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numero 1/2009 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Come nasce uno statoFoto: iStockphoto.com (dave9296)Da “Uphold Democracy” a UnmikI principali interventidi state buildingI primi rilevanti interventi di state building furono effettuati al terminedella seconda guerra mondiale, in particolar modo nei riguardi delledue principali potenze che uscirono sconfitte dal conflitto: Germania eGiappone.di Gabriel OraziSopra: il quartier generale della poliziasegreta serba a Pristina (Kosovo),bombardato dalla Nato nel 1999.Con la conferenza di Potsdam (17 luglio-2agosto 1945), Gran Bretagna,Stati Uniti e Unione Sovietica si accordaronosul disegno politico e geograficoche sarebbe risultato alla fine del conflittomondiale. Il documento ivi elaboratoprevedeva per la Germania cinqueobiettivi principali: demilitarizzazione,denazificazione, democratizzazione, decentralizzazionee decartellizzazione. Inquesto senso, l’opera compiuta dalle forzealleate nel territorio tedesco durantetutto il periodo di occupazione e fino allariunificazione tedesca del 1990 rappresentaun emblematico esempio di statebuilding, cioè il tentativo istituzionalizzatodi creazione (o in questo caso di ricreazione)dello stato tedesco su basi democratichee legali attraverso operazionivolte a ripristinare lo stato di diritto e lasicurezza interna.Oltre alle misure prettamente economiche,l’intervento alleato si concentròanche e soprattutto su obiettivi di tiposociale: la denazificazione e la ricostruzionedi istituzioni democratiche. Ciò fureso possibile attraverso la presa di coscienzadelle atrocità dello sterminio, siaattraverso la pubblicazione di inchieste omanifesti che mostravano le barbarie delleoperazioni naziste, sia con la visita forzatadei campi di concentramento. In particolarmodo la denazificazione fu operatasoprattutto attraverso la distruzione ditutte le istituzioni totalitarie e la pubblicaincriminazione dei principali esponentidel partito nazista o delle SS.La ristrutturazione dell’economia tedesca,attenuata a causa degli evidentisacrifici imposti alla popolazione ridottain condizioni di mera sopravvivenza,ricevette un importante aiuto dall’estensionealla Germania dell’European RecoveryProgram nel 1948; inoltre, l’autoritàinternazionale della Ruhr, creatanel 1949 e incaricata della gestione dellaricca regione tedesca le cui grandi risorsedi carbone e acciaio avevano costituitoargomento di contesa fra le nazionieuropee, fu interamente sostituita conil trattato di Parigi del 1951 dalla Ceca,quell’organizzazione internazionale cosìpeculiare da non trovare precedenti e checostituirà le fondamenta dell’odiernaUnione europea.Esperienza simile fu quella del Giappone:con la dichiarazione di Potsdamdel 26 luglio 1945, si intimava la resadell’impero asiatico e si delineavanogià gli interventi da adottare in seguitoall’occupazione del territorio. Fra questi,oltre alla rinuncia del Giappone adaltre pretese territoriali che non fosserole quattro principali isole di Honshu, Hokkaido,Kyushu, Shikoku e altre minori,la dichiarazione conteneva la previsionedella punizione dei responsabili dellecondotte di guerra, l’occupazione delterritorio da parte delle truppe alleate, lariconversione economica e il divieto diqualsiasi produzione di tipo bellico, nonchéil ristabilimento della democrazia ela riaffermazione del rispetto dei dirittiumani fondamentali.L’occupazione del Giappone iniziòufficialmente con la firma della resa il 2settembre 1945 sulla portaerei statunitenseUSS Missouri e terminò solamentecon la conclusione del trattato di SanFrancisco del 28 aprile 1952; l’interoterritorio fu sottoposto alla supervisionedel generale Douglas MacArthur, ilquale curò la distribuzione iniziale dicibo fra la popolazione, l’erogazionedegli aiuti finanziari provenienti dagliStati Uniti e l’incriminazione dei principaliresponsabili dei misfatti di guerra.La figura del generale MacArthur è anchelegata alla manipolazione del processocontro l’imperatore Hirohito: egliriuscì a far addossare l’intera responsabilitàdell’attacco di Pearl Harbour alprimo ministro Hideki Tojo, affinchél’imperatore ne uscisse completamentediscolpato; l’intenzione era di evitareuna delegittimazione della monarchiagiapponese, valido alleato degli StatiUniti al termine del conflitto e successivamente.La ricostruzione dello stato giapponesefu perseguita anche da altri punti26 • n. 1, gennaio-aprile 2009

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