Elevatori Magazine 2020-2

Editorial
Editoriale
Repetita Iuvant
Repetita Iuvant
Giovanni Varisco
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020 is a year that is dragging on
problems already reported in previous
periods. As the title states, certain
concepts should be repeated so as not to forget
them and avoid finding ourselves in another
saying: “to err is human, but to persist (in the
mistake) is diabolical”.
I’ll talk about Risk Assessment, an exercise known
to all from a lexical point of view, but little used
and applied by those who should use it.
I am referring to news leaked in the media
concerning the proceedings against those whom
the prosecution holds responsible for the very
serious accident that occurred a few years ago
in Viareggio, when the explosion of railway
wagons caused dozens of deaths in addition to
the destruction of buildings. The reason for this
is the belief in the alleged inadequacy of the Risk
Assessment prepared by the railway network
manager. The Risk Assessment was considered
not to have as serious a case as the one that
occurred, but addressed to a forecast and
management only of standard conditions.
I do not make any judgements about what
will be declared correct and incorrect when
the final outcome of the investigations and
proceedings in progress has been reached, but
I would like to remind you that a correct Risk
Assessment shall examine and assess the risks
of the scenario under consideration taking them
at their worst level of severity, obviously also
assessing the probability that they are likely to
occur during the life cycle of the system under
consideration.
At this point I move from an accident related to
a railway train to the problem of improving the
safety of existing lifts, which is unfortunately
an issue that is probably a nuisance for the
Italian Government, after almost 25 years since
the publication of an important Community
document such as Recommendation
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020, un anno che si trascina problemi già
segnalati in periodi precedenti.
Come recita il titolo dell’editoriale, certi
concetti è bene ripeterli per non dimenticarli ed
evitare di ritrovarsi in un altro detto: “errare è
umano ma proseguire nell’errore è diabolico”.
Parlerò di Valutazione dei Rischi, esercizio
noto a tutti dal punto di vista lessicale, ma poco
frequentato e applicato da chi ne dovrebbe fare uso.
Mi riferisco a notizie trapelate negli organi
di informazione relative al procedimento
nei confronti di coloro che l’Accusa ritiene
responsabili dell’incidente gravissimo verificatosi
qualche anno fa a Viareggio, quando l’esplosione
di vagoni ferroviari causò decine di morti
oltre alla distruzione di edifici. Il motivo è la
convinzione in merito alla presunta insufficienza
della Valutazione dei Rischi preparata dal gestore
della rete ferroviaria. Valutazione dei Rischi che
è stata considerata come non avente per oggetto
un caso così grave come quello verificatosi, ma
indirizzata a una previsione e gestione unicamente
di condizioni normali.
Non esprimo giudizi su quanto sarà dichiarato
corretto e non corretto quando si sarà giunti
all’esito finale delle indagini e dei procedimenti
in corso, ma intendo ricordare che una
Valutazione dei Rischi corretta deve prendere in
esame e valutare i rischi presenti nello scenario
in esame considerandoli al loro peggiore livello
di severità, valutando ovviamente anche la
probabilità che essi hanno di verificarsi nel
corso del ciclo di vita del sistema preso in
considerazione.
A questo punto mi traferisco da un incidente legato
a un convoglio ferroviario per giungere al problema
del miglioramento della sicurezza degli ascensori
esistenti, che è purtroppo un argomento che con
tutta probabilità rappresenta un fastidio per il
Governo italiano che ha lasciato trascorrere ormai
quasi 25 anni dalla pubblicazione di un importante
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