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Percorsi trekking
in Toscana
A cura di
Julia Ciardi
A spasso nei mille colori dell’isola d’Elba
Testo e foto di Julia Ciardi
In vista dell’estate, ho deciso di invertire la rotta per andare
sull’isola più grande dell’Arcipelago Toscano: l’Elba. Un
posto dove torno appena posso e che ogni volta mi riserva
sempre qualche nuova sorpresa, tra i ricordi lasciati lungo
le spiagge selvagge e l’ospitalità degli abitanti, il cui carattere
schietto si rispecchia nel paesaggio. Questa piccola isola
– talmente piccola che si può percorrere tutta in poco tempo
– è una miniera di meraviglie che invogliano a tornare almeno
una volta per vederla vestita dei colori della bella stagione.
L’isola d’Elba è una perla del Parco Nazionale dell’Arcipelago
Toscano. Un tempo era un collegamento per arrivare in Corsica
dalla penisola italiana ed è stata anche un luogo “magnetico”
per gli Etruschi, attratti dalla sua ricchezza mineralogica.
Dalle sue rocce si estraeva la pirite, conosciuta come “oro degli
stolti”, un minerale di colore giallo chiaro la cui lucentezza
metallica traeva in inganno i cercatori d’oro: da qui è nato il
detto “non è tutto oro quello che luccica”. La pirite veniva usata
come pietra focaia dagli Etruschi che appiccavano il fuoco
per ottenere il metallo dai minerali ricchi di ferro dell’isola.
Le montagne offrivano anche altre materie, come la vetta più
alta dell’Elba che si riconosce subito dalla concentrazione di
nuvole sul Monte Capanne. Un monte in monzogranito, materiale
che veniva estratto già al tempo dei Romani per erigere
le colonne del Pantheon e nei secoli successivi anche per il
Duomo di Pisa e Piazza dei Miracoli. La montagna sorge dietro
la località di Marciana ed è raggiungibile da ogni versante.
Dalle sue cime, in giornate limpide, è possibile ammirare
tutte le isole dell’Arcipelago che, come una costellazione, circondano
la stella più grande, l’Elba. Per raggiungere il Monte
Capanne ci si può servire sia della cabinovia che della gabbiovia,
una buona alternativa, quest’ultima, per ammirare meglio
i colori della macchia mediterranea e dei piccoli abitanti
che popolano queste zone marittime: le farfalle, insetti leggiadri
ed eleganti che da sempre affascinano l’uomo che ne ha
fatto un simbolo di rinascita e cambiamento. Non a caso, fin
dall’antichità, vedere una farfalla era segno di buon auspicio,
perché la loro presenza indicava un’imminente trasformazione,
da bruco rinchiuso nella crisalide ad animale variopinto.
Così l’uomo ha imparato che con il tempo e con la pazienza
è possibile andare incontro anche ad importanti cambiamen-
Il Monte Capanne
La zuppa di ortiche
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ISOLA D’ELBA