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numero 1/2009 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Primo pianoconferma della presenza nel campionebioptico esaminato di batteri di forma ricurva,localizzati nello strato superficialedi muco e tra i microvilli delle cellule epiteliali.I colleghi del professor Warren eranotuttavia molto scettici sull’importanzadella sua scoperta: “Tutti sanno che lostomaco è sterile e i batteri, qualora sianopresenti, sono da ritenere solo secondarialla gastrite”, si sentì dire. Per questo losfidarono a individuare ulteriori casi. Daquanto aveva notato al microscopio, Warrenera però convinto del contrario; decisedunque di accettare la sfida e proseguirele ricerche per poter dimostrare scientificamentele sue intuizioni. Con sua grandesorpresa, riuscì a ripetere le stesse osservazioniin un numero significativo dibiopsie.Un’altra domanda che si sentiva spessoporre era perché fino ad allora nessunoscienziato avesse mai descritto la presenzadi questi batteri sulla mucosa gastrica.Dopo un’accurata ricerca bibliografica,scoprì che nel corso degli anni molti studiosiavevano osservato e analizzato questimicrorganismi su biopsie veterinarie dicavie, ma queste descrizioni erano generalmentepoco conosciute e spesso ritenuteirrilevanti dagli stessi autori.Warren continuò le sue ricerche, maper dimostrare che Helicobacter pyloriaveva un ruolo eziologico fondamentalenella genesi delle gastriti croniche e delleulcere peptiche aveva bisogno di biopsiedi mucose apparentemente intatte e noncon lesioni visibili, quali ulcere o carcinomi,come aveva sempre avuto in precedenza.Fu allora che incontrò il dottor BarryMarshall, il quale, interessato al suo lavoro,acconsentì a fornirgli una serie di biopsieda antro gastrico apparentemente normaleper confermare tali scoperte. Dopouna serie di biopsie eseguite su pazientisecondo un dettagliato protocollo clinicoche elencava ogni tipo di sintomo, i duericercatori ottennero risultati inaspettati.Prima di tutto i batteri spesso non eranocorrelati a nessuna sintomatologia significativae in secondo luogo le descrizionigastroscopiche mostravano che l’ulceraduodenale era strettamente dipendentedall’infezione batterica.Confortato da queste evidenze scientifiche,nel 1983 Warren decise di inviarealla rivista The Lancet una lettera che illustravale ricerche svolte prima dell’incontrocon Barry Marshall, mentre quest’ultimoallegò un riassunto del loro lavorocongiunto. Proprio Marshall fu poi invitatoa esporre le loro scoperte alla conferenzasul Campylobacter di Bruxelles, suscitandogrande interesse in Martin Skirrowche presiedeva l’assemblea.Arrivò quindi il momento di inviarein forma ufficiale i risultati degli esperimenticondotti nel periodo 1979-83 a TheLancet; in questa occasione, in manieradel tutto inattesa, si ripresentarono i dubbie le perplessità da parte della comunitàscientifica che avevano caratterizzato leprime fasi delle loro ricerche. Fu proprioMartin Skirrow che giocò un ruolo crucialein questa situazione: informato delloscetticismo e delle riserve dei revisori, decisedi ripetere gli esperimenti di Warrene Barry nel suo laboratorio, alla ricerca diconferme. I risultati che ottenne furonoidentici a quelli dei due ricercatori: questofu sufficiente per convincere The Lancet apubblicare l’articolo senza alcuna modificanel 1984.Le ricerche si moltiplicarono nei decennisuccessivi ad opera di studiosi diHelicobacter pyloriH. pylori è un microrganismo a formadi bastoncello ricurvo e rappresentail principale fattore patogenetico dellagastrite cronica, dell’ulcera gastrica eduodenale.Sono stati sviluppati numerosi testdiagnostici per il rilevamento di H.pylori che si distinguono in invasivie non invasivi. Tra le indagini noninvasive occorre ricordare il dosaggiodegli anticorpi anti-H. pylori,l’identificazione del batterio nellefeci e il cosiddetto urea breath test,mentre le metodiche invasive sonorappresentate dall’individuazionemicroscopica del batterio su biopsiegastriche, dall’esame colturale odalla ricerca del Dna di H. pyloritramite Pcr (reazione a catena dellepolimerasi).Gastrite cronicaLa gastrite cronica èun’infiammazione cronicadella mucosa gastrica causataprincipalmente da H. pylori, cheinteressa l’antro dello stomaco dasola o unitamente a quella del corpoe del fondo. Nella maggioranza deipazienti è asintomatica; qualorai sintomi siano presenti, sonorappresentati da dolore o senso dipesantezza post-prandiale, sazietàprecoce, meteorismo.Ulcera pepticaL’ulcera peptica è una lesione cheinteressa la mucosa di una zona deltratto digerente superiore (stomacoo duodeno) esposta all’azionedel succo gastrico ed è causataprincipalmente da H. pylori o daFans (farmaci antinfiammatori nonsteroidei).tutto il mondo e vennero elaborati originalimetodi diagnostici e terapeutici daldottor Marshall. Ai giorni nostri è riconosciutal’importanza dell’Helicobacter pylori,visto e largamente ignorato per oltre100 anni, ma l’aspetto più significativodel lavoro condotto da questi due scienziati,cui è stato conferito il premio Nobel2005 per la medicina, è che patologie untempo a elevata incidenza e gravate dasevere complicanze possono essere oggiefficacemente trattate farmacologicamente,evitando in questo modo interventichirurgici di resezione gastrica altamentedemolitivi.panorama per i giovani • 45

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