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BresciaUp_GENNAIO 2024

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è solo legata all’estetica e alle regole del mercato.<br />

C’è molto, molto di più dietro a un vestito.<br />

Un sogno realizzato?<br />

Intervistare Giorgio Armani nel backstage<br />

della sfilata di Emporio Armani a Londra. Mi ha<br />

guardato negli occhi e mi ha detto: «Sei molto<br />

giovane per essere un giornalista di moda. Vuol<br />

dire che sei davvero bravo». Ogni volta che lo<br />

incontro la mattina presto in Monte Napoleone<br />

mi saluta. E mi chiede il mio parere sull’ultimo<br />

show. Davvero una personalità unica, poliedrica.<br />

Un sogno da realizzare?<br />

Vorrei intervistare uno dei miei designer preferiti,<br />

Hedi Slimane che oggi guida magistralmente il<br />

marchio Celine. Non è facile, perché difficilmente<br />

rilascia interviste alla stampa. Incrocio le dita.<br />

Brescia e la moda: rapporto facile o difficile?<br />

Più che facile o difficile, lo definirei complesso.<br />

Brescia è una città più piccola di Milano,<br />

ovviamente. E le tendenze, come capita in tutto<br />

il mondo, giungono più tardi rispetto alle grand<br />

metropoli. E vengono capite successivamente,<br />

mesi e mesi dopo. Forse è questo l’unico ostacolo<br />

che bisognerebbe superare. Bisognerebbe<br />

osare di più. Nonostante questo, a Brescia ci<br />

sono comunque boutique che amo e alle quali<br />

sono davvero affezionato.<br />

è quello di fondare un’associazione di negozi<br />

di moda, una sorta di Camera della moda<br />

bresciana, che organizzi eventi culturali per tutti<br />

i cittadini. Perché la moda è anche cultura, non<br />

solo business.<br />

L’artista che ti ha emozionato di più tra tutti<br />

quelli che hai intervistato?<br />

Vivienne Westwood, a Londra. Una donna forte,<br />

carismatica, divertente. Che ha sempre lottato<br />

con tutto e tutti per portare avanti i propri ideali.<br />

Personaggi del passato che ti ispirano?<br />

Tra tutti, Truman Capote, il più grande scrittore e<br />

giornalista americano di sempre. Durante il mio<br />

primo stage, il direttore di allora mi regalò il libro<br />

«Musica per camaleonti». È stata la lettura che mi<br />

ha fatto capire l’importanza della scrittura oggi. E<br />

con il quale ho capito che il mio futuro sarebbe<br />

stato il mondo dell’editoria.<br />

La tua frase preferita?<br />

«Non si può piacere a tutti. E, soprattutto, non<br />

si deve». L’ha detta Franca Sozzani, la storica<br />

direttrice di Vogue Italia. Quando ho capito<br />

davvero il senso profondo di questa frase, ho<br />

iniziato a vedere la mia realtà in modo insolito e<br />

diverso. In una parola? Elettrizzante.<br />

Cosa faresti per rendere Brescia più vicina alla<br />

moda?<br />

Manca una cosa fondamentale oggi: il dialogo<br />

tra le boutique. È importante che i proprietari<br />

dei negozi di moda bresciani parlino tra di<br />

loro. Hanno lo stesso obiettivo, giusto? Quindi<br />

è necessario che si siedano davanti a un caffè<br />

e che si confrontino sulla situazione bresciana.<br />

Soprattutto sui consumatori finali, perché sono<br />

davvero cambiati negli ultimi anni: hanno<br />

cambiato gusti, necessità e modo di vivere. E<br />

molti non l’hanno ancora capito. Il mio consiglio<br />

Angelo Ruggeri e Stella McCartney<br />

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