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è solo legata all’estetica e alle regole del mercato.<br />
C’è molto, molto di più dietro a un vestito.<br />
Un sogno realizzato?<br />
Intervistare Giorgio Armani nel backstage<br />
della sfilata di Emporio Armani a Londra. Mi ha<br />
guardato negli occhi e mi ha detto: «Sei molto<br />
giovane per essere un giornalista di moda. Vuol<br />
dire che sei davvero bravo». Ogni volta che lo<br />
incontro la mattina presto in Monte Napoleone<br />
mi saluta. E mi chiede il mio parere sull’ultimo<br />
show. Davvero una personalità unica, poliedrica.<br />
Un sogno da realizzare?<br />
Vorrei intervistare uno dei miei designer preferiti,<br />
Hedi Slimane che oggi guida magistralmente il<br />
marchio Celine. Non è facile, perché difficilmente<br />
rilascia interviste alla stampa. Incrocio le dita.<br />
Brescia e la moda: rapporto facile o difficile?<br />
Più che facile o difficile, lo definirei complesso.<br />
Brescia è una città più piccola di Milano,<br />
ovviamente. E le tendenze, come capita in tutto<br />
il mondo, giungono più tardi rispetto alle grand<br />
metropoli. E vengono capite successivamente,<br />
mesi e mesi dopo. Forse è questo l’unico ostacolo<br />
che bisognerebbe superare. Bisognerebbe<br />
osare di più. Nonostante questo, a Brescia ci<br />
sono comunque boutique che amo e alle quali<br />
sono davvero affezionato.<br />
è quello di fondare un’associazione di negozi<br />
di moda, una sorta di Camera della moda<br />
bresciana, che organizzi eventi culturali per tutti<br />
i cittadini. Perché la moda è anche cultura, non<br />
solo business.<br />
L’artista che ti ha emozionato di più tra tutti<br />
quelli che hai intervistato?<br />
Vivienne Westwood, a Londra. Una donna forte,<br />
carismatica, divertente. Che ha sempre lottato<br />
con tutto e tutti per portare avanti i propri ideali.<br />
Personaggi del passato che ti ispirano?<br />
Tra tutti, Truman Capote, il più grande scrittore e<br />
giornalista americano di sempre. Durante il mio<br />
primo stage, il direttore di allora mi regalò il libro<br />
«Musica per camaleonti». È stata la lettura che mi<br />
ha fatto capire l’importanza della scrittura oggi. E<br />
con il quale ho capito che il mio futuro sarebbe<br />
stato il mondo dell’editoria.<br />
La tua frase preferita?<br />
«Non si può piacere a tutti. E, soprattutto, non<br />
si deve». L’ha detta Franca Sozzani, la storica<br />
direttrice di Vogue Italia. Quando ho capito<br />
davvero il senso profondo di questa frase, ho<br />
iniziato a vedere la mia realtà in modo insolito e<br />
diverso. In una parola? Elettrizzante.<br />
Cosa faresti per rendere Brescia più vicina alla<br />
moda?<br />
Manca una cosa fondamentale oggi: il dialogo<br />
tra le boutique. È importante che i proprietari<br />
dei negozi di moda bresciani parlino tra di<br />
loro. Hanno lo stesso obiettivo, giusto? Quindi<br />
è necessario che si siedano davanti a un caffè<br />
e che si confrontino sulla situazione bresciana.<br />
Soprattutto sui consumatori finali, perché sono<br />
davvero cambiati negli ultimi anni: hanno<br />
cambiato gusti, necessità e modo di vivere. E<br />
molti non l’hanno ancora capito. Il mio consiglio<br />
Angelo Ruggeri e Stella McCartney<br />
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