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INSIEMI - CCL, storie da abitare - La Casa Ecologica

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INNOVA SOLO CHI È CURIOSO<br />

Eravamo nella secon<strong>da</strong> metà degli anni ottanta<br />

quando è nata Ecopolis di cui sono stato uno<br />

dei soci. Insieme a Lega Ambiente e Italia<br />

Nostra ragionavamo su cosa volesse dire trasformare<br />

ecologicamente le città e gli ambiti costruiti. Fu in quel<br />

contesto che incontrammo il gruppo Bovisa Verde che<br />

si era posto l’obiettivo di redigere un piano regolatore<br />

ecologico di Bovisa, un’idea che ci sembrò subito in<br />

sintonia con la nostra visione. Io abitavo in via Paolo<br />

Sarpi a Milano e il quartiere di Bovisa neanche sapevo<br />

che esistesse.<br />

A quell’epoca Bovisa era un paese di circa 12mila<br />

abitanti con un milione di metri quadri di aree industriali<br />

dismesse. Un terreno super fertile per sperimentare<br />

nuove mo<strong>da</strong>lità di crescita urbana.<br />

<strong>La</strong> prima ipotesi è stata quella di trasformare l’area<br />

dei gasometri in una sorta di villaggio ecologico. Intanto<br />

avevamo consultato anche Don Colmegna – che era<br />

stato in passato parroco della zona – Don Gino Rigoldi<br />

e Giacomo Previdi, amministratore delegato di <strong>CCL</strong>,<br />

tutte persone che avevano dimostrato competenza e<br />

interesse sulle questioni della città, dell’<strong>abitare</strong> e dei<br />

suoi risvolti sociali.<br />

È stato Previdi a individuare l’area su cui oggi sorge<br />

<strong>La</strong> <strong>Casa</strong> <strong>Ecologica</strong>. Ci ha chiesto: “quanto avete in<br />

cassa?”. Noi avevamo solo 5 milioni di lire, l’equivalente<br />

di 2500 euro attuali. Per fortuna era un uomo <strong>da</strong>lle mille<br />

risorse, ricordo che telefonò ad una banca con cui <strong>CCL</strong><br />

era solito lavorare. Solo grazie a lui siamo riusciti ad<br />

acquistare l’area dell’intervento.<br />

Noi soci della cooperativa abbiamo cominciato a<br />

ragionare su come progettarla. Personalmente avevo<br />

vissuto un periodo al Cairo ed ero rimasto affascinato<br />

<strong>da</strong>l modo di vivere completamente diverso degli<br />

egiziani. In più avevo letto ‘Costruire con la gente’ di<br />

Hassan Fathy un testo che spiegava come una casa non<br />

sia semplicemente un involucro che ti separa <strong>da</strong>l mondo<br />

ma sia piuttosto una terza pelle che va a sommarsi alla<br />

nostra epidermide e ai vestiti che indossiamo.<br />

PROGETTARE SECONDO CRITERI BIO EQUIVALE A<br />

PRENDERSI CURA DI NOI E DELL’AMBIENTE<br />

Ne <strong>La</strong> <strong>Casa</strong> <strong>Ecologica</strong> c’erano tre elementi base su cui<br />

volevamo lavorare. L’intervento doveva:<br />

• migliorare il quartiere<br />

• migliorare le relazioni fra le persone<br />

• garantire una migliore salubrità degli ambienti.<br />

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