La Plastica Oggi e Domani - n° 4 Novembre / Dicembre 2021
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Stampa 3D<br />
Nuova vita agli scarti<br />
di lavorazione<br />
Roboze avvierà da Gennaio 2022 un programma di<br />
economia circolare che consentirà a tutti i suoi clienti<br />
di restituire a Roboze, scarti di lavorazione e parti 3D<br />
stampate alla fine del loro ciclo di vita, per la produzione<br />
di nuovo materiale da stampa 3D “circular”. Questo<br />
modello consentirà ai clienti Roboze di ricevere un materiale<br />
“circular” con un prezzo molto inferiore rispetto<br />
all’originale, salvaguardando l’ambiente e democratizzando<br />
sempre di più l’utilizzo della tecnologia di stampa<br />
3D Roboze.<br />
Roboze è esperto in tecnologia di stampa 3D per super<br />
polimeri e compositi che vuole riportare la produzione<br />
vicino al punto di utilizzo, grazie alla sua visione di distribuzione<br />
decentralizzata della produzione a favore di micro-fabbriche<br />
nel mondo, la rete Roboze 3D Parts.<br />
Partendo dal capovolgimento del modello produttivo<br />
delocalizzato, che vede grandi produzioni standardizzate<br />
in un unico punto e spediti in tutto il mondo, da anni il<br />
produttore è in prima linea proponendo un nuovo paradigma<br />
produttivo, la Roboze Distributed Manufacturing,<br />
in cui centri specializzati di stampa 3D con i sistemi Roboze<br />
distribuiti in tutto il mondo, producono parti dove<br />
e quando servono abbattendo non solo costi e tempi<br />
per gli utilizzatori finali, ma anche trasporti ed eccessi di<br />
scorte in magazzino.<br />
Il metodo additivo già di per sé consente di ridurre gli<br />
scarti di lavorazioni rispetto ai metodi tradizionali che vedono<br />
la modellazione di una parte partendo da un blocco<br />
e sottraendone materiale. <strong>La</strong> quantità di materia prima<br />
è minore riducendo non solo costi ma anche consumo<br />
di energia, emissioni di gas serra e risorse. Nonostante<br />
questo, i prodotti continuano ad avere un inizio ed una<br />
fine, e la loro vita si conclude nella spazzatura diventando<br />
rifiuto inutilizzato.<br />
I vantaggi economici del nesting<br />
Tecnologie come le industrial printer HP Multi Jet Fusion stampano<br />
build di grandi dimensioni che possono essere riempiti con centinaia di<br />
oggetti 3D, uguali o diversi tra loro per quantità, dimensione e forma. Il<br />
costo di produzione di un build è fisso, indipendentemente dalla quantità<br />
di pezzi che contiene. Dunque, ottimizzando i pezzi all’interno del build<br />
è possibile produrre a costi unitari inferiori. Presso lo stabilimento di<br />
Weerg a Venezia ora è presente la più grande installazione europea di<br />
stampanti 3D HP Multi Jet Fusion modello 5210. L’azienda, che offre online<br />
tramite la piattaforma weerg.com stampe 3D a cui affianca lavorazioni<br />
CNC, ha messo a punto un nuovo prodotto rivolto a clienti ad alti volumi<br />
come professionisti, service e industrie che oggi possono acquistare un<br />
intero Build 3D.<br />
I vantaggi economici che ne derivano sono correlati all’utilizzo del nesting,<br />
che permette di assemblare più lavori ottimizzando il contenuto del<br />
build. “Per un nesting ottimale, che in teoria potrebbe essere realizzato<br />
anche manualmente con un notevole dispendio di risorse, consigliamo<br />
l’utilizzo di un software dedicato, tra i numerosi disponibili sul mercato”,<br />
spiega Matteo Rigamonti, fondatore di Weerg. Questi software svolgono<br />
la funzione di traslare e ruotare automaticamente una raccolta di parti 3D<br />
all’interno del build al fine di ridurre al minimo lo spazio vuoto e ottimizzare<br />
la qualità e la quantità delle parti stampate. L’utente, inoltre, attraverso<br />
il software può specificare il numero di pezzi e la distanza minima tra le<br />
singole parti.<br />
“I massimi vantaggi si ottengono quando attraverso il nesting si riesce a<br />
riempire la totale capacità del Build 3D”, aggiunge Rigamonti.<br />
Il Build 3D proposto da Weerg consente di realizzare stampe 3D con<br />
tecnologia HP MJF in tre diversi materiali: Nylon PA11, Nylon PA12 e polipropilene.<br />
“Dalla sua recente presentazione questo nuovo servizio sta riscuotendo<br />
particolare interesse tra i service che devono produrre quantità superiori<br />
alla propria capacità produttiva esternalizzando le eccedenze, oppure che si<br />
trovano ad affrontare un momentaneo surplus di lavoro o un fermo macchina”,<br />
conclude Rigamonti. “Il successo di questa formula deriva anche<br />
dall’estrema facilità con cui i clienti possono effettuare il nesting, inviarci il<br />
file 3D del build con la certezza della consegna in 3 giorni lavorativi”.<br />
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<strong>Novembre</strong>/<strong>Dicembre</strong> <strong>2021</strong><br />
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