Come nasce uno statofenomeno di transizione politico-costituzionaleè il processo di nation building.L’idea di nazione diviene fattoreprimario per la stabilizzazione e perFoto: iStockphoto.com (MivPiv; MivPiv; csreed)Uno dei principali problemi che sipone dal punto di vista dottrinario èrappresentato dall’analisi dell’assettodei poteri come profilato nei nuovi ordinamentie dalle procedure costituenti,cioè dalle relative forme di legittimazionedemocratica. Il “fatto” costituzionaleimplica una discontinuità rispettoall’ordinamento giuridico preesistentee diviene base per una nuova legittimazionestatale. In un contesto come quellocaratterizzante le situazioni post-belliche,si rende difficoltoso l’inquadramentodella nuova fonte, dal momentoche essa va posta, relativamente alla sua“L’idea di nazione diviene fattore primarioper la stabilizzazione e per l’efficacia del sistema: laCostituzione proviene dal popolo che la fonda, ma alcontempo ha bisogno di essere interiorizzata”nascita, in rapporto con il sistema in cuiessa si inserisce e che contemporaneamentestravolge con la sua stessa venutaa esistenza. Potrebbe sembrare paradossalesostenere un’agiuridicità inizialedella Costituzione, che dovrebbe poiaffermarsi solo per via consuetudinaria,ma la discussione non è di poco conto.C’è, infatti, chi ha sostenuto che il poterecostituentenon potrebbe cheesplicarsi di fattoe che proprio graziealla forza normativadel fattoesso arriverebbea giustificare se stesso, affermandosiper mezzo della concreta esperienzagiuridica.Aldilà di disquisizioni che nemmenovedono i volti delle persone chevivono tali cambiamenti, quello chepiù forte e potente si struttura dietro ill’efficacia del sistema: la Costituzioneproviene dal popolo che la fonda, ma alcontempo ha bisogno di essere interiorizzatadalla coscienza collettiva, poichésolo attraverso la piena assunzioneda parte di questa come paradigma dellagiuridicità, la Carta può acquistareeffettiva vigenza e si può evitare chela nuova cornice giuridica che cercadi porre tutti su uno stesso piano dieguaglianza si riveli troppo debole perresistere alle differenze tra realtà etniche,culturali, linguistiche e razziali.Simbolico è il procedimento che vieneseguito per arrivare alla stesura di untesto costituzionale. L’esperienza ci hadimostrato come si voglia raggiungeretale obiettivo attraverso l’attività di unorgano altamente rappresentativo delledifferenti istanze che un paese racchiude,un corpo in cui si uniscano isentimenti e gli interessi delle diverseetnie, la forza delle tradizioni e un comuneanelito all’innovazione. Per noi èstata l’Assemblea costituente, eletta a8 • n. 1, gennaio-aprile 2009
Come nasce uno statosuffragio universale: e non è un caso.Si aggiungono poi le modalità di lavorodell’Assemblea stessa, articolata incommissioni e sottocommissioni, in cuiIn alto: un villaggio afgano; a sinistra:un carro armato ricorda l’invasionesovietica. Il paese asiatico rappresentaun caso paradigmatico di transizionecostituzionale; la Costituzione del 2004 èriuscita a coniugare tradizione islamica,diritto tribale e diritto moderno.si incrociavano relazioni dei rispettivilavori, a garanzia di un risultato finaleil più possibile frutto di un’unica volontà.In fondo, non è andata male: piùdi 60 anni con una Costituzione che, aldilàdi alcune formulazioni più o menofelici, non ha mai perso di attualità.Il testo costituzionale definitivo, comeaccennato precedentemente, giunge allaconclusione di una serie di fasi intermedie.In ogni processo costituente risultanoinfatti presenti costituzioni transitorie, incui si anticipano“Il concepimento di un nuovo ordine costituzionaleha origine da una guerra, da una secessioneconcertata, o comunque dai casi in cui si assuma comeesaurita la legittimità dello stato”e si sperimentanoi contenuti fondamentalidei principiorganizzatorie finalistici chesaranno propri delnuovo ordinamento costituzionale e chesi vorranno adottare per mezzo di assembleecostituenti e di referendum costituzionali.In queste fasi il gioco si fa piùacceso: si dibatte su quali formulazionivadano preferite e su quali contenuti sianoda inserire o no. Mai come in un testocostituzionale le parole sono di primariaimportanza: esse vanno a informare l’interpretazionedi tutto l’ordinamento giuridico,determinando i caratteri sostanzialialla luce dei quali leggere qualsiasi altrofenomeno normativo. E, cosa che è ancorapiù rilevante, determinano i tratti diun paese, il quale si verrà configurando inun modo piuttosto che in un altro propriosulla base delle previsioni costituzionali.Leggere una Costituzione è comprenderela realtà dello stato che ci troviamodi fronte: in essa sono sintetizzati i suoicaratteri distintivi, in essa si traccianole vie lungo le quali le persone possonoincamminarsi e in essa si apre lo spettrodi possibilità e garanzie riconosciute aicittadini.Uno degli ultimi esperimenti costituzionali,la Costituzione afgana del2004, è un caso paradigmatico di transizionecostituzionale, sia dal punto divista delle vicende da cui ha preso avvio,sia per il modo in cui si è portataavanti la ristrutturazione costituzionaledel paese e per gli sviluppi che essa haavuto. L’11 settembre 2001 ha significatoper l’Afganistan una nuova invasione.L’ennesima prova per il suo assettoordinamentale e forse nessuno sisarebbe aspettato come risultato unaCarta che, cercando di rispettare il principiodi autodeterminazione del popoloafgano, è riuscita a coniugare in modoapprezzabile la tradizione islamica, ildiritto tribale e quello moderno. In baseall’accordo di Bonn, il testo avrebbedovuto rispecchiare i diversi valori delpaese; si è così portato avanti un progettodi sensibilizzazione, che avevaper obiettivo quello di informare le popolazionisul processo costituzionale incorso, cercando al contempo di coglieresuggerimenti e spunti provenienti dallaviva vox delle persone. Si è costituzionalizzatauna Commissione indipendentedell’Afganistan sui diritti umani, alledonne sono stati riconosciuti gli stessidiritti degli uomini, si sono vietate tuttele forme di discriminazione e privilegio.Per la prima volta tutti i cittadinisono stati definiti afgani. Il lavoro ditanti giuristi, fra i quali una delegazionedi italiani che si sono occupati dellaristrutturazione del sistema giudiziario,di rappresentanti internazionali e locali,della gente comune ha dimostratoche non è mai troppo tardi. Con questaCostituzione, pur fra tante difficoltà econtraddizioni e in un contesto che permolti versi rimane “di guerra”, si sonorivisti “aquiloni” nel cielo afgano.panorama per i giovani • 9