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numero 1/2009 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Come nasce uno statodi allevare il tipo sbagliato di pecore, dinon trattare bene le donne, di non riuscira capire l’importanza dell’educazione o ilvalore della democrazia”. E ovviamente,davanti a questo tipo di affermazioni, gliafgani si sentono profondamente umiliatie reagiscono persino con rabbia. Io credoche sia importante sviluppare progettiche abbiano un approccio diverso. Sitratterebbe in sostanza di dire agli afgani:“L’Afganistan è un paese fantastico; lavostra architettura, la vostra arte dovrebberoessere motivo di profondo orgoglioper voi; e allo stesso tempo potrebberoessere attività dalle quali trarre sostentamentoe anche profitto economico”. Equesto discorso vale non solo nel mondodelle Ong, ma anche dal punto di vista piùampio dello state building. Perché se gliafgani si rendono conto di poter controllarequesto processo costruttivo e di poterneessere parte attiva, potranno anche considerarlorispettoso della loro cultura, dellatradizione e, in generale, saranno più portatia darne una valutazione positiva.Rory, al fine di garantire che una ongpossa lavorare in modo efficace e sicuroin una particolare area, è necessarioacquisire una sorta di legittimazioneda parte della comunità che vive inquell’area. Come sei riuscito a creare emantenere l’ottima reputazione di cuiTurquoise Mountain gode fra la gentedi Murad Khane?Turquoise Mountain è una ong molto vicinaalla comunità con la quale opera, maanche molto vulnerabile. Ogni giorno, lostaff di quasi duecento persone di TurquoiseMountain vive con la gente di MuradKhane, entra nellesue case, nei palazzidella anticaKabul, lavorafianco a fianco congli abitanti dellazona. E quandoio cammino perle strade di Kabul,capita spesso che inegozianti escanofuori dai loro negozie afferrandomiper il bracciomi dicano con uncerto astio: “Non mi piace affatto quelloche stai facendo con la mia abitazione, nonmi piace come stai rimettendo in piedi ilmio palazzo”. E poiché siamo da questopunto di vista abbastanza deboli, non potendodisporre dei mezzi e del denaro concui altre ong si assicurano la protezionedei loro operatori, dobbiamo cercar di rendereconto ogni giorno alla popolazionedel nostro operato, ascoltare le loro richiestee venire incontro alle loro esigenze. Eall’inizio abbiamo incontrato gravissimiproblemi: almeno per i primi quattro mesinessuno era disponibile ad affittarci unostabile per la sede della nostra organizzazione,non volevano saperne della nostrapresenza nella zona. Abbiamo dovuto negoziareinstancabilmente per quattro mesiprima di ricevere un invito scritto da partedella comunità a iniziare i nostri lavori. Ingenerale, ogni giorno cerchiamo di stareattentissimi alle preoccupazioni della popolazionedi Murad Khane. Preoccupazioniche vanno dalla volontà di gestiregli spazi pubblici del quartiere secondocerte regole, alla necessità di garantire laprivacy delle famiglie che vivono negliedifici che ristrutturiamo. Molto spesso,ad esempio, ci chiedono di costruire murio divisori che possano proteggere appuntol’intimità delle famiglie proprietarie delleabitazioni sulle quali lavoriamo. Altre volteci chiedono di costruire scuole maternee, anche se la costruzione di scuole maternenon rientra fra gli obiettivi di TurquoiseMountain, cerchiamo comunque di venireincontro alle loro esigenze, così che vi possaessere una sorta di scambio reciproco.Molti commentatori dimostrano uncerto scetticismo sull’efficacia degliaiuti umanitari inviati in Afganistan.Molto spesso si sono intraprese opereconformi a un’idea tutta occidentaledi ricostruzione, senza capire se ciòrispondesse effettivamente alle esigenzedella società afgana. Quali sono leattività alle quali Turquoise Mountainsi dedica per far sì che le reali esigenzedella comunità siano effettivamentesoddisfatte? Riuscite a garantire la localownership dei progetti intrapresi?TURQUOISE MOUNTAINTurquoise Mountain Foundation è una ong fondata nel 2006 da Hamid Karzai, presidentedell’Afganistan, dal principe Carlo d’Inghilterra e dal Professor Rory Stewart, che ne èdirettore generale.L’obiettivo di Turquoise Mountain Foundation è di ristrutturare il quartiere di MuradKhane, nella parte antica della città di Kabul, realizzando progetti di rigenerazioneurbana che rendano il quartiere vivibile per i suoi abitanti e che facciano anche tornareall’antico splendore i palazzi e le costruzioni della città, testimonianza di forme d’arteormai quasi completamente perdute.Turquoise Mountain Foundation ha realizzato anche l’Institute for Afghan Arts andArchitecture (scuola per l’arte e l’architettura afgana), con l’obiettivo di istruire giovaniuomini e donne afgane alle arti tradizionali che da secoli caratterizzano la culturadel paese asiatico. I prodotti realizzati dagli studenti della scuola sono destinati allavendita in mercati interni e anche straieri e i relativi profitti sono interamente reinvestitinell’interesse degli abitanti del quartiere di Murad Khane.Per ulteriori informazioni: www.turquoisemountain.org20 • n. 1, gennaio-aprile 2009

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