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Racconti di
Natale
A cura di
Doretta Boretti
Un Natale per prendersi cura della Terra
di Doretta Boretti
Babbo Natale, prima di salire sulla sua immensa slitta
colma di doni, riuniti tutti i suoi collaboratori, sta
per congedarsi da loro. È la vigilia di Natale del 2021.
«Ragazzi, quest’anno abbiamo lavorato intensamente, forse
più di sempre. Non siamo stanchissimi ma piuttosto affaticati
sì...». La calotta artica, dove lui vive, negli ultimi anni si
è notevolmente e pericolosamente ridotta e l’intero ecosistema,
purtroppo, è a rischio sopravvivenza. Dopo summit sulla
biosostenibilità, ripetuti incontri sul rialzo della temperatura
globale e discussioni sulla crisi del clima nel mondo, Babbo
Natale, avendo considerato il problema planetario gravissimo,
si è posto moltissime domande, la prima tra tutte: «Cosa possiamo
fare io e i miei aiutanti per supportare il nostro pianeta
e i suoi abitanti a risolvere questa gravissima situazione, che
è proprio così palese, davanti ai miei occhi?». Così, in seguito
ad approfondite ricerche e innumerevoli discussioni con i
suoi addetti ai lavori, trascorsi alcuni mesi, prese questa decisione:
«Da questo Natale tutti i regali, ma proprio tutti, sia per
i grandi che per i piccini, devono essere dedicati alla salvaguardia
del clima sulla nostra meravigliosa Terra». Per prima
cosa, dai suoi aiutanti, fece insacchettare, in milioni e milioni
di bustine, tantissimi semi di ogni specie conosciuta, perché
tutti gli abitanti della Terra, nessuno escluso, potessero
seminarli anche in un piccolo vasino sulla finestra della propria
abitazione o in un angolo del proprio giardino, accanto a
tante altre piante verdi o fiorite, o in un piccolo pezzetto di terra
abbandonata da tutti; e chissà cosa sarebbe nato da quei
piccoli semi! Poi fece costruire tanti pezzettini di legno, che si
potevano incastonare l’uno nell’altro e formare serre di varie
dimensioni tutte con lo stesso scopo: piantare al loro interno
i semi che completavano la confezione, anch’essa biodegra-
dabile. Poi costruirono giochi da tavolo, sempre in materiale
biologico, che insegnassero la biosostenibilità a giovani e
anziani, perché il gioco, spesso, insegna più di tante spiegazioni.
Ma Babbo Natale non era ancora soddisfatto. Mancava
qualcosa alla sua grande idea. Pensò: «Le piccole piante non
bastano a cambiare il clima su tutta la Terra. È troppo grave
questo surriscaldamento. Bisogna che, tra i miei doni, inserisca
anche gli alberi». E così fu fatto. Furono confezionati milioni
e milioni di alberi, di ogni specie esistente, per ogni tipo
di località, clima, qualità del terreno di destinazione, per tutti
i paesi del mondo. Babbo Natale aveva pensato anche a fare
appendere ad ogni albero le istruzioni necessarie per farlo
crescere in modo ecologico. E davanti ai suoi laboriosi collaboratori
aveva fatto una promessa: «Fino a quando il clima
sulla terra non migliorerà, continuerò a donare semi e alberi
a tutti gli abitanti del mondo, per ogni notte di Natale che trascorrerò
per loro». Il lavoro era stato molto impegnativo, ma
lui, fin dall’inizio, era stato certo che niente e nessuno avrebbe
potuto fermare il suo grande progetto. È la notte di Natale
2021 e Babbo Natale, per congedarsi dai suoi Elfi, prima di
salire sulla gigantesca slitta, conclude il discorso iniziato: «È
vero, affaticati lo siamo, non potrebbe essere diversamente,
ma la Terra e i suoi abitanti, ragazzi miei, valevano bene questo
nostro sacrificio. E allora...oh, oh, oh, mi aspetta una notte!
Su, mie adorate renne, partiamo». Arriverà davvero Babbo
Natale questa notte santa in tutte le parti del mondo a portare
semi, alberi e giochi ecologici a tutti? Perché non gli diamo
una mano? In fondo una bustina di “semi di vita” forse ce
la possiamo permettere quasi tutti, vi pare? E allora doniamo
anche noi semi agli amici e perché no, se lo possiamo, alberi,
alle nostre bellissime città. Il clima ne ha così tanto bisogno!