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ti cromatici mescolati ad impasti di malta e gesso. Dal punto di
vista realizzativo, si tratta di lavori ottenuti stratificando materia
e colore – da quindici a venti livelli di pittura in ogni opera –,
fino ad ottenere delle pitto-sculture che riproducono, nell’intenzione
dell’artista, un pezzo di muro dipinto e staccato dall’ambiente
originario come se fosse il frammento di un murales. Un
effetto che serve a calare l’opera nella vita di ogni giorno, tra le
strade di una metropoli qualunque, nelle anonime periferie dove
gli artisti raccontano le proprie storie sui muri e si consumano
ingiustizie ai danni delle categorie più deboli. Un contesto
che l’artista ha conosciuto da vicino durante un viaggio in India,
scoprendo le contraddizioni di un paese che, pur essendo
evoluto e moderno in molti ambiti, relega ancora le donne ai
margini della società. È nato così il bisogno di raccontare questa
esperienza con il ciclo di opere intitolato Kalbelia, in cui la
condizione delle giovani donne indiane diventa vessillo di qualunque
forma di disuguaglianza ed emarginazione. Un atto di
denuncia che ritorna in altri due cicli, Diversity e Belief, sempre
con la figura femminile ad incarnare i diritti negati di tutti coloro
che subiscono discriminazioni o vengono esclusi dalla vita sociale.
Trarre ispirazione dall’arte di strada serve alla Casagranda
non solo per avvalersi della semplicità e dell’immediatezza
di un linguaggio comprensibile a tutti, ma anche per richiamare
l’attenzione su quei contesti urbani in cui maggiormente si
annidano disagio, violenza, sfruttamento. Ecco perché questi
“muri sul muro”, come l’artista stessa li definisce, hanno il valore
di una testimonianza: parlano di donne umiliate, di diritti non
riconosciuti, di richieste d’aiuto rimaste inascoltate. E allo stesso
tempo indicano la strada da percorrere affinché tutto questo
non accada più; l’unica strada possibile per consegnare alle generazioni
che verranno una società più equa.
Patrizia Casagranda è stata tra i vincitori del Premio Lorenzo il
Magnifico nell’ambito di Florence Biennale; per questo motivo,
dal 13 novembre al 4 dicembre, ha esposto nella sede dell’Accademia
delle Arti del Disegno in via Orsanmichele a Firenze.
Orange (Belief), pittura su cartone riciclato, cm 50x50
Blue Diversity, pittura su tela di camion riciclata, cm 180x100
Grey Blue (Belief), pittura su cartone riclato, cm 130x150
PATRIZIA CASAGRANDA
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