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Rivista ottobre 2021

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Firenze

mostre

Museo Novecento

In mostra Arturo Martini e Firenze

Testo e foto di Rosanna Bari

Siamo orgogliosi di aver dedicato una mostra ad Arturo

Martini, uno dei grandi maestri del Novecento

europeo, artefice di una scultura moderna, senza

«mai distaccarsi dalla figura». Con queste parole Sergio Risaliti,

direttore del Museo Novecento, inaugura la mostra Arturo

Martini e Firenze, a cura di Lucia Mannini. Arturo Martini

(Treviso 1889 - Milano 1947), scultore, pittore e incisore, fu

protagonista di rilievo nello scenario culturale e artistico del

suo tempo. Il Museo Novecento nasce nel 2014 negli spazi

delle Ex Leopoldine in piazza Santa Maria Novella, con lʼintento

di far conoscere al grande pubblico lʼarte del Novecento

ed avvicinarlo a quella contemporanea. Il nucleo centrale

dellʼesposizione è costituito dalle opere della Collezione dellʼingegnere

Alberto Della Ragione, da lui donata nel 1970 al

Comune di Firenze col proposito di far rinascere, facendo leva

sullʼarte, la città dopo la disastrosa alluvione del 4 novembre

1966. Il Museo, inoltre, si connota come laboratorio di

ricerca e studio, puntando sui grandi maestri del Novecento

a lungo rimasti allʼombra di coloro che segnarono lʼepoca

d'oro del Rinascimento. Nella mostra, visibile dal 16 luglio

al 14 novembre, sono esposte le più importanti opere dellʼartista,

affiancate da altre riscoperte di recente. La sezione

Arturo Martini e Carrara, invece, è dedicata alla scultura in

marmo Donna che nuota sottʼacqua, a testimonianza del rapporto

tra lo scultore e le Apuane, luogo prediletto dagli artisti

per lʼestrazione del marmo statuario. Lʼopera, capolavoro

assoluto dellʼartista, scaturisce dalla forte impressione avuta

durante la visione del film Ombre bianche del 1928 che, alla

fine di un lungo e travagliato studio, lo portò a sviluppare

un linguaggio dʼespressione del tutto nuovo. Definita da Arturo

Martini «il fiore delle mie ricerche», al completamento della

scultura lʼartista decise però di decapitarla, imprimendole

così la nuova identità di incompiuta completezza, ma capace

L'Attesa (1935 ca.)

di proiettare lo spettatore in un immaginario mondo, dove si

ha lʼimpressione di osservare una fluttuante figura femminile

galleggiare nello spazio.

www.museonovecento.it

Donna che nuota sott'acqua (1942)

La Pisana (1933 ca.)

MUSEO NOVECENTO

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