Costruzioni n. 777 febbraio 2024

Truck&Allestimenti
Litio e dintorni
La domanda di veicoli elettrici rappresenterà il 89% della
domanda globale di batterie agli ioni di litio entro il 2040
Veicoli elettrici
Sistemi di stoccaggio
dell’energia
Elettronica
portatile
Fonte: Wood Mackenzie
Dal grafico in alto a sinistra,
si evince come la crescita
dell’elettromobilità impatti
sul fabbisogno mondiale
di accumulatori.
Nel grafico in basso
a sinistra, si evince come
sono e saranno i cinesi
a dominare la produzione
di accumulatori per i veicoli
elettrici.
Nuovo Renault Master
Non mi riconoscerai
Arriva la terza generazione del big van
francese realizzata su una piattaforma
multienergia. Look da truck e interni da auto
per il veicolo proposto con motori diesel
ed elettrici e già pensato per l’idrogeno
di Tiziana Altieri
La capacità produttiva di batterie dei 15 maggiori costruttori
in GigaWattora
Al 2020 Aggiunta nel 2021 Pianificata Obiettivo per il 2025
Non è tutto oro quello che luccica
Due le tecniche di produzione di questo ‘oro bianco’. Nel
‘Triangolo del litio’ l’estrazione avviene in stagni o laghi salmastri,
dove il minerale tende ad accumularsi, attraverso
l’evaporazione forzata: l’acqua di questi bacini, o direttamente
quella sotterranea, viene pompata e convogliata in
grandi vasche di evaporazione molto simili alle saline artificiali.
Evaporando, l’acqua lascia come precipitato (la parte
che si separa da una soluzione per concentrazione oltre
il limite di saturazione) una salamoia ricca in cloruro
di litio. La nuova soluzione viene quindi nuovamente pompata
in un impianto di trattamento, in cui è liberata da impurità
di boro e magnesio attraverso estrazione e filtrazione.
Si ottiene stavolta un precipitato di carbonato di litio
che biene essiccato e avviato alle fabbriche di batterie, men-
tre la salamoia residua viene
ripompata indietro nel lago
salato, concentrando le sue
acque a tal punto da renderle
invivibili se non letali per le
specie animali e vegetali al
suo interno. Non solo, questo
processo di estrazione favorisce
l'inaridimento del paesaggio
circostante, stante dei
depositi salati in cui il grado
di litio è pari a circa lo 0,1 per
cento.
Poi c’è una seconda tecnica
per ricavare litio, con l’estrazione
da rocce, come avviene
in Perù ma soprattutto in
Au stralia, primo produttore al
mondo.Qui il litio è maggiormente
presente in rocce silicatiche
e in questo caso l’attività
estrattiva determina
inevitabilmente l’erosione di
versanti e pareti rocciose. A ciò si aggiunge lo sfruttamento
della manodopera, che nelle più recenti miniere africane -
dove si estrae anche il cobalto necessario in alcuni tipi di
batterie - è in larga parte rappresentata da bambini, facilitati
a infilarsi in cunicoli di piccole dimensioni e quindi meno
costosi da realizzare.
Per finire c’è l’incognita del ricilaggio delle batterie a fine
vita, dopo che hanno assolto la loro missione di autotrazione
prima e d’accumulo poi. Due i processi di riciclo: la
pirometallurgia, considerata mediamente inquinante con
consumi energetici molto elevati, e l’idrometallurgia, con
criticità legate al consumo di acqua e all’impatto inquinante
di alcuni acidi. Insomma, se pensavate che l’elettromobilità
sarebbe stata tutta rose e fiori, beh allora eravate sulla
strada sbagliata.
Include anche le joint-venture. Fonte: Wood Mackanzie
in collaborazione con
Si apre un nuovo capitolo nella storia di Master, veicolo
commercializzato dal 1980 e da allora venduto in
oltre tre milioni di esemplari. La quarta generazione,
prodotta sempre a Batilly, in Francia, e in arrivo in primavera,
propone la nuova visual identity del brand, con il logo e la
firma luminosa C-Shape ma anche i grandi fari Full Led che
si sviluppano intorno all’imponente griglia della calandra. Il
frontale si fa maestoso e rimanda al mondo dei veicoli pesanti.
Il posteriore rastremato per ottimizzare l’aerodinamica,
è stato progettato per garantire il migliore volume utile.
Il coefficiente di resistenza aerodinamica (SCx) è stato ridotto
di oltre il 20 per cento a vantaggio anche del comfort
acustico. Gli interni che sfruttano materiali premium, si ispirano
al mondo auto. La plancia a forma di S è orientata verso
il driver e aumenta lo spazio nell’abitacolo. Il volante è regolabile
in altezza e profondità. Ove presente, il cambio
automatico si gestisce con la leva. Complessivamente per
gli oggetti al seguito si dispone di 135 litri di vani. Facile trasformare
la cabina in un ufficio: ripiegato, lo schienale del
sedile centrale si trasforma in tavolino, mentre la seduta si
solleva, dando accesso al vano per riporre il pc. Le prese
Usb-C consentono di alimentare vari dispositivi.
[102] febbraio 2024 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2024 [103]