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La Toscana nuova Dicembre 21

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ti cromatici mescolati ad impasti di malta e gesso. Dal punto di

vista realizzativo, si tratta di lavori ottenuti stratificando materia

e colore – da quindici a venti livelli di pittura in ogni opera –,

fino ad ottenere delle pitto-sculture che riproducono, nell’intenzione

dell’artista, un pezzo di muro dipinto e staccato dall’ambiente

originario come se fosse il frammento di un murales. Un

effetto che serve a calare l’opera nella vita di ogni giorno, tra le

strade di una metropoli qualunque, nelle anonime periferie dove

gli artisti raccontano le proprie storie sui muri e si consumano

ingiustizie ai danni delle categorie più deboli. Un contesto

che l’artista ha conosciuto da vicino durante un viaggio in India,

scoprendo le contraddizioni di un paese che, pur essendo

evoluto e moderno in molti ambiti, relega ancora le donne ai

margini della società. È nato così il bisogno di raccontare questa

esperienza con il ciclo di opere intitolato Kalbelia, in cui la

condizione delle giovani donne indiane diventa vessillo di qualunque

forma di disuguaglianza ed emarginazione. Un atto di

denuncia che ritorna in altri due cicli, Diversity e Belief, sempre

con la figura femminile ad incarnare i diritti negati di tutti coloro

che subiscono discriminazioni o vengono esclusi dalla vita sociale.

Trarre ispirazione dall’arte di strada serve alla Casagranda

non solo per avvalersi della semplicità e dell’immediatezza

di un linguaggio comprensibile a tutti, ma anche per richiamare

l’attenzione su quei contesti urbani in cui maggiormente si

annidano disagio, violenza, sfruttamento. Ecco perché questi

“muri sul muro”, come l’artista stessa li definisce, hanno il valore

di una testimonianza: parlano di donne umiliate, di diritti non

riconosciuti, di richieste d’aiuto rimaste inascoltate. E allo stesso

tempo indicano la strada da percorrere affinché tutto questo

non accada più; l’unica strada possibile per consegnare alle generazioni

che verranno una società più equa.

Patrizia Casagranda è stata tra i vincitori del Premio Lorenzo il

Magnifico nell’ambito di Florence Biennale; per questo motivo,

dal 13 novembre al 4 dicembre, ha esposto nella sede dell’Accademia

delle Arti del Disegno in via Orsanmichele a Firenze.

Orange (Belief), pittura su cartone riciclato, cm 50x50

Blue Diversity, pittura su tela di camion riciclata, cm 180x100

Grey Blue (Belief), pittura su cartone riclato, cm 130x150

PATRIZIA CASAGRANDA

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