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zapping<br />

NTWK marzo<br />

34<br />

Centocinquant’anni. Ben portati.<br />

Riflessioni sul nostro compleanno e qualche consiglio per i festeggiamenti<br />

In un libro purtroppo fuori moda,<br />

Giovanni Spadolini ripercorre le biografie<br />

degli «uomini che fecero l’Italia».<br />

Un posto particolare spetta a Camillo<br />

Cavour, figura attorno alla quale l’autore<br />

individua tutte le<br />

contraddizioni di<br />

un’Unità d’Italia che,<br />

in quel famoso 1861,<br />

era tale solo sulla carta.<br />

Vale la pena citare<br />

le pagine sul silenzio<br />

di molti, Garibaldi<br />

in primis, alla morte<br />

dello statista: «Quel<br />

silenzio di Garibaldi<br />

è ancora nulla<br />

rispetto all’ostentato<br />

e un po’ cinico<br />

distacco del re, di<br />

Vittorio Emanuele<br />

II, che non solo non<br />

partecipò alle esequie<br />

del conte [...], ma col<br />

pretesto degli obbli- Verdi<br />

ghi di studio vietò che<br />

i principi reali partecipassero ai funerali.<br />

A quei funerali erano presenti per la<br />

Corte i soli aiutanti di campo. Le vendette<br />

sul Primo Ministro, per i suoi rabbuffi alla<br />

Corona, si esercitarono implacabili: anche<br />

dopo la morte. Ma in quella meschinità<br />

c’è il presagio delle future contraddizioni<br />

e dei finali errori della monarchia» (Gli<br />

uomini che fecero l’Italia, Longanesi,<br />

Milano 1993, pp. 226). Aggiungiamo: non<br />

solo della monarchia, ma dell’intera classe<br />

dirigente italiana. Perché, a vedere come<br />

stanno le cose oggi, l’impressione è che<br />

siamo rimasti fermi al 1861.<br />

Le note dolenti di un processo unitario<br />

ancora incompiuto non possono, tuttavia,<br />

oscurare un dato di fatto: al di là dei problemi<br />

aperti, l’Italia esiste<br />

da 150 anni. Roma, Trento<br />

e Trieste si sono aggiunte<br />

più tardi, per altro aprendo<br />

nuove ferite, ma il Paese c’è:<br />

c’è un’opinione pubblica,<br />

c’è un carattere nazionale<br />

emerso proprio nei momenti<br />

più tragici, c’è una terra che<br />

parla la medesima lingua<br />

pur nella infinita varietà dei<br />

suoi dialetti. Una terra che<br />

Cavour<br />

fa della diversità un fattore<br />

unificante: caso quasi<br />

unico, da cui la perenne ‘particolarità’<br />

dell’Italia rispetto al resto del mondo.<br />

C’è un’identità comune, fatta di<br />

architettura, pittura,<br />

scultura, poesia,<br />

prosa, teatro e<br />

musica: la cultura<br />

italiana esiste dal Medioevo,<br />

da ben prima<br />

dello stato italiano,<br />

e fu proprio questo a<br />

muovere i patrioti del<br />

Risorgimento. Dunque,<br />

celebrare i 150<br />

anni dell’Unità, oggi,<br />

dovrebbe essere un<br />

fatto culturale, molto<br />

più che istituzionale:<br />

ai pur necessari discorsi<br />

della politica, è<br />

opportuno preferire<br />

il ricordo dell’arte,<br />

della letteratura e<br />

della storia nazionali.<br />

In questa scia si pongono le iniziative<br />

che segnaliamo di seguito, fra le tante in<br />

tutta Italia.<br />

Il Risorgimento e la<br />

promessa mancata<br />

Incontro con Arrigo Petacco<br />

Sabato 5 marzo 2011, ore 18.00.<br />

Gorizia, Auditorium di via Roma.<br />

Giornalista e storico di lungo corso, autore<br />

per la RAI di innumerevoli programmi<br />

di storia contemporanea, Petacco è<br />

stato direttore de La Nazione, Storia<br />

Illustrata e Speciale TG1. Di recentissima<br />

pubblicazione (otttobre 2010) presso<br />

Mondadori è il libro ‘O Roma o morte’.<br />

1861 - 1870: la tormentata<br />

conquista dell’Unità d’Italia.<br />

Prenotazioni al botteghino<br />

del Teatro: lun-sab, 17-19. Per<br />

info: 0481-383327.<br />

150 anni sono<br />

abbastanza<br />

Incontro con Lucio<br />

Caracciolo<br />

Sabato 19 marzo 2011, ore<br />

18.00 . Gorizia, ridotto del Teatro<br />

Verdi, via Garibaldi, 2.<br />

Redattore di Nuova Generazione dal 1973<br />

al 1975, caporedattore di Micromega dal<br />

1986 al 1995 e oggi collaboratore de La<br />

Repubblica, Caracciolo scrive editoriali e<br />

commenti di politica estera per il Gruppo<br />

Editoriale L’Espresso. Tra i più eminenti<br />

esperti di geopolitica in Italia, è autore di<br />

diversi saggi e ha collaborato ad importanti<br />

trasmissioni televisive.<br />

Per info: 0481-383327.<br />

La Sicilia e il Risorgimento<br />

Incontro con Fulvio Salimbeni<br />

Venerdì 25 marzo 2011, ore 17:30.<br />

Gorizia, Sala Della Torre Fondazione<br />

CARIGO, via Carducci, 2. Associazione<br />

Garibaldi<br />

Il compleanno | Vanni Veronesi

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