06.05.2022 Views

La Toscana Nuova Maggio_2022

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

te, dandogli ogni volta un nuovo

piatto di pappardelle, fino quasi a

farlo strippare, anche se devo ammettere

che le ha sempre mangiate

di gusto…

Le piace cucinare?

Mi piace molto cucinare e inventare

nuove ricette; ho anche molti

libri di cucina come ad esempio

l’Artusi o il Cucchiaio d’Argento e

uno sulla cucina toscana. Sul terrazzo

di casa mia, ormai da molti

anni, non coltivo più fiori ma cavolo

nero, patate, cipolle ed anche

spezie ed erbe aromatiche: per inventare

nuove ricette faccio un giretto

sul terrazzo e da lì mi ispiro.

Immagine dal set del film Pezzi unici con Sergio Castellitto e Giorgio Panariello al centro ed altri giovani attori:

Moisè Curia, Lucrezia Massari, Irene Ferri, Margherita Tiesi, Anna Manuelli, Carolina Sala e Lorenzo de Moor

Piatti preferiti?

Mi piace molto la cucina toscana

in generale e fiorentina in particolare,

magari con un buon vino

rosso, perché sono i piatti della

mia origine, quelli che digerisco

meglio. In Toscana ci sono nata

e vissuta, la mamma e la mia tata

erano ottime cuoche e già da

quando avevo dodici anni mi hanno

insegnato a cucinare, cosa che

mi è sempre piaciuta. Mia mamma,

poi, mi prendeva in giro dicendomi

che ero la “regina degli

avanzi” perché aprivo il frigorifero

e con quello che c’era cucinavo, mi

venivano sempre cose buone (oggi

l’Accademia della Cucina Italiana

parla di “cucina del riuso”, ndr).

La regista sul set di Pezzi unici (ph. Ralph Palka)

Il suo “cibo della memoria” legato agli affetti o ai ricordi?

Quando ero in Messico nel 1987 a girare Hotel Colonial, il

cestino del pranzo che ci davano non ci piaceva. Per questo

insieme al truccatore cucinavamo spaghetti col sugo

di carne, allestendo la zona cottura nel reparto trucco. Il

profumo che si diffondeva faceva avvicinare alcuni attori

del film come Massimo Troisi, Robert Duvall e John Savage,

che venivano a mangiare con noi apprezzando moltissimo

i nostri spaghetti. A Praga, invece, nel 1991, quando

abbiamo girato la miniserie televisiva intitolata Dalla notte

all’alba, la troupe soggiornava in un hotel, ma io presi

in affitto anche un appartamento in centro, proprio nella

piazza principale, dove andavamo solo per mangiare il sabato

sera. L’elettricista, che di solito cucinava, dopo una

colletta andava a fare la spesa, ma c’eravamo portati anche

molti prodotti italiani, come un’intera forma di parmigiano,

non so quanti barattoli di pomodoro e chili e chili

di pasta. Dunque, ogni sabato sera, in quell’appartamento,

c’era sempre una grande cena all’italiana con tutta la troupe,

un ricordo bellissimo!

Con la troupe, quindi, ha sempre avuto un rapporto particolarmente

cordiale, di piacevole condivisione?

Esatto, io “faccio famiglia”; poi, quando finisce il film, il

giorno dopo non c’è più nessuno, tanto che al mio primo

film ho pianto. Era Giocare d’azzardo, con Renzo Montagnani

e Piera Degli Esposti, girato a Firenze nel 1982; mi

ricordo che andai da sola al Caffè Rivoire, in Piazza della

Signoria, a bere in solitudine un bicchierino di vodka,

io che non bevo: dovevo compensare in qualche modo

quell’abbandono totale… col tempo ci ho fatto l’abitudine!

CINZIA TH TORRINI

75

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!