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arte<br />
NTWK marzo<br />
18<br />
UE-UÈ A distanza di cinquant’anni<br />
dalla prima configurazione della comunità<br />
europea, a parte una libera circolazione<br />
delle merci e delle persone e a parte una<br />
pletora infinita di norme ridicole (per inciso:<br />
a quando una norma sulla dimensione<br />
regolare dell’uccellone da matrimonio?),<br />
sembra che la spinta eroica si sia esaurita.<br />
Manca una vera integrazione politica,<br />
culturale, economica e militare. Il futuro<br />
non può che passare attraverso questa<br />
sostanziale unità, attraverso una decisa<br />
semplificazione burocratica e attraverso<br />
una riduzione della democrazia parlamentare:<br />
quanti politici sono pronti alla<br />
rinuncia delle loro prebende per dare spazio<br />
a un futuro migliore?<br />
Mi viene da piangere al<br />
ritmo di Ue-uè Ue-uè Ueuè<br />
Ue-uè...<br />
INAUGURASCION<br />
Giovedì 3 marzo 2011,<br />
alle ore 18.30, presso<br />
lo Spazio Juliet si<br />
inaugura una mostra<br />
di Carolina Franza, pittrice<br />
di icone formatasi<br />
alla scuola di Tommaso<br />
Palamidessi. Pertanto,<br />
la pittura di Carolina<br />
Franza si pone sotto<br />
l’ombra protettrice della<br />
tradizione, parola gros-<br />
Ciapà pel cupin:<br />
Luc Orient<br />
Giuseppe Gabellone<br />
Il gruppo musicale Luc Orient, si è formato all’alba degli anni<br />
Ottanta. Attualmente è composto da Piero Pieri e Rrok Prennushi.<br />
Come nasce il gruppo Luc Orient?<br />
Nasce nel capodanno 1980 da una domanda del mio amico<br />
Alessandro Corda (allora tastierista dei Revolver e collaboratore<br />
dei Krisma) “Sai cantare?” Io risposi “Sì” anche se non l’avevo<br />
mai fatto prima. All’epoca mi occupavo di arte contemporanea e<br />
questo mi pareva una ragione sufficiente per<br />
dedicarmi anche alla musica. Ci unimmo con<br />
Rrok in un trio di creativi. I giovani musicisti<br />
dell’epoca erano perplessi nel vedere un<br />
gruppo con voce, tastiere e chitarra, ma senza<br />
base ritmica. Tuttavia noi trovammo presto un<br />
gruppo di collaboratori fantastici come Mauro<br />
Spoonfool Berardi, Fulvio Zafret, Sergio Portaluri,<br />
Riccardo Persi. Coinvolgemmo anche<br />
lo studioTassinari/Vetta per la parte visiva<br />
El Papin<br />
Stupidezi e ragionamenti di varia natura<br />
sa e talvolta fuorviante, ma che in questo<br />
caso sta a significare la fedeltà all’uso di<br />
materiali pittorici e foglia d’oro, di simbolismo<br />
delle figure e dei colori, secondo i<br />
dettami del monaco Sant’Andrej Rublev, e<br />
questo a glorificazione di una manualità<br />
artistica finalizzata al culto, alla meditazione,<br />
alla preghiera, alla devozione.<br />
In quest’ottica di grande rispetto per<br />
gli insegnamenti che provengono dalla<br />
storia passata, l’autrice si permette anche<br />
piccole varianti, e questo per permettere<br />
di avvertire un solido legame con le radici<br />
o con le formule consolidate, assieme a un<br />
lentissimo progredire delle forme espressive.<br />
La mostra, curata Caterina Ratzenbeck,<br />
con il coordinamento di<br />
Roberto Vidali, in collaborazione<br />
con Girardi<br />
Spumanti, chiuderà il 20<br />
aprile; orario di visita:<br />
ogni martedì dalle 18<br />
alle 20,30 oppure su appuntamento<br />
telefonando<br />
al numero 040-313425.<br />
CITAZIONE “Sono<br />
integro e puro, non ho<br />
commesso peccati né di<br />
carne, né di pesce”. Totò<br />
Le Mokò, 1949.<br />
E.T.D.P. Perché parlarvi<br />
dei soliti sempiezi?<br />
Ogi ve parlo de sempiezi<br />
Luc Orient<br />
Rubrica | Giacomino Pixi<br />
pezo del solito,<br />
cioè di pubblicazioni<br />
introvabili.<br />
Il libretto di cui<br />
voglio parlarvi è di<br />
Enrico T. De Paris<br />
(un nome da marziano che dice già tutto).<br />
Il libretto di formato quadrato (cm 13,3x13,5<br />
circa, titolo: Molte realtà) non ha testo e<br />
contiene solo una mappatura di un mondo<br />
in perenne convulsione. Voi vi concentrate<br />
sulle immagini (casette iperdinamiche,<br />
velox-spaziali, in crociera e in riposo, nautiche<br />
e terrestri, ecc.) e vi immedesimate in<br />
quel loro flusso iperdinamico e incontrollato,<br />
e quando la testa incomincia a girare<br />
come una trottola lanciata a centoventi<br />
chilometri orari, i pensierini li fate uscire,<br />
a piccole dosi. È un po’ come guardarsi<br />
la sculturina di Gabellone e bersi sopra<br />
cinque birrette.<br />
MITI CAFFÈ Martedì 15 marzo, alle<br />
ore 19.00, in via Torrebianca 39/b, a<br />
Trieste, si inaugura una mostra con le<br />
più tipiche opere di Tiziana Pecorari.<br />
Petali, pietre, perle, bacche, conchiglie che<br />
sembrano inanellate insieme da preghiere<br />
ininterrotte, da fili sottilissimi intrisi<br />
di spiritualità… dal leggero al pesante e<br />
ancora indietro. Un completamento della<br />
mostra sarà realizzato al Bar Ferrari di<br />
via San Nicolò.<br />
e Gino D’Eliso che ci portò alla sua casa discografica, la CGD, e<br />
produsse i nostri brani.<br />
Come definireste la vostra musica?<br />
Canzoni serie e talvolta ironiche, musica energetica e ben<br />
curata, che muove corpo e cervello, ascolto piacevole e succulento,<br />
testi da esplorare e condividere. Sembra il bouquet di un vino,<br />
vero? Esprimere un genere ci risulta davvero difficile.<br />
Quale il vostro prossimo progetto?<br />
Stiamo registrando dei brani nuovi per il prossimo disco, il<br />
secondo della nuova stagione del gruppo. Forse non sarà neppure<br />
un CD convenzionale, nel senso che l’idea di supporto per la<br />
musica sta cambiando e noi stiamo elaborando<br />
alcune idee come per esempio una T-Shirt<br />
sonora o roba del genere. Per noi il lavoro di<br />
studio rimane creativo per l’artista e interessante<br />
per gli appassionati anche se l’incontro<br />
più sincero del pubblico con un gruppo avviene<br />
ai concerti.<br />
E per chi volesse contattarvi?<br />
lucorient@lucorient.it; www.myspace.<br />
com/lucorient; www.facebook.com/lucorientmusic;<br />
www.lucorient.it