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WineCouture 1-2/2022

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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23<br />

Andrea Gaviglio<br />

Enoteca Vino Vino (Milano)<br />

La nostra selezione è portata già a far scoprire prodotti insoliti e il nostro cliente è abituato a farsi consigliare. Nel<br />

2021 abbiamo notato questa voglia di provare cose nuove, alzando anche l’asticella di spesa. I prodotti andati per la<br />

maggiore sono stati quelli di fascia media, tra i 15 e i 25 euro. Poca la richiesta per la fascia più bassa. Un’altra tendenza<br />

è il forte aumento nella richiesta di superalcolici, che durante la pandemia si era arrestata, specialmente Whisky, Gin<br />

e Rhum fino ai Mescal. Nel <strong>2022</strong>, a mio avviso, i trend non saranno dettati dai nomi: i brand perderanno qualcosa nei<br />

consumi giornalieri, ma avranno vantaggi sempre maggiori nella regalistica. Il consumatore in questi anni di pandemia<br />

ha bevuto avendo modo di leggere e approfondire: è così sempre più attento e voglioso di scoprire nuove realtà ma<br />

con un occhio al prezzo. Sicuramente i rossi s’imporranno maggiormente, poi bianchi e spumanti. Sulle bollicine c’è<br />

molta confusione, ma anche curiosità nell’andare alla scoperta di altri Metodi Classici, soprattutto francesi come i vari<br />

Crémant da Alsazia e Loira, per citare due zone.<br />

Mirco Carraretto<br />

Enoteca La mia Cantina (Padova)<br />

Nel 2021 sono aumentate le richieste di spumanti in generale. In crescita i vini di fascia prezzo superiore ai 40<br />

euro, ma legati a periodi particolari dell’anno. E poi i trend hanno visto sempre maggiore ricerca del vitigno<br />

autoctono, di vini più magri e di beva scorrevole, di etichette di aziende attente all’ambiente. Per il <strong>2022</strong>, pensiamo<br />

che le bollicine continueranno nella crescita, con più attenzione al Metodo Classico italiano, TrentoDoc in<br />

particolare. Poi, i vini da viticoltura sostenibile: biologici, biodinamici o anche non necessariamente certificati. E<br />

ci sarà più attenzione al rapporto tra qualità e prezzo visti gli aumenti importanti che hanno subito i listini.<br />

Giuliano Rossi<br />

Enoteca La Fiaschetta (Roma)<br />

Nel 2001, quando ho aperto, eravamo solo enoteca, birreria, asporto e mescita. Poi, dal 2011, sono diventato a tutti<br />

gli effetti anche un ristorante. Lavoriamo con il turismo, però il nostro core business ovviamente è il cliente locale,<br />

affezionato e confidente rispetto a quanto gli proponiamo. Ciò ci ha permesso di “tenere botta” in questo periodo<br />

e continuare a lavorare discretamente, nonostante tutto. Nelle vendite, sia al consumo sul posto sia al dettaglio,<br />

il Metodo Classico, in tutte le sue sfaccettature condizionate dal territorio, è stato il protagonista del 2021. Dalla<br />

Franciacorta al Carricante, passando per vari Metodo Classico delle aziende laziali, c’è tanta curiosità di bere e<br />

conoscere il territorio in modo diverso con vini che vadano bene per accompagnare il pasto. Bene ovviamente lo<br />

Champagne. E cresce l’approccio ai Crémant con il loro ottimo rapporto prezzo – qualità. Nel <strong>2022</strong> del vino vedo<br />

protagonista l’asse Piemonte – Etna, sia coi bianchi sia coi rossi. E una conferma della crescita del Lazio, di cui faremo<br />

in modo di essere buoni comunicatori delle particolari produzioni. Infine, prevedo una conferma degli spumanti a<br />

base di doppia rifermentazione e un ulteriore sviluppo nella richiesta di vini naturali.<br />

SCENARIO<br />

Domenico Terruli<br />

Enoteca Terruli (Martina Franca, Taranto)<br />

Il 2021 è stato un anno molto particolare: c’è stata una richiesta importante di prodotti di qualità, aumentando tantissimo la battuta<br />

dello scontrino. Sicuramente la domanda di Champagne è cresciuta come non mai, come in tutta Italia. Il cliente che si rivolge in enoteca<br />

ormai è il più esigente, sempre alla ricerca di prodotti di nicchia e di qualità. La mia enoteca si trova in Puglia, nel cuore della Valle<br />

d’Itria, dove da diversi anni stiamo assistendo a una esplosione di vendita di vini rosati, i quali prima si vendevano solo nel periodo<br />

estivo, mentre ora la loro richiesta è per tutto l’anno. Nel 2021, si è assistito anche al ritorno di quei territori che si erano completamente<br />

fermati: ad esempio, credo che il Piemonte sia ritornato alla grande nell’élite delle vendite, dopo anni di importante sofferenza,<br />

soprattutto grazie al cambio generazionale in diverse aziende e ad una grande comunicazione del territorio. È in continua crescita la<br />

richiesta di vini della Borgogna e soprattutto del vitigno che l’ha resa un territorio unico: il Pinot Nero. Il 2021 è stato anche un anno<br />

con pochi turisti internazionali, ma sicuramente nel <strong>2022</strong> ritorneranno alla grande. Anni addietro gli europei richiedevano solo vini<br />

premiati dalle guide, ora la tendenza è soprattutto per i vini biologici e naturali. E proprio il naturale in questo <strong>2022</strong> sarà sicuramente il<br />

prodotto sempre più richiesto: vini macerati, non filtrati e rifermentati ormai hanno un fascino anche tra i giovanissimi.<br />

Prima edizione del Concorso “Miglior Enotecario d’Italia” al via<br />

Il contest è organizzato da Aepi (Associazione Enotecari Professionisti Italiani), in collaborazione<br />

con Vinarius (Associazione Enoteche Italiane) e con il patrocinio del Mipaaf, e nasce con l’obiettivo<br />

di dare un vero e proprio palcoscenico agli enotecari italiani, categoria ambasciatrice del<br />

mondo del vino e dei prodotti alcolici in generale. L’ideazione del concorso parte dall’assunto<br />

che, a differenza di altre categorie come sommelier, barman e chef, ad oggi, gli enotecari professionisti<br />

non hanno ancora avuto l’opportunità di mettersi alla prova in una competizione a loro<br />

totalmente dedicata. Ora questa lacuna viene colmata da una competizione che ha aperto i battenti<br />

per le iscrizioni il 5 febbraio. Tutti i dettagli per partecipare sono su winecouture.it

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