P E R S O N A G G I “Don’t Stop Dancing”
P E R S O N A G G I Claudia Gallo, ballerina imprenditrice palermitana, dopo aver pubblicato un diario sulla danza dal titolo “Don’t Stop Dancing”, nel quale ha raccontato 75 compleanni dei pionieri del ballo con delle foto inedite, ha creato anche una linea di abbigliamento per la danza. Cara Claudia grazie di aver accettato il nostro invito. Partiamo come sempre dagli esordi. Raccontaci un pò della tua infanzia…. Grazie a voi per questo invito, è un vero piacere. Io ho iniziato i miei studi a Palermo, dividendomi tra la scuola “Aurino e Beltrame”, eccellenti maestri di danza e di vita, e il Corpo di ballo dei Piccoli Danzatori del Teatro Massimo, un’esperienza eccezionale per dei giovani allievi. E’ stato fondamentale crescere all’interno di un teatro, prendere parte a centinaia di spettacoli negli anni di formazione. Studiare con Maestri di fama mondiale e attingere da loro nozioni, esempi e racconti, rimasti poi indelebili e fondamentali per il mio percorso futuro. E quando hai scoperto il mondo della danza? In realtà da piccola facevo nuoto per volere dei miei genitori, ma poi in casa danzavo costantemente pur non avendo alcun esempio. Finché un giorno ho detto una frase a mia mamma, che non dimenticherà mai: “Mamma, sono stanca di vedere il fondo della piscina. Io voglio danzare.” E davanti a tanta determinazione, non ci fu altra soluzione! La tua prima volta in palcoscenico...cosa ricordi? Quali sensazioni? La mia prima volta, come credo per tutti gli studenti, è stata al saggio di fine anno della scuola. Ricordo una grande emozione mista a tanta adrenalina, ma decisamente niente paura. Ho subito amato, ed è così ancora oggi, l’odore che si respira dietro le quinte del palcoscenico. Il legno, le corde attaccate dietro le quinte, la sensazione delle luci addosso. Ero decisamente colpita da quanto fermento ci fosse dietro le quinte, tra maestranze e tecnici. Le vibrazioni della musica che arrivano dal pavimento e l’eccitazione, il nervosismo e l’adrenalina presente nel volto degli artisti prima di entrare in scena. Osservavo i più grandi,i ballerini ospiti e avrei voluto già essere come loro. Dopo la carriera come ballerina, da diversi anni sei un’ imprenditrice di successo ed hai creatoil famoso brand "Don't Stop Dancing". Come nasce quest'idea? Don’t Stop Dancing nasce nel 2015 come pagina Facebook, con la necessità di raccontare la danza, l’eleganza del corpo del danzatore, le esperienze vissute, le gioie ma anche le difficoltà di quest’arte, attraverso frasi e racconti di vita vissuta, raccolte di storie ascoltate negli anni da ballerini professionisti del settore. Una condivisione giornaliera con chi vive di questo nella vita e ci si rispecchia; con chi lo ha fatto per anni e continua a ricordarla con amore; con chi si avvicina alla danza per la prima volta ed ha bisogno di conoscere cosa gli aspetta. Sono pillole d’amore nei confronti di un’arte che ci riempie la vita, legate a delle immagini fotografiche tecnicamente sempre giuste, perché è importante che i nostri attuali 80 mila “followers” dei social più accreditati, ricevano sempre la verità, visiva e verbale, da parte nostra. Abbiamo creato il primo diario/agenda con contenuti scritti e fotografici sulla danza, con la partecipazione di testimonial di fama internazionale che hanno aderito con estremopiacere al progetto. Ne cito uno su tutti, il M° Amedeo Amodio. E di seguito è nata la nostra linea di abbigliamento, del tutto originale, poiché Don’t Stop Dancing è il primo brand che collabora con le scuole di danza private di tutta Italia e realizza tutti i suoi articoli, inserendo anche il logo della scuola di danza. Tuo marito,Francesco Lanzillotta, è uno dei direttori d'orchestra italiani più importanti nel panorama internazionale. Come ti relazioni con lui nel confronto danza/musica? Ho conosciuto Francesco nel 2005 quandodanzavo per la compagnia AstraRoma Ballet di Diana Ferrarae lui era il compositore delle musiche del balletto “L’angelo azzurro”. Dopo il debuttoal Teatro Sistinadi Roma, non ci siamo mai più divisi. In verità, lui è sempre stato innamorato del balletto e già da ragazzo diceva che avrebbe voluto sposare una ballerina! Devo dire che il connubio danza/musica è meraviglioso, si completa ma non si sovrappone mai, la comprensione è totale e l’amore comune per l’arte accresce il nostro benessere. Dopo anni e anni di gavetta, lui si è affermato come direttore d’orchestra, dirige in giro per il mondo e non sempre è facile gestire la distanza per lunghi periodi. Oggi abbiamo due splendide bimbe, Elena e Flavia di quattro e due anni, che hanno già collezionato decine di voli e conosciuto tanti teatri in giro per l’Europa, per assistere alle prove del papà e passare più tempo possibile con lui. Sono entrambe innamorate del canto e della danza, curiose davanti ai costumi di scena, le scenografie e abbastanza disciplinate all’interno dei teatri. Vivono questo mondo con estrema naturalezza, ma anche come una fantastica magia, e in effetti lo è. Poco importa cosa sceglieranno di fare nella vita, ma conoscere l’arte e praticarla, anche solo da uditore, fa bene allo spirito e ci rende persone migliori,senza dubbio! E vorrei coglierequesta splendida occasione per dare, con affetto, un consiglio a tutti i genitori: portate i bimbi a teatro fin dall’infanzia, agli spettacoli e ai concerti a loro dedicati. Il loro interesse vi stupirà! Progetti futuri ed un augurio per questo nuovo anno appena iniziato. Mi auguro di continuare a realizzare, con tutta la mia squadra, tanti prodotti belli e di grande qualità, di sostenere i progetti validi che nascono nel mondo della danza. Spero di continuare a raccontare l’arte della nostra amata danza, con il supporto di eccelsi Maestri, danzatori e coreografi internazionali, con i quali sono in costante contatto, nella sua meraviglia e nelle difficoltà che essa comporta, a sostegno di tutti i giovani che vogliono fare della danza la propria professione. Buon2022 a tutti voi, buona danza e sempre Don’t Stop Dancing!