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A cura di
Ugo Barlozzetti
Percorsi d’arte
in Toscana
Villa La Magia a Quarrata
Da residenza medicea a luogo dell’arte contemporanea
di Ugo Barlozzetti / foto courtesy Villa La Magia
Anne e Patrick Poirier, La fabbrica della memoria
ce di Fabrizio Corneli. Dalla primavera del 2011 è entrata a far
parte della collezione la grande fontana di Daniel Buren Muri
fontane a 3 colori per un esagono. Infine, al primo piano della
villa è possibile visitare una collezione permanente delle opere
di Agenore Fabbri.
www.villalamagia.com
Villa La Magia
villalamagia
Villa La Magia è una delle emergenze architettoniche
più prestigiose di tutto il Montalbano per la quale è
stato richiesto il riconoscimento dell’UNESCO come
patrimonio dell’Umanità, iscrizione ottenuta nel giugno 2013.
Tale villa fa parte del sito “Ville e giardini medicei in Toscana”
con altre undici ville e due giardini. L’edificio fu dotato nel corso
del XVIII secolo del giardino a parterre e della limonaia di
ponente. Adiacente vi è il giardino romantico dove piccoli sentieri
conducono ad un laghetto artificiale. In origine casa torre
dei Panciatichi, fu trasformata in villa dal granduca Francesco
I, che l’acquistò nel 1583, facendola collegare al Barco Reale
Mediceo. Dopo la vendita, nel 1645, agli Attavanti, la villa continuò
ad arricchirsi di opere con interventi di artisti, architetti
e decoratori di alta qualità, fino a quando, di proprietà in proprietà,
arrivò a Marcella Pagnani Amati Cellesi, alla cui morte
divenne proprietà del Comune di Quarrata che ne ha fatta la
splendida sede di importanti iniziative culturali ed in particolare
del progetto Abitare l’Arte, inserito nel PIUSS e finanziato
dalla Regione Toscana per lo sviluppo economico. Alcuni ambienti
della villa sono destinati inoltre alla realizzazione di un
laboratorio tecnico-artistico per lo sviluppo di prototipi e design
per le produzioni di qualità dell’arredo casa. La collezione
di arte ambientale contemporanea Lo spirito del luogo di Villa
La Magia si snoda attraverso un cammino sensoriale all’interno
di un parco di rara bellezza, dove le opere si fondono con il
paesaggio, si integrano nel genius loci fino a diventarne parte
integrante quanto intrinseca, soggetto di riflessione per il fruitore
e di evocazione perenne di emozioni volte al superamento
dei confini oltre il paesaggio e la materia stessa. La collezione
si è arricchita negli anni di opere create appositamente come:
Anthology Two di Maurizio Nannucci, Giardino rovesciato di Nagasawa,
Banda rossa di Marco Bagnoli, Ascolta il flauto di canna
di Marco Bagnoli, Bruciaprofumi di Anne e Patrick Poirier, La
fabbrica della memoria di Anne e Patrick Poirier, Micat in vertiwww.florenceartgallery.com
Fabrizio Corneli, Micat in vertice
Daniel Buren, Muri fontane a 3 colori per un esagono (ph. Carlo Cantini)
VILLA LA MAGIA A QUARRATA
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