2 TOUCH Aprile 2<strong>02</strong>4 Intervista di copertina di Luca Figini “Diamo valore alla nostra innovazione” A rriviamo alla sede di Honor Technologies in Italia e lo incontriamo mentre anche lui, per puro caso, è nel piazzale. Sorridente, come sempre, e cordiale, iniziamo subito a parlare di mercato. Pier Giorgio Furcas, commercial director di Honor Technologies Italia, sta raccogliendo i risultati dopo un primo trimestre intenso di novità: dal foldable più sottile del momento, il Magic V2, alla nuova gamma Magic 6, di cui il Pro è l’esponente flagship svelato a Barcellona durante il Mobile World Congress 2<strong>02</strong>4. Ma non solo: questi sono i punti cardine di un’offerta che si sta completando e ampliando, anche in segmenti di lusso. “PG”, come tutti lo chiamano nel settore, tratteggia una strategia ad ampio respiro per il 2<strong>02</strong>4, che fonda le sue radici in partnership, in prodotti dalla chiara leva innovativa e nel valorizzare ogni dinamica di mercato. Furcas ha in mano le redini di Honor Italia da circa dodici mesi: “A un anno dalla mia nomina e sulla scia delle novità di Mwc 24, penso che stiamo dimostrando di essere una grande azienda che fa dell’innovazione uno dei suoi asset principali per costruire valore agli occhi del consumatore e del mercato nel suo complesso. È importantissimo per noi innovare: significa trasferire agli utenti finali una gamma di prodotti che possono fornire strumenti e potenzialità ben superiori alla somma di singoli numeri e specifiche”. L’innovazione tecnologica descritta da Furcas si dipana in vari modi secondo Honor. Per esempio anche andando a sfociare nel luxury grazie alle edizioni firmate da Porsche Design sia del Magic 6 Pro sia del foldable Magic V2 che PG definisce con orgoglio “il migliore foldable sul mercato. Anzi, è l’unico vero foldable con questo form factor a offrire un insieme completo di funzioni, strumenti e compattezza. Posso dire con certezza che siamo i leader incontrastati in questo segmento dei fold e che stiamo ragionando anche sui modelli flip già nel prossimo futuro. Dobbiamo solo capire cosa vogliono davvero i consumatori da questi smartphone e vogliamo capire come proporli al meglio”. In questi discorsi preliminari, non manca di sottolineare il ruolo centrale del punto di vendita fisico: “Riteniamo sia importate per il consumatore essere coinvolto soprattutto nei negozi, per toccare con mano la nostra innovazione e testare le potenzialità, al di là e a completamento delle tradizionali attività di branding e comunicazione. Ci Pier Giorgio Furcas, commercial director di Honor Technologies Italia siamo resi conto che i clienti finali conoscevano già bene i nostri prodotti e questo ha permesso di semplificare la narrazione e il racconto relativamente alle novità di fascia alta”. Rilevate una maggiore propensione dei partner a cogliere le opportunità che proponente? Rilevo che si sta sviluppando sempre più attenzione e accortezza nei confronti di Honor. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo fatto una serie di scelte strategiche supportate da una organizzazione interna che è stata rafforzata e ampliata al fine di essere sempre più focalizzati sul business, sui partner e sulle attività da compiere in sinergia con loro. Il nostro obiettivo è lavorare affinché i nostri prodotti siano disponibile ovunque il cliente li cerchi o li voglia andare a vedere, toccare, sperimentare. Ecco perché non possiamo solo limitarci all’esposizione, per quanto curata e di alto profilo, ma dobbiamo anche ottenere la giusta visibilità, che dia risalto alla nostra gamma, alle nostre peculiarità e al brand. Questo continuo sviluppo del rapporto con i partner ci permette di dare maggiore enfasi alla nostra line-up, che per la maggior parte è concentrata su prodotti con prezzi superiori a 200 euro e arriva a segmenti di lusso. Data l’ampiezza di questa famiglia di modelli, è indispensabile interagire sia con i partner sia con i consumatori in modo intonato a seconda del posizionamento e del target di riferimento. Ogni device deve essere immediatamente distinguibile per le caratteristiche e le peculiarità, oltre a trasmettere i benefici reali. Da questa narrativa di prodotto nascono le opportunità per creare valore e aumentare i volumi. Come tutte le aziende, abbiamo un modello di business basato sul giro d’affari ma non è il solo parametro che valutiamo: per noi è importante valutare attentamente i dati generati dai prodotti in vendita in termini di rotazione, attenzione, esposizione e presenza nel negozio fisico. Sono informazioni che ci permettono di impostare nuove attività e iniziative anche al fine di intercettare l’attenzione dei clienti finali, raccontando l’innovazione e l’esperienza d’uso potenziale che le persone possono sperimentare dai nostri prodotti. Avete raggiunto gli obiettivi che vi siete prefissati nel 2<strong>02</strong>3? Sì, gli obiettivi sono stati raggiunti in termini di quantità persino in anticipo: entro il termine che ci siamo posti nell’arco dei dodici mesi da quando sono entrato in Honor come commercial director. Questo è solo il primo step nel nostro percorso, anche perché abbiamo dovuto operare in un mercato italiano che è decresciuto fortemente dal 2<strong>02</strong>2 (oltre 13 milioni di unità) al 2<strong>02</strong>3 (circa 12 milioni di unità) e ciò ci ha obbligato a riqualificare i nostri target nel corso dell’anno. Partendo da questo primo risultato, abbiamo definito una serie di nuovi target che fanno leva soprattutto sul valore. La nostra ambizione, nemmeno tanto celata, è riuscire a essere il terzo brand a valore entro la fine del 2<strong>02</strong>4 in Italia. Ritengo che sia fattibile e anche se raggiungiamo il traguardo nel primo trimestre del 2<strong>02</strong>5 è comunque lo step successivo di evoluzione di Honor in una strategia di medio e lungo periodo. Parlare di valore significa anche fare delle promesse implicite a consumatori e partner... Honor non è ancora un brand maturo ma è già molto importante e questo ci permette di operare a un livello superiore rispetto al passato. Quando si propongono prodotti che superano, in alcuni casi anche di molto, i mille euro, le persone si aspettano qualità e servizi di livello superiore. Compiere passi nel valore significa mantenere la coerenza di brand rispetto a queste promesse implicite: più attenzione al post vendita, alle funzioni, alla dotazione e alle caratteristiche annesse al prodotto (software, imaging, resistenza, durata della batteria e così via). Perché il retail non deve più sottovalutare Honor? Continuiamo a dimostrare che la nostra politica commerciale e strategica è di tipo win-win: si impostano obiettivi comuni da raggiungere, si concorda l’esecuzione delle attività e si analizzano i risultati, in massima trasparenza e con la volontà di crescere insieme. Chi già lavora con noi sa che ci comportiamo in questo modo e si stanno trovando bene. A chiunque ci stia ancora guardando e vuole valutarci su fatti concreti, dico: “Noi ci siamo, siamo qui. Non chiudiamo le porte a nessuno, anzi. Siamo pronti e abbiamo pazienza. Quando volete, ci siamo”. •
Anno 5 | Aprile 2<strong>02</strong>4 <strong>02</strong> “Le idee ci tradiscono se non le tradiamo prima noi. Dobbiamo essere fedeli soltanto alla complessità delle cose” (Nicolás Gómez Dávila) Poste Italiane SPA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/<strong>02</strong>/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Dossier Smartphone & Mobility Sulla ribalta i principali nuovi device che si fanno sempre più evoluti e che, con gli accessori a supporto, sono destinati a scandire il business dei prossimi mesi