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Rivista ottobre 2021

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Il super tifoso

viola

A cura di

Lucia Petraroli

Roberto Ripa

Propositiva e con una grande motivazione: la Fiorentina secondo

l’ex giocatore e dirigente viola

di Lucia Petraroli

Roberto Ripa ha vissuto la Fiorentina a due facce.

I primi anni da giocatore della rinascita con l’allora

Florentia Viola e il duro cammino nel riportare

la squadra gigliata in A e dall’altra parte l’avventura come

dirigente al seguito della squadra nei fasti degli anni

più belli che culminarono sui campi della Champions

League.

Come giudica questa Fiorentina?

È un giudizio più che positivo. Venivamo da due annate

difficili, il vento che ha portato Italiano ha spazzato via

tutto, adesso c’è una viola che gioca a calcio e che se la

batte con tutte le squadre.

Il tecnico è il valore aggiunto di questa squadra?

Ha dato un’identità diversa alla Fiorentina, propositiva e

che non aspetta l’avversario. Ha inculcato nei suoi giocatori

una grande motivazione, stentiamo a riconoscere

chi già c’era.

Che idea si è fatto della squadra costruita? Chi l’ha impressionata

di più?

Sicuramente il miglior acquisto della serie A quest’anno

lo ha fatto la Fiorentina anche a livello economico

con Nico Gonzalez pagato quasi 40 milioni. Un calciatore

importante che sta dimostrando di fare la differenza.

Aspettavamo un giocatore come Torreira da tempo.

Si sta intraprendendo finalmente un percorso giusto.

Come valuta l’attacco? Manca un vice Vlaovich?

Si può parlare forse di rosa corta visto che oggi vige la

regola dei 5 cambi. La Fiorentina dovrà però giocare solo

in campionato e Coppa Italia quindi credo che essendo

un anno di ricostruzione la viola doveva dimostrare in

primis di aver preso una strada diversa. Giusto gratificare

chi è in rosa, la reputo una squadra completa.

Come valuti la gestione Commisso?

Roberto Ripa in maglia viola

Quali differenze tra questa e la sua Fiorentina?

In questi due anni si è visto ben poco di questa viola,

questo credo sarà l’anno dove potrà partire il vero progetto,

vedi il centro sportivo, ci sono tutti i presupposti.

Non voglio fare paragoni, ci sono analogie e differenze,

fa parte di ogni storia della Fiorentina. Credo che ogni

cambio di società abbia bisogno di tempo per capire il

meccanismo del calcio ma vedo un ottimo futuro.

Il ricordo più bello in maglia viola?

Come giocatore, sono arrivato nell’allora Florentia Viola

in C2. Abbiamo riportato la Fiorentina in serie A, sono

stati anni importanti. Come dirigente, gli anni della

Champions League sono stati i più belli come la vittoria

contro il Liverpool.

Ci sono sicuramente stati degli errori anche a livello di

comunicazione. Due anni di rodaggio sono abbastanza

però. Non bisogna guardare indietro. Bisogna fare fronte

comune tra città rosa e società.

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ROBERTO RIPA

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