WineCouture 7-8/2022
WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.
WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
18<br />
Èuna traiettoria che l’ha condotta fin alle stelle, quella che ha portato Masottina<br />
ad essere oggi uno dei più riconosciuti rappresentanti del Conegliano Valdobbiadene<br />
sulle wine list d’Italia e del mondo. Ma questo risultato, suggellato<br />
dall’inserimento nella Top 100 Wine Spectator, la più influente classifica enoica<br />
degli Usa, con la “prima” di un Prosecco Superiore menzione “Rive”, è figlio<br />
di un cammino impostato non solo grazie alla tenace valorizzazione dei frutti delle colline<br />
patrimonio Unesco, a iniziare da quelli delle sue aree più vocate, impervie e prestigiose.<br />
Già, perché la strada tracciata e che oggi continua a essere percorsa dall’azienda della famiglia<br />
Dal Bianco è quella che fissa lo sguardo su un orizzonte ben più lontano, fino a sfidare<br />
il tempo. Il Prosecco, quando si parla di quello Superiore di Conegliano Valdobbiadene,<br />
non può infatti essere ingabbiato nelle maglie della banale bollicina “d’aperitivo”. Ed è a<br />
una nuova dignità e veste ciò a cui lo ha ulteriormente elevato Masottina, ponendo l’accento<br />
sul lato gastronomico del vino, ricercandone l’abbinamento a tutto pasto. Nulla di<br />
rivoluzionario in teoria, si potrebbe pensare, se non fosse per il progetto che si colloca alle<br />
spalle di questa evoluzione. Una sfida al tempo, come detto, che ha portato Masottina a<br />
venire oggi riconosciuto come il “nuovo” nel panorama del Conegliano Valdobbiadene<br />
Docg che ha conquistato l’alta ristorazione. Tutto nasce da un’intuizione, figlia di un ragionamento<br />
tanto semplice quanto efficace. “Un giorno mi sono domandato perché non<br />
potessimo mettere da parte i nostri Conegliano Valdobbiadene R.D.O. esattamente come<br />
mio padre conservava i vini fermi più pregiati”, spiega a <strong>WineCouture</strong> Federico Dal Bianco,<br />
vicepresidente della realtà nata nel 1946. “Così, dal 2009, primo anno in cui è stata<br />
introdotta la possibilità di vinificare le Rive, abbiamo iniziato a costruire una biblioteca di<br />
R.D.O. che conta oggi 12 annate, andando indietro fino alla 2009, con un R.D.O. Levante<br />
di cui costudiamo gelosamente le poche bottiglie rimaste”. Da qui prende il via quello che<br />
nel <strong>2022</strong> si è tramutato in un vero giro d’Italia per condividere con pubblico e una selezione<br />
di locali “ambasciatori” un’esperienza unica, giocata attorno a una vecchia annata di<br />
R.D.O. “Il Valore del Tempo di Masottina Tour”, realizzato in collaborazione con Gambero<br />
Rosso, ha offerto la possibilità di andare in profondità quando si parla di Rive di Ogliano<br />
e di Conegliano Valdobbiadene Docg. “Masottina è stata tra le prime aziende a credere<br />
nel concetto di Rive”, evidenzia Roberta Surini, responsabile marketing e comunicazione<br />
Masottina, “vinificando separatamente non solo un terroir unico come le Rive di Ogliano,<br />
ma andando oltre e creando dei single vineyard, gli R.D.O. Oggi siamo tra i primi a promuovere<br />
il concetto di vecchie annate di Prosecco e di riserve pensate fin dalla loro nascita<br />
all’abbinamento con l’alta gastronomia”. E la prova “su strada” non ha fatto che ribadire<br />
come ci sia vita oltre la degustazione di queste bollicine in gioventù, quando si apprezza la<br />
freschezza, l’aromaticità e la sottile eleganza della Glera. Masottina, lavorando con estrema<br />
cura sia in campagna sia in cantina, ha dimostrato che i propri Cru, gli R.D.O. Levante<br />
e Ponente, sorprendono col passare del tempo, acquisendo un profilo gastronomico che li<br />
rende ancor più adatti all’abbinamento coi piatti dell’alta ristorazione. È un vero e proprio<br />
patrimonio enologico, quello che la famiglia Dal Bianco ha saputo costruire in questi anni<br />
e ora ha scelto di condividere con appassionati esperti e professionisti, capaci di comprendere<br />
cosa voglia dire degustare un Prosecco Superiore con anche oltre 10 anni alle spalle.<br />
Ma “divulgare il verbo” ha rappresentato solo la prima fase della scoperta del potenziale<br />
ancora celato di R.D.O. Il coinvolgimento dell’alta ristorazione, infatti, ora si spinge oltre,<br />
per valorizzare ancor più gli abbinamenti tra piatto e vino e, al contempo, per abbattere<br />
ogni residua barriera. Una sinergia che ha già conquistato quello che è stato il primo ambasciatore<br />
di R.D.O., L’Alchimia a Milano, dove l’esperienza della degustazione delle vecchie<br />
annate oggi è già parte integrante della sua carta vini, esattamente come per lo Yard<br />
Restaurant di Verona. “Per via delle dimensioni forzatamente contenute di una biblioteca<br />
Masottina che non possiamo permetterci di esaurire, non possiamo purtroppo pensare a<br />
un gran numero di ambasciatori di R.D.O.”, chiosa Federico Dal Bianco. “Sarà un vero e<br />
proprio club esclusivo, per dare il giusto merito a chi crede in un progetto che punta ad<br />
abbattere le barriere di chi nutre diffidenza nei confronti del Prosecco, non considerandolo<br />
un vero e proprio vino apprezzabile fuori dalla propria gioventù. Attraverso la scoperta<br />
delle vecchie annate di R.D.O. si ricrederanno, toccando con mano come sia capace di<br />
evolvere nel tempo”. Ecco l’inedito volto del Conegliano Valdobbiadene Docg.<br />
DI MATTEO BORRÈ<br />
VISIONI<br />
Masottina e il nuovo<br />
valore del tempo<br />
L’alta ristorazione scopre le vecchie annate di R.D.O.,<br />
inedito volto del Conegliano Valdobbiadene