adesso ho l'impressione che riguardi abbastanza relativamentei lavori della Commissione e, per quanto mi riguarda,assolutamente nulla.ALDO DE MATTEO. Signor presidente, desidero dichiararesin dall'inizio un'apprezzamento sincero per il lavoro fattodalla presidenza. L'ho fatto già in altre circostanze,mettendo in rilievo la qualità e l'intensità del lavoro diquesta Commissione.Lo dico in modo particolare oggi, perché non condividoalcune interpretazioni che sono state date: mi sembra dicogliere molta enfasi che non è in sintonia invece con laserietà, l'intensità del difficile, per alcuni aspetti,confronto che si sta realizzando tra di noi. Non vedo quindiné un presidente sfiduciato da una parte della Commissione néun vicepresidente abbandonato dal suo riferimento politico.Questo richiamo ha una valenza politica, presidente,colleghi, perché trova ragione in un convincimento di fondo.Credo che il modo di presentare i lavori e soprattutto le loroconclusioni possa avere un effetto negativo rispetto alladelicatezza delle questioni che si affrontano proprio da partedella gente che ha fiducia in questo punto delicato delleistituzioni della nostra democrazia.Tra l'altro, ritengo - esprimo un parere molto personale -che su alcuni temi non vi possa essere una disciplina digruppo. L'ho detto anche in alcune riunioni all'interno delmio partito. Ognuno, di fronte a questioni di questo tipo,rappresenta se stesso, si interroga, ragiona e sceglie,naturalmente secondo coscienza e in santa libertà. Ci sonotemi che dovrebbero rimanere al riparo dallo scontro politico.L'ho sempre sostenuto anche in altre sedi, forse con un po' diutopia, un sogno che non desidero accantonare neppure inquesta circostanza.Sugli obiettivi che sono stati annunciati nella sintesiche il presidente Violante ha presentato l'altro giorno,all'inizio di questa tornata di riunioni, io sono d'accordo.La lotta intensa e senza quartiere alla mafia; nonsottovalutare questo rapporto mafia-politica, che c'è ed è unadelle ragioni che ha consentito alla mafia finora diresistere; e soprattutto il nuovo che sarà condizionato dallescelte che faremo su questo terreno, che il Parlamento farà suquesto terreno. Quindi, particolarmente significativo trovo ilrichiamo della relazione laddove si dice che l'impegno controla mafia, così come l'impegno contro la corruzione, nellapolitica e nell'economia, è parte essenziale del più generaleimpegno per il cambiamento del nostro paese.Allora, sarebbe secondo me un grave errore dividerci,anche se è necessario liberare la relazione e soprattutto ilrapporto conclusivo che si costruirà da equivoci, integrandodove c'è da integrare, modificando dove lo riterremo,liberamente, attraverso un confronto, nella fase conclusiva dimartedì.<strong>Pag</strong>. 1727
Ma quale attacco scriteriato e fazioso al presidente edalla Commissione, come leggiamo sui giornali di oggi? Misembra che siano cose che non stanno né in cielo né in terra,soprattutto perché non rispondono alla realtà del nostroimpegno, alla realtà di questo confronto politico.Presidente, avevo già detto in altre circostanze, ma hopreso atto che si è trattato di una decisione concordata alivello di Commissione, che do particolare rilevanza alleaudizioni dei politici che sono programmate. Noi elaboriamoquesto rapporto al termine di una fase del nostro lavoro: alleaudizioni dei politici già indicati quando abbiamo determinatoil nostro itinerario se ne aggiungeranno altre, perché altrinomi, probabilmente, dovremo inserire dopo questo confronto.Quindi, si tratta di sentire i sindaci, uomini politicinazionali, che potrebbero offrire qualche squarcio in piùrispetto ad una realtà, quella politica, quella politicasiciliana in modo particolare, che non è un tutt'uno omogeneo.Vedo che nella relazione si fa riferimento alleconnessioni, che non riguardano soltanto i rami bassi dellapolitica, ma anche questi vanno conosciuti in tutte le lorodinamiche. Uno spaccato lo cogliamo a livello generaleattraverso le misure straordinarie adottate, così benevidenziate nel rapporto del collega Cabras. Ed io vedreivalorizzato tale aspetto in questa relazione, nel senso dicogliere alcune indicazioni che in quel rapporto ci sono e cheriguardano proprio i rami bassi, cioè i collegamentiterritoriali del fenomeno mafioso.Il richiamo alle audizioni che dovremo fare serve arafforzare il nostro contributo, che in questo momento riescoa vedere in due fasi (non sto proponendo di fare un rapportofra alcuni mesi; vedo ormai alcune tappe nel nostro lavoro),al Parlamento, fondato sull'insieme del lavoro, sulleaudizioni, su quanto abbiamo accumulato in questi mesi, avendopresenti sempre gli obiettivi generali e i tempi dellapolitica che sono cambiati. Con questo giustifico anche alcuneaccelerazioni, perché so bene che i tempi della politica nonsono quelli di cinque anni fa, di un anno fa, di sei mesi fa,di un mese fa. C'è un'accelerazione nelle cose, che poicomporta anche accelerazioni su altri terreni. Dobbiamoabituarci anche a capire, ad adattarci a queste necessità.E' quindi tenendo conto di questi obiettivi, di questapresa di coscienza del fenomeno e delle sue caratteristichevere che si deve diffondere e dare una spinta decisiva ad unamigliore organizzazione per combattere il fenomeno, sapendoche non ci sono zone franche. Questo è l'aspetto piùimportante.Se questi sono gli obiettivi generali, riterrei utileliberare la relazione di qualche elemento che può prestarsi adequivoci, non appiattirla su alcuni dati che possono in uncerto senso compromettere il grande significatodell'importante lavoro che stiamo compiendo. Condivido ilrichiamo che ha fatto il senatore Ferrara Salute nel suo
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