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La Toscana Nuova Maggio_2022

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Firenze

mostre

Vittoria Palazzolo

I “dogmi” della nota artista piemontese in mostra a Firenze

dal prossimo 4 giugno

di Daniela Pronestì

Qualcosa in cui credere ciecamente, con una resa incondizionata

del cuore. Nessuno spazio per il dubbio né

per lo scetticismo: la verità, quando si manifesta, è un

dogma, e dunque un principio da accogliere benché

non sia possibile spiegarlo razionalmente. Soltanto l’anima può

decifrare questo linguaggio, catturandone i segnali disseminati

in ogni cosa vivente: nella terra, nell’acqua, nel fuoco, nel visibile

e nell’invisibile, nell’amore che regge e regola l’esistenza

degli individui così come gli equilibri universali. Di questo parlano

le opere di Vittoria Palazzolo in mostra a Firenze dal prossimo

4 giugno: di un “mondo sommerso” – come lei stessa lo

definisce – perché nascosto dietro l’inganno di apparenze difficili

da dissolvere per chi non abbia il dono di saper “guardare oltre”,

di vibrare all’unisono con le energie universali. Questo dono

Vittoria Palazzolo lo possiede, le appartiene in maniera viscerale,

e fa di lei un’artista capace di percorrere “traiettorie impercet-

tibili” al di là del tempo e dello spazio. L’opera d’arte giunge alla

fine di questa esperienza, ne è in qualche modo la testimonianza.

È il farsi “epifania” dell’immagine dipinta, il suo divenire luogo

di rivelazione, porta spalancata sul mistero. Il soprannaturale

entra dunque nella nuda materia, e tramite questa si manifesta,

nelle forme, nei colori, nelle figure, nell’ambivalenza espressiva

di una pittura tanto “concreta”, perché legata al qui ed ora della

percezione, all’estasi di corpi in dialogo con l’infinito, quanto al

contempo spirituale, nella capacità di mostrare, proprio attraverso

tale concretezza, l’ineffabile presenza del divino. L’ispirazione

viene dall’alto, da una dimensione trascendente dell’essere;

all’artista il ruolo di sacerdotessa che celebra la sacra unione

tra mondo terreno e mondo celeste. Prima di essere contatto

fisico con il colore e con la materia, la creazione artistica – ci

ricorda Palazzolo – è un viaggio dell’anima oltre il reale fenomenico:

superata questa frontiera, l’anima spicca il volo, ritro-

Omaggio a Lady Godiva, acrilico su tela, cm 80x120

Vibrazioni, acrilico su tela, cm 80x120

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VITTORIA PALAZZOLO

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