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La Toscana nuova Giugno

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Percorsi trekking

in Toscana

A cura di

Julia Ciardi

A spasso nei mille colori dell’isola d’Elba

Testo e foto di Julia Ciardi

In vista dell’estate, ho deciso di invertire la rotta per andare

sull’isola più grande dell’Arcipelago Toscano: l’Elba. Un

posto dove torno appena posso e che ogni volta mi riserva

sempre qualche nuova sorpresa, tra i ricordi lasciati lungo

le spiagge selvagge e l’ospitalità degli abitanti, il cui carattere

schietto si rispecchia nel paesaggio. Questa piccola isola

– talmente piccola che si può percorrere tutta in poco tempo

– è una miniera di meraviglie che invogliano a tornare almeno

una volta per vederla vestita dei colori della bella stagione.

L’isola d’Elba è una perla del Parco Nazionale dell’Arcipelago

Toscano. Un tempo era un collegamento per arrivare in Corsica

dalla penisola italiana ed è stata anche un luogo “magnetico”

per gli Etruschi, attratti dalla sua ricchezza mineralogica.

Dalle sue rocce si estraeva la pirite, conosciuta come “oro degli

stolti”, un minerale di colore giallo chiaro la cui lucentezza

metallica traeva in inganno i cercatori d’oro: da qui è nato il

detto “non è tutto oro quello che luccica”. La pirite veniva usata

come pietra focaia dagli Etruschi che appiccavano il fuoco

per ottenere il metallo dai minerali ricchi di ferro dell’isola.

Le montagne offrivano anche altre materie, come la vetta più

alta dell’Elba che si riconosce subito dalla concentrazione di

nuvole sul Monte Capanne. Un monte in monzogranito, materiale

che veniva estratto già al tempo dei Romani per erigere

le colonne del Pantheon e nei secoli successivi anche per il

Duomo di Pisa e Piazza dei Miracoli. La montagna sorge dietro

la località di Marciana ed è raggiungibile da ogni versante.

Dalle sue cime, in giornate limpide, è possibile ammirare

tutte le isole dell’Arcipelago che, come una costellazione, circondano

la stella più grande, l’Elba. Per raggiungere il Monte

Capanne ci si può servire sia della cabinovia che della gabbiovia,

una buona alternativa, quest’ultima, per ammirare meglio

i colori della macchia mediterranea e dei piccoli abitanti

che popolano queste zone marittime: le farfalle, insetti leggiadri

ed eleganti che da sempre affascinano l’uomo che ne ha

fatto un simbolo di rinascita e cambiamento. Non a caso, fin

dall’antichità, vedere una farfalla era segno di buon auspicio,

perché la loro presenza indicava un’imminente trasformazione,

da bruco rinchiuso nella crisalide ad animale variopinto.

Così l’uomo ha imparato che con il tempo e con la pazienza

è possibile andare incontro anche ad importanti cambiamen-

Il Monte Capanne

La zuppa di ortiche

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ISOLA D’ELBA

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