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46 Disegni Disegni e e immagini immagini L’utilizzo delle Clip Art è sicuramente uno degli aspetti più dibattuti: c’è chi è molto favorevole e chi è decisamente contrario anche solo all’idea. A questo proposito è bene sottolineare un aspetto: per “clipart” si intende una figura riconoscibile, di un oggetto o una persona, e non un semplice simbolo come una freccia o un pallino; questi ultimi seguono semplicemente le regole relative ai caratteri, e se servono si devono e possono tranquillamente utilizzare. A mio avviso l’uso delle ClipArt deve essere ricondotto all’aspetto del “delectare” (divertire) che in ogni presentazione non bisogna mai perdere di vista: una presentazione “divertente” sarà, probabilmente, una presentazione più gradevole da seguire e più facile da ricordare. Le immagini possono, quando ben selezionate, provocare un aumento dell’interesse del pubblico secondo lo schema a fianco: (Clark et al., 2004) Quindi possiamo cercare di aumentare l’interesse sopratutto se selezioniamo immagini che siano curiose, piacevoli e, sopratutto in un ambito più formale, se sono significative per chiarire il contenuto di ciò che stiamo esponendo. Il problema semmai è, a maggior ragione che in altri casi, di senso, equilibrio, omogeneità e misura. Un’immagine, se ben studiata, aggiunge informazioni rispetto al solo testo; la slide di sinistra contiene l’elenco (alfabetico) delle sedi aziendali, ma l’immagine di destra permette anche di posizionarle geograficamente sottolineandone la logica o le carenze sul territorio: tutto il lato “est” (nord-est, dorsale adriatica, Sardegna, mezzogiorno escluso Sicilia) risulta evidentemente “scoperto”: ACME Inc : sedi •Firenze – Milano – Palermo – Roma – Torino La tipologia delle clip-art deve inoltre essere più omogenea possibile: non è bene inserire in una presentazione delle clip-art con caratteristiche nettamente diverse in merito a numero di colori, definizione, dettagli, dimensioni; se possibile, e se coerente, si possono utilizzare delle “serie” di clip-art con personaggi “omogenei” in stile cartoon, come disponibili spesso con i principali programmi di creazione presentazioni, ad esempio la serie a fianco: Immagini curiose o piacevoli Milano Torino Firenze Roma Palermo Generato dal materiale di apprendimento Situazionale ACME Inc : sedi Aosta Treviso Bergamo Trieste Vicenza Venezia Milano Brescia Verona Padova Piacenza Torino Parma Modena Bologna Reggio Genova nell'Emilia Ravenna La Spezia Prato Rimini Pisa Firenze Ancona Livorno Perugia Sassari Interesse Immagini che chiariscono Il contenuto Emotivo Cognitivo Cagliari Bolzano Trento Terni Roma Generato da interessi personali Pescara Foggia Salerno Napoli Palermo Bari Reggio di Calabria Messina Personale Taranto
Oppure le immancabili “smile” ormai disponibili in tutte le salse: Potrebbe essere “divertente”, ad esempio, in un corso sulle tecniche di vendita, alla parte “il bravo venditore è tenace e non si arrende alle prime difficoltà” inserire una smile come: Un capitolo a parte meriterebbe l’uso delle fotografie, che presentano difficoltà notevoli per chi non fa della grafica e del design la sua professione principale. Una foto, normalmente, ha “troppi” dettagli per essere positivamente utilizzata in un contesto di presentazione, salvo il caso in cui sia reso necessario proprio dall’argomento; in ogni caso proiettare una foto significa inviare un numero di “messaggi” notevole, quindi sarà necessario dare al pubblico tutto il tempo di “assorbirli” prima di iniziare a parlare, e poi si dovrà fare un grosso lavoro didascalico per far individuare gli elementi significativi. Spesso è preferibile utilizzare foto in bianco/nero, oppure immagini con colori “falsati” (questo è uno standard, ad esempio, per le immagini in ambito medico, dove, dopo aver mostrato ad esempio una sezione microscopica di tessuto “al naturale” se ne mostra una con colori “alterati” per evidenziare gli elementi rilevanti e procedere con la “presentazione”). In genere, per presentazioni non specifiche, meglio evitarle; anche rimanendo nel campo delle clip-art, è bene cercare quelle più semplici, con pochi colori, e assolutamente NON ANIMATE! Perché non animate? perché un qualsiasi elemento sulla slide che si muova, un cagnolino che salta, una lampadina che si accende o si spegne, una persona che spinge un carrettino, qualsiasi cosa sia, attirerà l’attenzione del pubblico, che ci rimarrà “attaccato” come una falena ad una lampada per un tempo sufficiente a “perdersi” alcune delle nostre frasi; se l’elemento che si muove non è assolutamente indispensabile, è bene evitarlo. a) Senso. Senso. La clipart deve essere sensata e coerente con il contenuto sia della slide che della presentazione in genere; non si può mettere un disegnino di una persona o di una vettura in una presentazione che ha tutt’altro argomento, quasi fine a se stessa. Dobbiamo sempre aver presente che una immagine attira molto l’attenzione, quindi se l’immagine non è coerente con quanto dobbiamo dire è molto probabile che il pubblico sia disorientato, o cerchi una “coerenza” che non esiste (perdendo comunque l’attenzione) oppure, peggio, dia un significato del tutto errato e fuorviante rispetto a quanto noi stiamo dicendo. b) Equilibrio. Equilibrio. Equilibrio. La clipart deve essere messa in una posizione “non dominante”, a meno che non sia essa stessa l’aspetto principale della slide; una clipart deve “arricchire” una slide, ma non deve dominarla; a questo proposito è bene ricordare che se la clipart comprende una figura umana riconoscibile (in particolare con il volto dettagliato) il primo sguardo del pubblico 47
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