INSIEMI - CCL, storie da abitare - La Casa Ecologica

La gioia è
tornare
sul posto e
vedere che
la gente è
felice.
del luogo e possibilmente a chilometro zero.
Il verde non è solo uno spazio piacevole per gli
abitanti della casa e del quartiere ma ha anche una
funzione bioclimatica. Il parco – posizionato a sud –
assorbe l’energia solare, abbassando la temperatura
nei mesi estivi. Una spianata d’asfalto si sarebbe
comportata in maniera totalmente diversa, buttando
fuori calore, contribuendo a innalzare la temperatura.
Alcune idee purtroppo sono rimaste sulla carta:
il tetto piano su cui avremmo voluto ospitare degli
orti e una serra per esempio; oppure la questione
dell’acqua piovana che avremmo voluto convogliare nel
laghetto del parco per poi poterla utilizzare per irrigare
le piante e che invece – per il regolamento di igiene
del Comune di Milano del 1901 – siamo stati costretti
a mandare nella fognatura comunale. Un vero spreco.
A VOLTE SAPERE ASPETTARE PREMIA
Anche la burocrazia ci ha dato del filo da torcere:
basta dire che il parco è stato chiuso per 7 anni
perché il collaudatore nominato dal Comune – che
doveva controllare che i lavori venissero fatti secondo
il capitolato – non conosceva il calcestre, materiale
presente nella pavimentazione di tutti i parchi milanesi
storici nonché dei Giardini Pubblici di Porta Venezia.
Si tratta di una roccia sminuzzata e polverizzata che
ha il vantaggio di essere naturale, perfettamente
permeabile. Due grandi soddisfazioni che mi sono
portato a casa da quell’esperienza? La prima che il
capitolato che ho scritto per La Casa Ecologica è stato
adottato da CCL solo con qualche piccola variazione. La
seconda è che quando torno lì è bello scoprire che la
gente è contenta di viverci.
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