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A cura di
Nicola Crisci e Maria Grazia Dainelli
Spunti di critica
fotografica
Chema Madoz
Il maestro del paradosso in fotografia
di Nicola Crisci / foto Chema Madoz
Nato a Madrid nel 1958, Jose Maria Rodriguez Madoz,
meglio conosciuto come Chema Madoz, è famoso
per i suoi scatti surreali ottenuti creando
contiguità formale e di significato tra oggetti d’uso quotidiano
che, sottratti alla funzione d’origine, conquistano un fascino
inaspettato. Si tratta di foto che strizzano l’occhio ai
ready-made di Marcel Duchamp e ai paesaggi onirici di René
Magritte. È un fotografo interessato alla possibilità di scoprire
nuovi significati a partire da cose ordinarie, creando
veri e propri paradossi visivi. «Gli oggetti – afferma – hanno
lo stesso carattere delle parole, si contaminano l’un l’altro
generando significati sempre nuovi». Libri, monete, piatti,
orologi, fiammiferi diventano forme nuove nella trasposizione
surreale dei suoi scatti. La scelta di lavorare soltanto in
bianco e nero conferisce a queste fotografie un’atmosfera
di delicata leggerezza. Mancano anche i titoli per lasciare al
pubblico la libertà di interpretare il soggetto immortalato. Il
suo libro più famoso s’intitola Oggetti con foto scattate tra il
1990 ed il 1999 nelle quali si coglie chiaramente la poetica
delle cose quotidiane che, decontestualizzate e proiettate in
una dimensione fuori dal tempo, si trasformano in presenze
oniriche e misteriose. Dichiara Madoz: «Non prendo in considerazione
la reazione che le mie foto provocheranno nello
spettatore. Cerco immagini che mi commuovano e mi tocchino,
che mi facciano sentire che sto facendo qualcosa di
diverso di cui non ero a conoscenza. Voglio essere in grado
di stare di fronte alle mie foto e sentire
di poter comunicare con loro». È
considerato in Spagna uno dei massimi
protagonisti della cultura nazionale,
con mostre importanti presso
le principali istituzioni. Nel novembre
2011, il principe Filippo (attuale
re di Spagna) e la principessa Letizia
hanno inaugurato una sua mostra
al Museo de Arte Contemporáneo a
Santiago del Chile.
CHEMA MADOZ
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