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WineCouture 7-8/2022

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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3<br />

Q<br />

Berg (istituto di ricerca italiano specializzato<br />

nei servizi di price intelligence e<br />

di analisi delle strategie assortimentali<br />

cross canale - flyer, punti vendita fisici,<br />

e-commerce e newsletter), insieme a<br />

IRI, annuncia il nuovo servizio di monitoraggio full-shelf<br />

dell’e-commerce per il mercato del wine&spirits sui siti<br />

specializzati. Il panel è in continua espansione per<br />

includere i top specialist on-line.<br />

QBerg sviluppa le attività su diverse tipologie<br />

merceologiche: dall’elettronica di<br />

consumo, nella quale esegue ricerche<br />

molto estensive, ai “fast consumer goods”,<br />

fino al “pet care” e al farmaceutico.<br />

Abbiamo chiesto a Fabrizio Pavone<br />

(in foto), co-fondatore e business<br />

developer manager di QBerg, perché<br />

hanno approcciato il mondo wine&spirits<br />

in modo così dettagliato. Spiega Pavone:<br />

“Abbiamo deciso di analizzare questo mercato<br />

perché sta decollando e tanti player si stanno affacciando.<br />

QBerg quindi ha scelto di concentrarsi sul monitoraggio<br />

dei principali siti e-commerce dei principali wine specialist.<br />

Stiamo monitorando i dati con cadenza settimanale,<br />

ma abbiamo la possibilità di rispondere in tempo reale alle<br />

richieste di un cliente o di un partner qualora dovesse necessitare<br />

di dati aggiornati con tempi più stretti oppure di<br />

sondare specifiche realtà. Il panel è completamente confiin<br />

virtù del fatto che abbiamo catalogato oltre 75 vitigni,<br />

è possibile eseguire l’intelligence anche su queste ulteriori<br />

categorie. Il tutto per dire che siamo andati parecchio in<br />

profondità con i dati per rappresentare al meglio la complessità<br />

e la varietà del mondo del vino.<br />

Quali possibilità fornisce la piattaforma?<br />

Il nostro software di monitoraggio e cattura dei dati consente<br />

di visualizzare automaticamente i prezzi. Ma non finisce<br />

qui: il nostro valore aggiunto, che profondiamo nei<br />

risultati, è dato dal riconoscimento preciso e accurato dei<br />

singoli dati (vini, annate, vitigni e così via) affidati a esperti<br />

che curano gli attributi specifici di ogni singola referenza,<br />

individuando le eventuali discrepanze e normalizzando i<br />

dati affinché siano omogenei e confrontabili. Riteniamo di<br />

avere una qualità di servizio nettamente superiore a qualsiasi<br />

altra piattaforma automatizzata basata sulla mera descrizione<br />

del prodotto.<br />

La data intelligence<br />

per wine&spirits<br />

QBerg propone una piattaforma completa e articolata<br />

per monitorare e analizzare le referenze sui canali<br />

DI LUCA FIGINI<br />

gurabile, tanto che la particolarità del nostro servizio è rappresentata<br />

non dalla selettività delle referenze ma dall’intero<br />

store. In numeri, la categoria vino vanta oltre 22mila<br />

referenze e 3.961 marche, quella champagne e affini 5.447<br />

referenze, a cui si aggiungono liquori, birre e altre bevande<br />

alcoliche. Ogni settimana monitoriamo in totale osserviamo<br />

circa 32mila referenze e poco meno di 6mila marche”.<br />

Quali analisi si possono fare sui dati?<br />

Raccogliamo questi dati, cercando di<br />

dare forma alla complessità del mercato,<br />

per restituire ai clienti e partner<br />

non solo le informazioni tattiche per<br />

allineare e seguire i prezzi, nel caso di<br />

un retailer, ma anche di monitorare i<br />

competitor e, nel caso dei produttori,<br />

verificare come sono trattate le proprie<br />

referenze e quelle della competition.<br />

Non solo, è anche possibile fare una intelligence<br />

totale per quota scaffale, quota vitigni,<br />

prezzo medio, trend nel tempo e così via. Oltre al monitoraggio<br />

full store, c’è un’altra caratteristica fondamentale<br />

del nostro servizio “wine&spirits”: distinguiamo l’annata.<br />

Quindi ciascuna referenza è raggruppata per annate. È<br />

quindi possibile confrontare la referenza “padre”, con tutte<br />

le annate, oppure scendere nel dettaglio e analizzare i<br />

dati per singolo anno di imbottigliamento per capire l’andamento<br />

dei prezzi o la domanda del consumatore. E poi,<br />

La “pulizia” del dato è l’aspetto più prezioso?<br />

Sì, perché evitiamo la duplicazione delle referenze, quindi<br />

le informazioni che forniamo sono precise e accurate.<br />

Questo è un presupposto fondamentale per supportare le<br />

operazioni di comparazione del prezzo, ma non solo, perché<br />

assicuriamo che la base di dati è corretta, coerente e<br />

aggiornata in tempo reale. In termini di intelligence, la nostra<br />

piattaforma è talmente flessibile da permettere comparazioni<br />

incrociate tra grande distribuzione e wine specialist<br />

per capire le variazioni di prezzo e il comportamento<br />

del consumatore. Dall’analisi di questi dati emerge che la<br />

grande distribuzione è forte nel primo prezzo ma ha anche<br />

referenze un po’ più premium; mentre nei wine specialist<br />

si parte da bottiglie premium per spingersi nei prodotti più<br />

pregiati e anche da collezione. Questa suddivisione impatta<br />

sia sul prezzo medio dei vari canali, sia sulle azioni che<br />

un produttore o un vendor può decidere di attuare a livello<br />

tattico o strategico.<br />

Come è il canale on-line dei wine specialist?<br />

Suddivido questo canale in due livelli. Il wine specialist<br />

focalizzato su determinati tipi di prodotti esclusivi che ha<br />

circa 12mila referenze, di media, e con una parte di assortimento<br />

di altissimo profilo. E poi la seconda tipologia di<br />

wine specialist che si appoggia a un’enoteca esistente, questo<br />

crea un assortimento più piccolo ma ancora più esclusivo<br />

e con addirittura bottiglie destinate ai collezionisti e ai<br />

palati più esigenti. Questa doppia via è di fatto un’incitazione<br />

per i produttori a mantenere ben separate, ma su canali<br />

paralleli, le offerte in modo da intercettare il corretto target,<br />

sia esso di nicchia oppure alto-spendente ma più vasto.<br />

Cosa offre QBerg ai partner?<br />

Il nostro servizio è fruibile tramite la nostra piattaforma<br />

In-Store POINT che è proposta attraverso il partner commerciale<br />

IRI. Grazie ai dati di questa piattaforma è possibile<br />

analizzare le informazioni, valutare gli andamenti nel<br />

tempo, generare in modalità “self service” una reportistica<br />

molto accurata su referenze e attributi delle referenze e<br />

così via. In parallelo, QBerg invia periodicamente report in<br />

forma automatizzata che vanno a rispondere a specifiche<br />

esigenze informative del partner.<br />

Secondo QBerg perché nel “wine&spirits” è utile<br />

impostare strategie e tattiche basate sui dati<br />

e facendo intelligence per misurare i risultati?<br />

I consumatori si sono abituati alla comodità di avere un<br />

assortimento ampissimo grazie all’e-commerce. A questo<br />

si somma la maggiore attenzione per i prodotti “made in<br />

Italy”. Le persone anche nel mondo del vino stanno iniziando<br />

a ragionare in ottica di rapporto ottimale tra qualità<br />

e prezzo: si cerca la bottiglia che esprima una qualità tale<br />

da giustificare il prezzo. Con In-Store POINT è possibile<br />

monitorare il mercato senza prescindere dall’intelligence:<br />

il retailer dovrebbe verificare cosa succede ai competitor;<br />

i produttori possono controllare come le referenze sono<br />

trattate e valorizzate, comparandole con i competitor.<br />

TRADE

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