WineCouture 1-2/2022
WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.
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26<br />
FOCUS ON<br />
Nuovo anno,<br />
nuovi vini<br />
Sagna, Cuzziol GrandiVini, Pellegrini e Partesa:<br />
ecco le novità per il <strong>2022</strong><br />
Col via dell’anno è tempo di annunci<br />
e novità per i distributori italiani del<br />
vino. Nuove partnership e nuove etichette<br />
che vanno a regalare alle proposte<br />
di ciascun player nuove sfumature.<br />
È tempo di novità, soprattutto dopo un 2021 che ha<br />
fatto segnare nuovi record per la distribuzione del<br />
vino. La ripartenza c’è stata, ma ora serve consolidare<br />
le performance su un mercato italiano che si auspica<br />
di vivere 12 mesi meno altalenante di quelli passati.<br />
Ma qui è il calice mezzo pieno: nonostante le difficoltà<br />
che hanno caratterizzato il 2021, ristoranti ed enoteche<br />
hanno toccato con mano il rinnovato interesse<br />
dei consumatori verso il vino, con sempre più voglia<br />
di sperimentare. E allora, bene è farsi trovare pronti a<br />
sostenere questa curiosità, soprattutto con una ventata<br />
di freschezza che può arrivare dall’Italia o dal mondo.<br />
Per Sagna la prima scelta <strong>2022</strong> è ricaduta su una cantina<br />
siciliana: è Palmento Costanzo ad aver arricchito<br />
il portfolio dell’azienda fondata nel 1928 dal Barone<br />
Amerigo Sagna e fin dai suoi inizi specializzata<br />
nell’importazione e distribuzione di vini, liquori e<br />
distillati d’altissima qualità. Realtà dallo spirito moderno,<br />
14 ettari di proprietà, di cui 10 dedicati alla<br />
vite ai piedi dell’Etna (versante Nord) in cui crescono<br />
Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e<br />
Catarratto, Palmento Costanzo si distingue per l’at-<br />
DI MATTEO BORRÈ<br />
tenzione ai dettagli. Una caratteristica ben visibile già<br />
nel packaging innovativo delle sue bottiglie. Ma col<br />
catalogo <strong>2022</strong> Sagna racconta anche un altro angolo<br />
di Sicilia: grazie ad Hauner, azienda familiare di 20 ettari<br />
di viticoltura eroica sull’Isola di Salina, culla della<br />
Malvasia, cui si sono affiancate nel tempo produzioni<br />
di Inzolia, Catarratto, Nero d’Avola, Nerello Mascalese,<br />
Grillo e Calabrese. Poi, l’attenzione si sposta sulla<br />
Toscana, con Querciabella, oltre 74 ettari di vigneti di<br />
pregio Chianti Classico, situati nei comuni di Greve,<br />
Radda e Gaiole, e 32 ettari in Maremma, e con Canalicchio<br />
di Sopra, 60 ettari di terreno nel versante nordest<br />
della collina di Montalcino, di cui 19 coltivati a<br />
vigneto che regalano vini di straordinaria eleganza a<br />
base di uva Sangiovese.<br />
Aria di novità anche in casa Cuzziol GrandiVini, che<br />
ha riportato a Milano il suo tradizionale evento d’inizio<br />
anno dopo la pausa forzata del 2021. Una scelta non<br />
casuale: il capoluogo lombardo, nonostante la crisi, si<br />
è confermata infatti piazza forte per le vendite di vino<br />
negli scorsi 12 mesi e palcoscenico da cui è impossibile<br />
prescindere, come dimostrato dalla ripresa del settore<br />
Horeca nella seconda parte dell’anno che ha accomunato<br />
l’intero Paese. E con alle spalle un 2021 chiuso,<br />
per la realtà distributiva di Santa Lucia di Piave, con<br />
un bilancio che ha fatto segnare 21 milioni di euro di<br />
fatturato e un totale di circa 1,8 milioni di bottiglie<br />
consegnate, le novità in portfolio accendono i riflettori<br />
in primis sulla new entry dal Piemonte dell’azienda<br />
Mauro Veglio: proveniente dai rinomati pendii di La<br />
Morra, va ad affiancare una proposta che già spaziava<br />
da Marco Porello ai vini di nicchia di Socré e Parusso.<br />
E poi, dal mondo: il Sancerre di Domaine Thomas,<br />
la Languedoc di Chapelle Saint-Mathieu, i Malbec di<br />
Cahors di Chateau Ponzac e la Loira di Domaine de la<br />
Rouletière e di Clos Roussely.<br />
Anche Pellegrini conferma il generale trend da record<br />
del 2021, avendo chiuso gli scorsi 12 mesi con numeri<br />
in crescita. Dopo un 2020 in flessione del 28%, l’azienda<br />
di Cisano Bergamasco, attiva nella distribuzione<br />
di vini e distillati di qualità dal 1904, ha recuperato<br />
con un +58%, che ha spinto il fatturato a 19,8 milioni<br />
di euro. La crescita del 2021 supera del 29% anche<br />
l’ultimo dato pre-pandemia. Il 2021 ha visto non solo<br />
un’estate di ripresa per il canale Horeca, ma anche un<br />
autunno da sold out con diversi prodotti, in particolare<br />
gli Champagne, esauriti già a ottobre. E proprio<br />
allo scopo di rafforzare ancor più l’offerta, Pellegrini<br />
ha scelto di aggiungere nuove etichette alla propria<br />
proposta. Il primo inserimento <strong>2022</strong> arriva da San<br />
Floriano del Collio, al confine tra Italia e Slovenia,<br />
dove la famiglia Tercic produce vini da oltre un secolo.<br />
Dalla Francia, poi, un nuovo Champagne ad arricchire<br />
il catalogo: è Jean Velut, Récoltant Manipulant di<br />
Montgueux, nell’Aube. Ancora Francia, ma prendendo<br />
la via che conduce al cuore dello Chablis, dove Céline<br />
e Frédéric Gueguen hanno dato vita al Domaine Gueguen.<br />
L’ultima grande novità giunge dal Sudafrica ed è<br />
doppia: sono i vini di Mooiplaas e Rhebokskloof.<br />
Infine, Partesa apre il <strong>2022</strong> con due nuove partnership,<br />
a rendere ancor più ricco e profilato il portfolio<br />
del distributore lombardo. La prima è la firma di un<br />
accordo d’importazione e distribuzione con un Negociant<br />
protagonista della scena di Bordeaux: H. Cuvelier<br />
& Fils. Grazie all’intesa siglata, Partesa distribuirà<br />
non solo le etichette dell’azienda familiare del vino, le<br />
cui origini risalgono al 1804, proprietaria del Château<br />
Léoville-Poyferré, il cui nome dà origine all’omonimo<br />
prestigioso marchio di Bordeaux a Saint-Julièn, ma anche<br />
altre produzioni provenienti da questa area vinicola<br />
di altissimo spessore: Pavillon de Léoville Poyferré,<br />
Château Le Crock, Château La Croix Saint Estèphe e<br />
Château Moulin Riche. La seconda novità a catalogo in<br />
questo <strong>2022</strong> parla poi di Langa. Firmato l’accordo con<br />
la nuova azienda produttrice di Barolo Dott. Davide<br />
Fregonese, griffata enologicamente da Davide Rosso.<br />
Il portfolio Partesa si arricchisce così con i grandi cru<br />
di Cerretta e Prapò: vini che raccontano tutte le peculiarità<br />
del territorio di Serralunga.