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La Toscana nuova Dicembre 21

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Racconti di

Natale

A cura di

Doretta Boretti

Un Natale per prendersi cura della Terra

di Doretta Boretti

Babbo Natale, prima di salire sulla sua immensa slitta

colma di doni, riuniti tutti i suoi collaboratori, sta

per congedarsi da loro. È la vigilia di Natale del 2021.

«Ragazzi, quest’anno abbiamo lavorato intensamente, forse

più di sempre. Non siamo stanchissimi ma piuttosto affaticati

sì...». La calotta artica, dove lui vive, negli ultimi anni si

è notevolmente e pericolosamente ridotta e l’intero ecosistema,

purtroppo, è a rischio sopravvivenza. Dopo summit sulla

biosostenibilità, ripetuti incontri sul rialzo della temperatura

globale e discussioni sulla crisi del clima nel mondo, Babbo

Natale, avendo considerato il problema planetario gravissimo,

si è posto moltissime domande, la prima tra tutte: «Cosa possiamo

fare io e i miei aiutanti per supportare il nostro pianeta

e i suoi abitanti a risolvere questa gravissima situazione, che

è proprio così palese, davanti ai miei occhi?». Così, in seguito

ad approfondite ricerche e innumerevoli discussioni con i

suoi addetti ai lavori, trascorsi alcuni mesi, prese questa decisione:

«Da questo Natale tutti i regali, ma proprio tutti, sia per

i grandi che per i piccini, devono essere dedicati alla salvaguardia

del clima sulla nostra meravigliosa Terra». Per prima

cosa, dai suoi aiutanti, fece insacchettare, in milioni e milioni

di bustine, tantissimi semi di ogni specie conosciuta, perché

tutti gli abitanti della Terra, nessuno escluso, potessero

seminarli anche in un piccolo vasino sulla finestra della propria

abitazione o in un angolo del proprio giardino, accanto a

tante altre piante verdi o fiorite, o in un piccolo pezzetto di terra

abbandonata da tutti; e chissà cosa sarebbe nato da quei

piccoli semi! Poi fece costruire tanti pezzettini di legno, che si

potevano incastonare l’uno nell’altro e formare serre di varie

dimensioni tutte con lo stesso scopo: piantare al loro interno

i semi che completavano la confezione, anch’essa biodegra-

dabile. Poi costruirono giochi da tavolo, sempre in materiale

biologico, che insegnassero la biosostenibilità a giovani e

anziani, perché il gioco, spesso, insegna più di tante spiegazioni.

Ma Babbo Natale non era ancora soddisfatto. Mancava

qualcosa alla sua grande idea. Pensò: «Le piccole piante non

bastano a cambiare il clima su tutta la Terra. È troppo grave

questo surriscaldamento. Bisogna che, tra i miei doni, inserisca

anche gli alberi». E così fu fatto. Furono confezionati milioni

e milioni di alberi, di ogni specie esistente, per ogni tipo

di località, clima, qualità del terreno di destinazione, per tutti

i paesi del mondo. Babbo Natale aveva pensato anche a fare

appendere ad ogni albero le istruzioni necessarie per farlo

crescere in modo ecologico. E davanti ai suoi laboriosi collaboratori

aveva fatto una promessa: «Fino a quando il clima

sulla terra non migliorerà, continuerò a donare semi e alberi

a tutti gli abitanti del mondo, per ogni notte di Natale che trascorrerò

per loro». Il lavoro era stato molto impegnativo, ma

lui, fin dall’inizio, era stato certo che niente e nessuno avrebbe

potuto fermare il suo grande progetto. È la notte di Natale

2021 e Babbo Natale, per congedarsi dai suoi Elfi, prima di

salire sulla gigantesca slitta, conclude il discorso iniziato: «È

vero, affaticati lo siamo, non potrebbe essere diversamente,

ma la Terra e i suoi abitanti, ragazzi miei, valevano bene questo

nostro sacrificio. E allora...oh, oh, oh, mi aspetta una notte!

Su, mie adorate renne, partiamo». Arriverà davvero Babbo

Natale questa notte santa in tutte le parti del mondo a portare

semi, alberi e giochi ecologici a tutti? Perché non gli diamo

una mano? In fondo una bustina di “semi di vita” forse ce

la possiamo permettere quasi tutti, vi pare? E allora doniamo

anche noi semi agli amici e perché no, se lo possiamo, alberi,

alle nostre bellissime città. Il clima ne ha così tanto bisogno!

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