POLITECNICO
Scarica il PDF (5174KB) - Rivista Politecnico - Politecnico di Milano
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nologico e di diffusione della tecnologia, aumentando<br />
la coinpetitività del tenitorio, per legare al<br />
territorio le iniziative imprenditoriali esistenti volte<br />
ad aumentarne le probabilità di successo, per<br />
attrarre investimenti e insediainenti da altre regioni,<br />
per contribuire a creare nuove iniziative<br />
imprenditoriali, non solo nel campo dei servizi<br />
ma anclie nelle attività manifatturiere che riteniamo<br />
fondamentali per lo sviluppo sul lungo temine<br />
e coerenti, fra l'altro, coli la tradizione e la<br />
vocazione storica di Milano e della Lombardia. I1<br />
modello di Politecnico-rete e il progetto Bovisa<br />
hanno, fra gli altri, anche questi obiettivi fra le<br />
priorità.<br />
9. Competitività e alleanze<br />
"I1 nuovo millennio si presenta a noi come una<br />
miscela di grandi promesse e grandi minacce. Da<br />
un lato le proniesse dell'evoluzione scientifica e<br />
tecnologica: dalla biomedica alle coinunicazioni,<br />
dalle tecnologie dell'informazione alle fonti di<br />
energia alternativa, dai nuovi materiali alla automazione.<br />
Dall'altro lato le minacce della balcanizzazione,<br />
del tribalismo, del terrorismo, dell'ineguaglianza<br />
nord-sud, del settarismo, della<br />
fame, del complesso bilanciamento fra popolazione,<br />
ambiente e risorse, la sfida dello sviluppo<br />
sostenibile e la relazione di questi problemi con il<br />
futuro dei tradizionali stati-nazione.<br />
Quello che è chiaro è che la chiave essenziale,<br />
anche se noli unica, del benessere uinano in questo<br />
nuovo e affascinante mondo è il sapere.<br />
Ma il sapere si acquista con fatica, non è un bene<br />
naturale. I1 sapere può essere fatto proprio solo da<br />
chi è preparato a riceverlo e ricliiede riflessione,<br />
scoperta, ricerca sofisticata ed esplorazione costosa.<br />
La soluzione dei problemi e il poter sfi-uttare le<br />
promesse dipende sempre di più dal sapere: il<br />
sapere scoperto, il sapere guadagnato, il sapere<br />
verificato, il sapere condiviso, il sapere applicato.<br />
E tutto richiede saggezza: il modo con cui il sapere<br />
è fatto proprio e utilizzato.<br />
I1 sapere è il "core business" dell'università. In<br />
ogni aspetto della sua scoperta, della sua verifica,<br />
della sua disseminazione e applicazione, I'università<br />
gioca un ruolo concreto. Ma in questo<br />
non è sola: fa parte di una grande rete: da tutto il<br />
sistema educativo all'industria, dagli istituti di<br />
ricerca alle organizzazioni internazionali.<br />
Il suo ruolo è essenziale: è il principale attore<br />
delle scoperte, il maggiore produttore della ricerca<br />
di base che costituisce le fondamenta delle<br />
nuove tecnologie e della salute, è il motore della<br />
crescita econon~ica, il custode e il trasmettitore<br />
del patrimonio culturale storico, il mentore di<br />
ogniiiuova generazione che entra in ogni professione,<br />
l'accreditatore delle competenze, l'agente<br />
della conoscenza individuale e della trasformazione<br />
della società."<br />
Questo è riportato all'inizio della "Dichiarazione di<br />
Glion " stesa nel maggio scorso dai rappresentanti<br />
del sistema uiiiversitario europeo e statunitense.<br />
Qualcuno potrebbe accusare questa dichiarazione<br />
di eccessiva parzialità, in quanto scritto esclusivamente<br />
da universitari, ma, al di là delle accentuazioni<br />
che ad alcuni potrebbero sembrare<br />
eccessivamente enfatiche, corrisponde a tutte le 1<br />
analisi sviluppate in differenti contesti che qualificano<br />
l'inizio del prossimo millennio come la<br />
"società della conoscenza".<br />
Ecco perché l'università è sempre più considerata<br />
come un fattore che aumenta la coinpetitività della<br />
regione in cui è inserita. Ma la competitività<br />
fra università è ben differente da quella che si<br />
genera in altri settori: potremmo chiamarla più appropriatamente emulazione a operare sempre 1<br />
meglio, il che comporta anche un forte scambio e ~<br />
interazione fra le università, senza frontiere e<br />
vincoli. E una competizione senza gelosie e senza<br />
vocazione a sconfiggere il concorrente. Ma<br />
tneiitre la "globalizzazione" e il confronto geiierale<br />
è un fattore da sempre presente nel sistema<br />
della ricerca, e anclie della fonnazione, pur tutta-<br />
via bisogna considerare che I'università singola è<br />
pur sempre localizzata in una specifica regione e<br />
quindi i1 suo modo di operare e il suo rilievo è un<br />
fattore che può generare implicazioni notevoli<br />
sullo sviluppo economico, produttivo, sociale e<br />
di qualità della vita in generale della comunità in 1<br />
cuiè inserita. Da qui due alleanze "naturali": da<br />
un lato con le altre università presenti sullo stesso<br />
territorio o almeno con una parte di esse con cui<br />
si ha maggiore affinità ovvero complementarietà<br />
e dall'altro lato con gli altri attori operanti sul<br />
territorio - quali la pubblica amministrazione, le<br />
associazioni imprenditoriali, sociali, culturali.<br />
'<br />
'<br />
I