TuttoBallo20 - LuglioAgosto 2023

TuttoBallo
La missione di Res Extensa?
Arrivare a tanti, anche a chi il balletto di per sé, non arriverebbe. Uscire dal teatro per andare incontro alla gente
con eventi in cava, per strada, in aeroporti, nelle piazze. Per la giornata mondiale del teatro e poi per la danza,
per esempio, abbiamo fatto incursioni al cinema dicendo il vero 3D siamo noi, veniteci a vedere! Cerchiamo
sempre modi anticonvenzionali per sdoganare l’idea che sia una forma d’arte esclusiva e per pochi. Mi sono
liberata di tanta frustrazione, all’interno del mondo della danza, quando ho capito che mi piace arrivare al
pubblico, mi piace vedere la gioia, la commozione di chi non ha mai visto un certo genere di spettacolo.
Qual è il segreto per la riuscita di ResExtensa, che quest’anno compirà vent’anni?
Io credo che la squadra sia tutto, è fondamentale. Per abitudine, non dico mai io, ma noi. Il lavoro di squadra è la
vera forza. Anche se qualche volta sono rimasta scottata, non me ne sono mai pentita. Credo di essere molto
rispettosa ed essere leader non significa per me non essere alla pari: le idee sono di tutti, poi magari a me tocca
di fare le alchimie giuste per farle stare insieme al meglio, ma ogni spunto è fonte di energia e pertanto va
accolto.
Nel 2023 sei stata tra le prime donne a presentare uno spettacolo nel sito protetto di Al Ula, Arabia
Saudita, per Saudi Tour 2023. Qual è il tuo pensiero sul ruolo delle donne nella danza? C’è vera parità?
C’è una schiacciante presenza femminile, ma i ruoli di potere sono tutti maschili. Un vero paradosso. Un mondo
di donne, dove i ruoli di autorevolezza sono maschili. I primi maestri erano uomini. È un po' difficile farci largo
perché si riconosce con difficoltà la nostra autorevolezza, che sta migliorando nel contemporaneo, ma in
generale è ancora difficile. Tra le più importanti compagnie al mondo c.a. 70, 60 sono dirette da uomini. In Arabia
Saudita in gennaio, ho scoperto che tutta la logistica, la parte tecnica e creativa era al femminile. Ho avuto
l’ennesima conferma di quale sia il nostro valore aggiunto: la capacità, tipicamente femminile, di interpretare in
modo diverso il nostro lavoro, al di là delle gerarchie collaborando con tutti, lasciando il beneficio a uomini e
donne, di dare il meglio di sé, senza pregiudizi di genere.