suo interno ci sia un acquarello di un grande

maestro, e allora è una responsabilità restaurarla». Ama

così tanto il suo lavoro che non smette mai, nonostante

qualche anno alle sue spalle, di stupirsi ancora: «Non ho

parole nel descrivere questo quadro che raffigura via dei

Maccheroni nel 1958». Si esprime così nel descrivere

l’acquarello che ha tra le mani, e racconta: «Avevo dieci

anni quando Renata, una mia vicina di casa che lavorava

in una cartoleria di via del Proconsolo, mi portò a fare

un giro in centro per farmi conoscere strade e musei.

Girammo in una stradina, dietro a dove lavorava lei. C’era

un pittore, in un angolo di via dei Maccheroni dove ci

trovavamo, che, appoggiato al muro, stava dipingendo

la via. Ora sono certo che quel pittore era veramente Rodolfo

Marma, l’autore del mio acquarello». Quanto successo

hanno avuto le digisculture a grandezza naturale

di Andrea Tirinnanzi. Riproducono l’immagine di molti

personaggi famosi: politici, cantanti, attori e anche

qualche papa. Adesso sono diventate talmente numerose

che «ho dovuto rimescolare le carte per fare posto

al sommo poeta», precisa il gallerista. Infatti, quest’anno,

nel settecentesimo anniversario dalla morte dell’Alighieri,

la collezione si è arricchita della digiscultura a

lui dedicata. Così anche Dante, grazie a lui, è tornato in

Andrea Tirinnanzi al lavoro con una cornice

La caricatura in ceramica di Tirinnanzi opera di Carlo Giannitrapani

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ANDREA TIRINNANZI

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