Gesti estremi, perché? Ricchi ma fragili - Provincia di San Michele ...
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p. Tonino Polignone<br />
Vedevamo crescere la Chiesa in noi, tocchiavamo<br />
con <strong>ma</strong>no “quanto è bello che<br />
fratelli vivano insieme!”: noi missionari, e<br />
la gente insieme a noi, vedevamo quanto<br />
fosse bello donarsi in mezzo anche all’in<strong>di</strong>fferenza<br />
e gettare il seme della Parola<br />
nella terra, accettando che sarebbe dovuto<br />
morire nel silenzio, nell’apparente infecon<strong>di</strong>tà<br />
e spreco…per poi lentamente<br />
crescere, inaspettatamente, e <strong>di</strong>venire un<br />
albero gran<strong>di</strong>oso! È stata una vera conversione<br />
quaresi<strong>ma</strong>le: per noi pri<strong>ma</strong> che<br />
per la comunità. Credere, credere che il<br />
seme cadrà in terra fertile, sprecarlo nelle<br />
arature del mondo, nei solchi scavati<br />
dalla la<strong>ma</strong> della <strong>di</strong>sperazione, della <strong>di</strong>ssipazione<br />
del dono della vita, della fame<br />
<strong>di</strong> autenticità addormentata nel <strong>di</strong>vertimento.<br />
Donarsi completamente cioè a<br />
Chi totalmente ci amò. Senza sconti. E <strong>di</strong><br />
segni piccoli e splen<strong>di</strong><strong>di</strong> ne abbiamo visti,<br />
pur in mezzo alla pena provata davanti<br />
allo spettacolo davvero doloroso <strong>di</strong> giovani<br />
abbandonati a sé stessi nell’alcool, nel<br />
sesso scaduto a banalità, nella droga, fin<br />
dai 13 anni, come stile <strong>di</strong> vita: vite superficiali<br />
in caduta libera! Abbiamo visto sì<br />
‘il vuoto’ in tante vite, che pur affa<strong>ma</strong>te<br />
d’Infinito, cercandolo altrove, <strong>di</strong>vorano<br />
tristezza, <strong>ma</strong> anche piccoli, intensi, raggi<br />
<strong>di</strong> sole che sfidando l’addensarsi delle<br />
nubi si facevano strada in esse, come un<br />
bisogno <strong>di</strong> risveglio. In alcuni la sete <strong>di</strong><br />
verità non ha resistito, e la bellezza <strong>di</strong><br />
Cristo, vivente nella comunità dei fratelli,<br />
ha lasciato una scia, una traccia, un<br />
profumo che ora <strong>di</strong>fficilmente potranno<br />
ignorare. Sono nate, insom<strong>ma</strong>, do<strong>ma</strong>nde<br />
<strong>di</strong> vita…proprio nella morte. Che <strong>di</strong>re<br />
poi della speranza che abita in molte giovani<br />
coppie <strong>di</strong> fidanzati della parrocchia<br />
travolti anche loro dall’appello <strong>di</strong> Cristo,<br />
insieme alle famiglie? La grande speranza<br />
poi che questa rinascita sia stata davvero<br />
il senso della missione, ci è venuta<br />
nella celebrazione finale, dal Vangelo del<br />
ritorno alla vita <strong>di</strong> Lazzaro. Gesù viene a<br />
offrirsi come l’unica possibilità <strong>di</strong> vità, e<br />
chiede <strong>di</strong> fidarsi <strong>di</strong> lui: “Io Sono la Vita…<br />
Cre<strong>di</strong> tu questo?”. Se vogliamo fidarci egli<br />
Carissimi Missionari<br />
sto’ partecipando con due miei figli al<br />
“Buongiorno Gesù” ed ho notato che oltre<br />
all’entusiasmo dei piccoli, c’è anche quello<br />
dei genitori, che mettendo da parte l’imbarazzo,<br />
cantano e ani<strong>ma</strong>no le canzoni per <strong>di</strong>mostrare<br />
la loro gratitu<strong>di</strong>ne, me compresa!<br />
Come genitore posso <strong>di</strong>re che all’uscita<br />
della chiesa, mi sento appagata dal tacito<br />
amore d’aver ricevuto e donato, solo con lo<br />
stare assieme a tanta gente che con<strong>di</strong>vide la<br />
mia stessa emozione.<br />
Nei nostri visi ho visto l’amore puro, una<br />
bellezza interiore che <strong>di</strong>fficilmente si in-<br />
è l’unico che può spezzare la tristezza,<br />
farci uscire da quella morte che ci abita,<br />
darci già qui la vita nuova! E poi piange,<br />
piange con la sua Chiesa per la “morte”<br />
inti<strong>ma</strong> <strong>di</strong> tanti suoi amici, fratelli…or<strong>di</strong>nando<br />
alla Chiesa <strong>di</strong> non porre <strong>ma</strong>i la pietra<br />
sepolcrale su <strong>di</strong> loro, <strong>ma</strong> <strong>di</strong> toglierla,<br />
anche con fatica, <strong>perché</strong> lui possa tirarli<br />
fuori con la sua Parola! Se noi cre<strong>di</strong>amo,<br />
ve<strong>di</strong>amo che il Regno non conosce sconfitte,<br />
<strong>ma</strong> solo <strong>ma</strong>ssi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperazione da noi<br />
posti per impe<strong>di</strong>re a Cristo <strong>di</strong> ridarci la<br />
vita vera! Se noi cre<strong>di</strong>amo e amiamo sperando,<br />
vedremo anche l’impossibile: che<br />
i morti tornino alla vita, alla beatitu<strong>di</strong>ne<br />
che è Cristo.<br />
È così abbiamo contemplato nei nostri<br />
passi per le vie <strong>di</strong> Fasano la più grande avventura<br />
della storia u<strong>ma</strong>na: la venuta del<br />
Verbo nella carne, l’u<strong>ma</strong>nità <strong>di</strong> Dio. Ma<br />
soprattutto il “come”, il “quando” tutto<br />
questo si fà strada nella storia: nell’intesa<br />
contra. Lo state trasmettendo con l’allegria,<br />
con le parole, <strong>ma</strong> soprattutto con lo<br />
sguardo <strong>di</strong> chi veramente ha incontrato<br />
Gesù. E’ inutile <strong>di</strong>re che, chi soffrirà <strong>di</strong> più<br />
della vostra partenza saremo noi genitori! I<br />
bambini hanno il dono della spensieratezza<br />
e purezza, non hanno ancora conosciuto<br />
conosciuto le cattiverie che nascondono i<br />
gran<strong>di</strong>: rancori, invi<strong>di</strong>e, ipocrisie, pettegolezzi.<br />
Loro hanno tanto amore dentro che<br />
non avranno <strong>di</strong>fficoltà ad esprimerlo in altre<br />
occasioni, anche se questa esperienza li<br />
ha arricchiti molto!<br />
Omelia per le esequie <strong>di</strong> p. Tonino Polignone<br />
Primo piano<br />
tra lo Spirito e la Chiesa, <strong>di</strong> cui Maria è<br />
l’icona. Quando la Chiesa, donna che Dio<br />
a<strong>ma</strong>, si fa spazio in cui Dio può venire<br />
quando vuole, e agire come vuole, <strong>di</strong>cendo<br />
con lo Spirito “Vieni!”.<br />
Quando la Chiesa si “de<strong>di</strong>ca” tutta a Lui<br />
bandendo da sé ogni egoismo, ogni paura<br />
che innalzi palizzate <strong>di</strong>nanzi ai sogni<br />
sconfinati <strong>di</strong> Dio. Quando vive la vera<br />
“devozione”.<br />
Quando non osa impe<strong>di</strong>re a Dio <strong>di</strong> fare<br />
l’impossibile: <strong>di</strong> farsi creatura, <strong>di</strong> abitare<br />
in noi, per entrare nei nostri sepolcri, lì<br />
dove tace la luce, lì dove siamo spacciati,<br />
lì dove lasciamo morirci senza speranza o<br />
lì dove per ribrezzo lasciamo che <strong>ma</strong>rciscano<br />
dei nostri fratelli…e, come lui solo<br />
può, tirarci fuori, col<strong>ma</strong>rci <strong>di</strong> gioia, liberamente,<br />
concretamente, per una follia<br />
che è amore!<br />
Quando la Chiesa si spalanca a Dio sussurando<br />
“Eccomi”. Come Maria.<br />
Per noi adulti questo è più <strong>di</strong>fficile, abbiamo<br />
bisogno anche noi <strong>di</strong> una guida costante<br />
<strong>perché</strong> spesso ci per<strong>di</strong>amo, quin<strong>di</strong> mi<br />
chiedo: “Per quanto tempo sapremo custo<strong>di</strong>re<br />
l’amore che abbiamo ricevuto? Continueremo<br />
a vedere nel volto del prossimo<br />
l’amore <strong>di</strong> Dio?”.<br />
A volte venire solo a messa non basta!<br />
…Grazie per quello che ci avete donato e<br />
vi auguro che il Signore vi aiuti sempre a<br />
seguire il cammino d’amore.<br />
Una <strong>ma</strong>m<strong>ma</strong><br />
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