BresciaUp_GENNAIO 2024

In televisione ti abbiamo vista come ottima
conduttrice con Alessandro Altobelli, assieme
all’indimenticato Aldo Biscardi, e come
Consigliere Regionale nel settore della Sanità,
variegando notevolmente il tuo percorso
lavorativo, ma senza mai trovarti in difficoltà, anzi
interpretando brillantemente ogni ruolo. C’è un
filo sottile che collega tutto ciò che hai fatto?
In realtà, c’è un filo sottile che collega tutto il
mio percorso. Ho sempre desiderato mettermi
a disposizione della mia città, prima come
assessore e successivamente come vicesindaco
a Travagliato. Grazie al mio impegno come
conduttrice televisiva, ho aiutato la precedente
amministrazione, indipendentemente dal colore
politico, ad organizzare eventi pubblici che
coinvolgevano la comunità. Questa esperienza
mi ha permesso di comprendere quanto sia
importante l’aspetto della comunicazione e della
socializzazione, con l’intento di aiutare l’altro.
Questo mi ha spinto a scendere in campo in prima
persona. Inizialmente non ero affiliata a nessun
partito, ma in seguito ho aderito con convinzione
a Forza Italia. Questo mi ha offerto l’opportunità
di prendermi cura della comunità del mio paese,
Travagliato, che tengo nel cuore e per la quale
sono sempre disponibile.
sono qui proprio per questo motivo. Mi sono
quindi preparata per cercare di svolgere al meglio
possibile il mio ruolo di assessore in Regione, con
queste deleghe che mi appassionano moltissimo.
Pur trattandosi di tematiche molto diverse rispetto
a quella della sanità, hanno comunque un
obiettivo comune: migliorare la qualità di vita dei
nostri cittadini, che si può raggiungere attraverso
lo strumento straordinario che è la scuola. Anche
il tema del lavoro è di fondamentale importanza.
Desidero ricordare le parole del mio presidente
Silvio Berlusconi: “la cosa che dà dignità ad
una persona è il lavoro”. E poi c’è il tema della
formazione, che sappiamo quanto sia importante
per il nostro tessuto economico, le nostre imprese
e le nostre industrie. Questo rappresenta un valore
aggiunto per essere oggi un’eccellenza.
Hai un sogno nel cassetto?
Nel mio comodino ci sono tanti cassetti. Il primo è
quello di essere un buon esempio per mia figlia,
perché penso molto ai giovani studenti e io sono
mamma. Il mio sogno nel cassetto è di lasciare un
segno positivo a tutte le persone e cittadini che
ho conosciuto, ma in primis vorrei essere un buon
esempio per la mia famiglia e la mia bambina.
Successivamente si è aperto per me lo scenario
di Regione Lombardia, prima come consigliere
regionale con una delicata delega come quella
della sanità, e con il ruolo di vice presidente
della commissione di sanità in un momento
estremamente difficile come quello della
pandemia. Se ci penso, mi chiedo come sia stato
possibile affrontare tutto ciò che è avvenuto.
Oggi, parlarne mi stringe un po’ la voce e mi fa
venire un nodo in gola, perché personalmente ho
vissuto quel periodo come devastante. Tuttavia,
grazie alla voglia di essere d’aiuto agli altri ho
continuato convintamente il mio percorso e oggi
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