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La Plastica Oggi e Domani - n° 4 Novembre / Dicembre 2021

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ambiente<br />

e riciclo<br />

Vaschette APET: risolto il problema della sigillatura<br />

Siropack, azienda vocata alla<br />

ricerca e sviluppo di packaging<br />

innovativi, nel 2020 ha brevettato<br />

Respect, un sistema che<br />

ha risolto definitivamente il<br />

problema della sigillatura delle<br />

vaschette APET mono-materiale,<br />

rendendo riciclabile l’intera<br />

vaschetta eliminando lo strato<br />

saldante di PE.<br />

Infatti, per sigillare i contenitori<br />

per alimenti viene comunemente<br />

utilizzato un potente<br />

aggrappante che possa fare<br />

presa sul silicone, distaccante<br />

per eccellenza presente sulla<br />

superficie di tutte le vaschette.<br />

Dopo l’apertura, la colla e i residui<br />

plastici multimateriale del<br />

top rimangono saldati al bordo<br />

delle vaschette, impedendone<br />

ad oggi il riciclo diretto e il riutilizzo<br />

totale, causando inoltre il<br />

decadimento progressivo della<br />

qualità della materia prima che si<br />

manifesta ad ogni ciclo di riciclo.<br />

Respect supera lo step tecnico<br />

della delaminazione della colla<br />

a causa del silicone, eliminando<br />

quest’ultimo attraverso una<br />

speciale pulizia del bordo della<br />

vaschetta realizzata con tecnologia<br />

laser. <strong>La</strong> superficie trattata<br />

con il laser permette l’utilizzo<br />

di una colla meno aggressiva,<br />

a base poliolefina, che risulta<br />

perfettamente solubile in acqua<br />

bollente e soda, i pulenti normalmente<br />

utilizzati nel processo di<br />

igienizzazione del materiale plastico<br />

durante la differenziazione<br />

dei rifiuti. In questo modo tutti<br />

i residui del top si distaccano<br />

dalla vaschetta mono-materiale<br />

e non vanno a inficiare la riciclabilità<br />

delle confezioni alimentari,<br />

conservando così nel tempo alti<br />

standard di qualità.<br />

Lo strato adesivo, a base poliolefina,<br />

permette l’incollaggio<br />

e la perfetta tenuta con i principali<br />

top-seal film disponibili sul<br />

mercato, anche in presenza di<br />

eventuale liquido contaminante<br />

(ad esempio albumina) sul<br />

bordo della vaschetta. <strong>La</strong> shelf<br />

life del prodotto confezionato e<br />

sigillato con Respect si prolunga,<br />

mantenendo la freschezza e<br />

le caratteristiche organolettiche<br />

del prodotto, potendo incidere<br />

anche nella lotta allo spreco<br />

alimentare, essa stessa direttamente<br />

implicata nella salvaguardia<br />

ambientale.<br />

<strong>La</strong> tecnologia Respect con<br />

semplice pragmatismo e concreta<br />

attenzione alla salvaguardia<br />

dell’ambiente si presta a<br />

diventare la soluzione ideale per<br />

confezionare i prodotti alimentari<br />

ed incidere notevolmente<br />

per ridurre l’impatto ambientale:<br />

potendo raggiungere il 100%<br />

di riciclabilità della vaschetta, si<br />

determina una performance circolare<br />

del processo di vita della<br />

plastica, senza l’immissione di<br />

scarti nel pianeta e conservando<br />

nel tempo alti standard di<br />

qualità.<br />

Respect ha attirato l’attenzione<br />

delle più importanti multinazionali<br />

a livello mondiale,<br />

come Cascades, 17° nel ranking<br />

mondiale delle compagnie<br />

più sostenibili del pianeta, che<br />

si è assicurata il brevetto in<br />

esclusiva per il territorio canadese.<br />

Cascades si avvarrà per<br />

nove anni del sistema Respect<br />

per perseguire i propri obiettivi<br />

di decarbonizzazione e riutilizzo<br />

totale delle materie plastiche.<br />

Il packaging al profumo di fiori<br />

Nascono dalla lavorazione di camomilla e lavanda i nuovi blend<br />

ideati da Mixcycling ® , spin-off dell’azienda vicentina di tappi <strong>La</strong>brenta<br />

nata a febbraio 2020 da un’intuizione di Gianni Tagliapietra<br />

e Amerigo Tagliapietra, che attraverso brevetti specializzati,<br />

punta a nobilitare gli scarti di fibre organiche provenienti da lavorazioni<br />

industriali per creare materiali ecologici alternativi alla<br />

plastica.<br />

<strong>La</strong> camomilla, scarto di produzione della bevanda, e la lavanda,<br />

residuo di distillazione dell’olio essenziale, entrambi prodotti in<br />

Italia, diventano ingredienti del packaging in grado di offrire un<br />

effetto estetico naturale, piacevole alla vista e al tatto, e una profumazione<br />

caratteristica rilasciata dalle fibre. Il materiale ottenuto,<br />

da una produzione circolare virtuosa, offre una resa sensoriale<br />

che valorizza la confezione, invogliando il consumatore al suo riutilizzo,<br />

una volta terminato il prodotto all’interno.<br />

Il processo di lavorazione degli scarti prevede cinque fasi: selezione<br />

delle fibre vegetali; macinazione delle fibre attraverso un<br />

molino e produzione di polveri/granine a diversa granulometria;<br />

sanificazione e attivazione delle fibre mediante trattamento brevettato<br />

NTP Technology (Non-Thermal Plasma Technology), che<br />

permette di sanificare la fibra vegetale da agenti microbici e aumentare<br />

l’adesione tra fibra e polimero “carrier”; le fibre vengono<br />

infine miscelate a un polimero termoplastico convenzionale, riciclato,<br />

biobased o biodegradabile.<br />

32 ı <strong>La</strong><strong>Plastica</strong><strong>Oggi</strong>e<strong>Domani</strong><br />

<strong>Novembre</strong>/<strong>Dicembre</strong> <strong>2021</strong><br />

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