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Il super tifoso
viola
A cura di
Lucia Petraroli
Roberto Ripa
Propositiva e con una grande motivazione: la Fiorentina secondo
l’ex giocatore e dirigente viola
di Lucia Petraroli
Roberto Ripa ha vissuto la Fiorentina a due facce.
I primi anni da giocatore della rinascita con l’allora
Florentia Viola e il duro cammino nel riportare
la squadra gigliata in A e dall’altra parte l’avventura come
dirigente al seguito della squadra nei fasti degli anni
più belli che culminarono sui campi della Champions
League.
Come giudica questa Fiorentina?
È un giudizio più che positivo. Venivamo da due annate
difficili, il vento che ha portato Italiano ha spazzato via
tutto, adesso c’è una viola che gioca a calcio e che se la
batte con tutte le squadre.
Il tecnico è il valore aggiunto di questa squadra?
Ha dato un’identità diversa alla Fiorentina, propositiva e
che non aspetta l’avversario. Ha inculcato nei suoi giocatori
una grande motivazione, stentiamo a riconoscere
chi già c’era.
Che idea si è fatto della squadra costruita? Chi l’ha impressionata
di più?
Sicuramente il miglior acquisto della serie A quest’anno
lo ha fatto la Fiorentina anche a livello economico
con Nico Gonzalez pagato quasi 40 milioni. Un calciatore
importante che sta dimostrando di fare la differenza.
Aspettavamo un giocatore come Torreira da tempo.
Si sta intraprendendo finalmente un percorso giusto.
Come valuta l’attacco? Manca un vice Vlaovich?
Si può parlare forse di rosa corta visto che oggi vige la
regola dei 5 cambi. La Fiorentina dovrà però giocare solo
in campionato e Coppa Italia quindi credo che essendo
un anno di ricostruzione la viola doveva dimostrare in
primis di aver preso una strada diversa. Giusto gratificare
chi è in rosa, la reputo una squadra completa.
Come valuti la gestione Commisso?
Roberto Ripa in maglia viola
Quali differenze tra questa e la sua Fiorentina?
In questi due anni si è visto ben poco di questa viola,
questo credo sarà l’anno dove potrà partire il vero progetto,
vedi il centro sportivo, ci sono tutti i presupposti.
Non voglio fare paragoni, ci sono analogie e differenze,
fa parte di ogni storia della Fiorentina. Credo che ogni
cambio di società abbia bisogno di tempo per capire il
meccanismo del calcio ma vedo un ottimo futuro.
Il ricordo più bello in maglia viola?
Come giocatore, sono arrivato nell’allora Florentia Viola
in C2. Abbiamo riportato la Fiorentina in serie A, sono
stati anni importanti. Come dirigente, gli anni della
Champions League sono stati i più belli come la vittoria
contro il Liverpool.
Ci sono sicuramente stati degli errori anche a livello di
comunicazione. Due anni di rodaggio sono abbastanza
però. Non bisogna guardare indietro. Bisogna fare fronte
comune tra città rosa e società.
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ROBERTO RIPA