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TuttoBallo20 Settembre EnjoyArt 2021

Bentrovati cari amici e lettori di Tuttoballo20. Dopo la pausa estiva rieccoci qua (anche se l’estate non è completamente finita!) e speriamo che il nostro numero passato vi abbia fatto compagnia sulla spiaggia, sdraiati a bordo piscina, in montagna o, comunque, in qualsiasi luogo abbiate scelto di vivere giorni di relax. Tuttoballo20 torna molto più “energica” e con tanti articoli interessanti, che vanno dai viaggi, alle riflessioni artistiche, alla cucina, all’oroscopo. In questo numero troverete articoli su: Orietta Berti, Blackpool, Fellini, Gruppo Storico Romano, Noa, PFM, la mostra di Bruce Nauman, Edwin De La Torre, Benessere, Make-Up, libri e… Scarica ora la rivista, sfoglia e scopri gli altri articoli. Molti sono gli amici che ci seguono, che ci apprezzano e che stanno dando un contributo, in qualsiasi modo alla vita della Rivista, con le proprie esperienze, con i propri articoli, ed in questo numero vi presenteremo tanti nuovi artisti, pronti a condividere con voi tutti la propria Arte. Certo…tornare dalle vacanze è dura, ma ricorda che la nostra Rivista ti supporta in ogni momento… Tuttoballo: la Rivista che ti informa e ti tiene in forma! Buona lettura

Bentrovati cari amici e lettori di Tuttoballo20. Dopo la pausa estiva rieccoci qua (anche se l’estate non è completamente finita!) e speriamo che il nostro numero passato vi abbia fatto compagnia sulla spiaggia, sdraiati a bordo piscina, in montagna o, comunque, in qualsiasi luogo abbiate scelto di vivere giorni di relax.
Tuttoballo20 torna molto più “energica” e con tanti articoli interessanti, che vanno dai viaggi, alle riflessioni artistiche, alla cucina, all’oroscopo. In questo numero troverete articoli su: Orietta Berti, Blackpool, Fellini, Gruppo Storico Romano, Noa, PFM, la mostra di Bruce Nauman, Edwin De La Torre, Benessere, Make-Up, libri e… Scarica ora la rivista, sfoglia e scopri gli altri articoli.
Molti sono gli amici che ci seguono, che ci apprezzano e che stanno dando un contributo, in qualsiasi modo alla vita della Rivista, con le proprie esperienze, con i propri articoli, ed in questo numero vi presenteremo tanti nuovi artisti, pronti a condividere con voi tutti la propria Arte.
Certo…tornare dalle vacanze è dura, ma ricorda che la nostra Rivista ti supporta in ogni momento… Tuttoballo: la Rivista che ti informa e ti tiene in forma!
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M U S I C A<br />

Cosa significa la parola Afterallogy?<br />

Questo nome è stato inventato da Gil e questo album è la risposta del perché<br />

stiamo facendo quello che stiamo facendo… dopo tutto, “after all”. È una specie di<br />

titolo influenzato dal coronavirus, da questo isolamento che ci ha riuniti in una<br />

stanza, io e lui, dopo così tante vicende artistiche passate insieme, per ripartire da<br />

capo con un album registrato a casa mia, dal momento che era vietato uscire.<br />

Questo ci ha permesso di fermarci a focalizzare e capire quello che veramente<br />

entrambi amavamo musicalmente; ci ha permesso di selezionare dei brani a cui<br />

eravamo particolarmente affezionati ed arrangiarli spontaneamente e senza fretta,<br />

ottenendo particolarissimi risultati grazie proprio alla sorprendente abilità armonica<br />

di Gil alla chitarra. “After all that’s been said and done”, ovvero dopo tutto ciò che è<br />

stato detto e che abbiamo dato, questo adesso è quanto amiamo ed abbiamo da<br />

offrire e che offriremo anche nel prossimo album, la seconda parte di un progetto<br />

che andremo nei prossimi mesi a registrare con una intera band, sempre<br />

improvvisando con lo stesso naturale amore ed entusiasmo.<br />

E come nasce questo Afterallogy?<br />

Abbiamo sentito provenire dalle nostre viscere la forte emozione musicale per<br />

questo album: qualcosa che ha smosso allo stesso tempo e nello stesso modo il<br />

cuore e la mente. Sono fortunata ad avere uno studio nel seminterrato di casa mia,<br />

uno spazio meraviglioso con pareti blu, strumenti colorati, pavimenti in legno e luce<br />

solare dal Giardino Inglese su entrambi i lati della xontrol room. Sono anche<br />

fortunata che Gil, oltre a suonare, arrangiare ed essere generalmente brillante,<br />

abbia imparato da solo a lavorare in studio come un ingegnere professionista. E<br />

così, attraverso un blocco dopo l'altro, lentamente e amorevolmente, tra le sessioni<br />

di zoom dei miei figli e i bollettini preoccupanti, di fronte alle forze tettoniche facendo<br />

a pezzi il mondo, attraverso ondate di politica e potere che ci precipitano tutti in un<br />

buco sconosciuto ... abbiamo registrato. Gil si è seduto vicino alla console, ha<br />

premuto il tasto e ha iniziato a suonare quella sua splendida Gibson L5. Mi sono<br />

seduta nell'altra stanza, a piedi nudi come sempre, in pantaloncini e maglietta, con il<br />

mio bellissimo vecchio microfono Neumann, e mi sono arresa alla musica.<br />

Come avvengono le scelte dei brani?<br />

Abbiamo scelto le canzoni che sentivamo avere più bisogno di noi, ma per il resto<br />

abbiamo pianificato molto poco. Dopo 30 anni, non abbiamo davvero bisogno di<br />

parlare molto di accordi. La musica arriva. Lo capiamo reciprocamente. Quello che<br />

ci colpisce può essere un testo, una melodia o la storia che c’è dietro ad una<br />

canzone, ma l’importante è che lo faccia e gli autori che abbiamo omaggiato<br />

attraverso questa selezione, come Cole Porter o Rogers & Hammerstein o Leonard<br />

Bernstein, ci hanno sicuramente trasmesso questa magia. Abbiamo però cercato di<br />

riportare certi standard alla loro essenza originaria, senza l’aura di entertainment<br />

che li avvolgeva con arrangiamenti orchestrali o da ballroom. Riportarli alla loro<br />

nudità integrale significava per noi metterne in risalto la storia e possiamo<br />

totalmente asserire che il progetto che abbiamo concepito è totalmente centrato<br />

sulla liricità dei testi, qualcosa che si è perso nel modo moderno di interpretare il<br />

jazz, calpestando forse proprio il nucleo del brano nel suo atto compositivo a favore<br />

di una ribalta delle proprie capacità vocali improvvisative sulla melodia musicale.<br />

Questo ha provocato un senso di perdita dal baricentro che abbiamo cercato di<br />

riportare, col nostro piccolo contributo, alla sua origine. La domanda non era<br />

“Perché ho bisogno di questo brano?” ma “Perché questo brano ha bisogno di me?”<br />

e la risposta era “probabilmente perché io posso raccontare e far emergere la storia<br />

che si cela in esso”.

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