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A cura di
Michele Taccetti
Eccellenze toscane
in Cina
Le opportunità per le aziende toscane
nel XIV Piano Quinquennale cinese
di Michele Taccetti
I
piani quinquennali in Cina ( 五 年 计 划 Wŭ nián jìhuà) hanno
una storia molto particolare se messi a confronto con
gli altri paesi socialisti. Essi si configurano come uno strumento
fondamentale per analizzare le politiche della Repubblica
Popolare Cinese. Sin dal 1953, anno dell’approvazione
del primo piano quinquennale, essi hanno subito diversi cambiamenti,
che riflettevano le nuove direzioni impresse alla
politica economica dai pianificatori. Alcuni sono particolarmente
rilevanti, poiché possono essere considerati passi fondamentali
nel percorso di costante crescita economica del
paese a livello internazionale. Il sistema dei piani quinquennali
in Cina risulta di centrale importanza anche per le imprese
straniere: la grande dinamicità che li caratterizza in seguito
ai cambiamenti a cui sono stati sottoposti nel corso della storia
rende sempre più difficoltoso capire i passi successivi che
la Cina effettuerà nel suo percorso di crescita. Tuttavia, continuano
comunque ad essere un utile strumento di analisi per
comprendere quali siano i rischi e i vantaggi per gli investitori
stranieri. Il XIV Piano Quinquennale (2021-2025) si basa su
quattro pilastri fondamentali: dual circulation, indipendenza
scientifica e tecnologica, nuova urbanizzazione, green development.
La dual circulation è la combinazione della circolazione
interna, ovvero incentrare lo sviluppo della produzione
e dei consumi interni come motore principale dell’economia
cinese con la circolazione internazionale basata su investimenti
e commercio estero. Si evince quindi come il Governo
cinese punti ad una sempre maggiore autonomia dal punto
di vista economico, guardando al mondo internazionale attraverso
partnership con realtà produttive e commerciali straniere
che possano garantire la crescita tecnologica e qualitativa
e la presenza sui mercati strategici. L’indipendenza scientifica
e tecnologica è strettamente legata alla dual circulation e rappresenta
l’obiettivo primario dell’economia cinese. Se è vero,
infatti, che la produzione tecnologica, ad esempio nel settore
elettronico, è ormai quasi tutta in Cina, è anche vero che il numero
dei brevetti di innovazione cinesi è ancora troppo basso
rispetto al numero della popolazione. Se guardiamo alle innovazioni
rivoluzionarie degli ultimi dieci anni nel campo della
scienza e della tecnologia, la quota della Cina è ancora molto
al di sotto delle quote dei suoi brevetti in quantità. La nuova
urbanizzazione è un problema sociale che tiene conto delle
profonde trasformazioni economiche e sociali degli ultimi de-
cenni (per esempio, la riduzione del tasso di povertà al di sotto
del 5%). Da anni ci sono politiche nazionali volte a rallentare
i flussi migratori interni con programmi di urbanizzazione delle
aree rurali e in linea anche con gli obiettivi di ridurre l’intensità
energetica (quantità di energia necessaria per produrre
un punto di PIL) in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione.
Il green development, infine, è un passaggio necessario
per costruire una civiltà ecologica, come indicato dagli obiettivi
di decarbonizzazione. Già da diversi anni i governi locali,
secondo le indicazioni del Governo centrale, hanno attuato
politiche di aumento di spazi verdi nei centri urbani, sviluppo
di aree boschive, promosso i mezzi pubblici elettrici per la circolazione
urbana ed extra urbana, sviluppato linee di treni ad
alta velocità per il collegamento interno del paese, promosso
progetti pilota di città green. Adesso la scommessa più grande
è la decarbonizzazione che è il combustile da cui dipende
tutta l’energia cinese. La Cina, per sostituire il carbone, sta
investendo non solo nelle tecnologie verdi, ma anche sul nucleare.
Questo piano quinquennale offre grandi opportunità
alle aziende italiane e toscane in special modo. Le eccellenze
toscane nel settore tecnologico, della architettura e della
progettazione urbana, insieme alla propensione all’internazionalizzazione
ed alla collaborazione con partner internazionali
tipiche dell’imprenditoria toscana, possono aprire nuove opportunità
in un mercato come quello cinese che guarda sempre
più a partnership con eccellenze dell’innovazione e della
ricerca. Un’occasione da non perdere, forse l’ultima per essere
partner di un paese che è destinato comunque ad essere
“il” mercato del futuro.
Amministratore unico di China 2000 SRL e consulente per il
Ministero dello Sviluppo Economico, esperto di scambi economici
Italia-Cina, svolge attività di formazione in materia di
marketing ed internazionalizzazione.
michele.taccetti@china2000.it
China 2000 srl
@Michele Taccetti
Michele Taccetti
Michele Taccetti
PIANO QUINQUENNALE
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