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Gesti estremi, perché? Ricchi ma fragili - Provincia di San Michele ...

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8<br />

Attualità<br />

... in cammino verso il Sinodo dei Vescovi sulla Parola <strong>di</strong> Dio • 5-26 ottobre 2008<br />

“Per una felice concomitanza, san Paolo verrà particolarmente venerato quest’anno, grazie alla celebrazione<br />

dell’Anno Paolino. Lo svolgimento del prossimo Sinodo sulla Parola <strong>di</strong> Dio offrirà pertanto alla contemplazione<br />

della Chiesa, e principalmente dei suoi Pastori, anche la testimonianza <strong>di</strong> questo grande Apostolo e araldo della<br />

Parola <strong>di</strong> Dio. Al Signore, che egli pri<strong>ma</strong> perseguitò e al quale poi consacrò tutto il suo essere, Paolo restò fedele<br />

sino alla morte: possa il suo esempio essere <strong>di</strong> incoraggiamento per tutti ad accogliere la Parola della salvezza e a<br />

tradurla nella vita quoti<strong>di</strong>ana in fedele sequela <strong>di</strong> Cristo. Alla Parola <strong>di</strong> Dio hanno de<strong>di</strong>cato la loro attenzione <strong>di</strong>versi<br />

organismi ecclesiali consultati in vista dell’Assemblea del prossimo ottobre. Ad essa volgeranno il loro cuore i Padri<br />

sinodali, dopo aver preso conoscenza dei documenti preparatori, i Lineamenta e l’Instrumentum laboris, che voi<br />

stessi nella Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi avete contribuito a re<strong>di</strong>gere. Avranno così l’opportunità <strong>di</strong><br />

confrontarsi tra loro, <strong>ma</strong> soprattutto <strong>di</strong> unirsi in collegiale comunione per porsi in ascolto della Parola <strong>di</strong> vita, che<br />

Dio ha affidato alle cure amorevoli della sua Chiesa, <strong>perché</strong> l’annunci con coraggio e convinzione, con la parresia<br />

degli Apostoli, ai vicini e ai lontani. A tutti infatti va data, per la grazia dello Spirito <strong>San</strong>to, la possibilità <strong>di</strong> incontrare<br />

la Parola viva che è Gesù Cristo”.<br />

BENEDETTO XVI<br />

Abitare la Parola <strong>di</strong> Dio<br />

<strong>di</strong> P. Ernesto Della Corte dei cieli, <strong>ma</strong> colui che fa la volontà del<br />

Con la Dei Verbum (La Parola <strong>di</strong> Dio)<br />

il Concilio Ecumenico Vaticano II ci ha<br />

proposto il documento più importante<br />

sulla Parola <strong>di</strong> Dio. Al n. l si sottolinea<br />

l’importanza della nostra relazione con la<br />

Parola <strong>di</strong> Dio (PdD), in quanto cristiani,<br />

e la necessità <strong>di</strong> porci in religioso ascolto<br />

per capire tutte le sue implicanze:<br />

In religioso ascolto della Parola <strong>di</strong> Dio e<br />

procla<strong>ma</strong>ndola con fer<strong>ma</strong> fiducia, il Sacro<br />

Concilio aderisce alle parole <strong>di</strong> S. Giovanni,<br />

il quale <strong>di</strong>ce: “Annunciamo a voi la vita<br />

eterna, che era presso il Padre e si <strong>ma</strong>nifestò<br />

in noi: vi annunziamo ciò che abbiamo<br />

veduto e u<strong>di</strong>to, affinché anche voi abbiate<br />

comunione con noi, e la nostra comunione<br />

sia col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo”<br />

(1Gv 1,2-3). Perciò, seguendo le orme<br />

dei Concili Tridentino e Vaticano I, intende<br />

proporre la genuina dottrina sulla <strong>di</strong>vina<br />

rivelazione e la sua trasmissione, affinché<br />

per l’annunzio della salvezza il mondo intero<br />

ascoltando creda, credendo speri, sperando<br />

ami.<br />

Ma cosa vuol <strong>di</strong>re “Parola <strong>di</strong> Dio”? Sempre<br />

la Dei Verbum, al n° 12, affer<strong>ma</strong> che “...<br />

Dio nella Sacra Scrittura ha parlato per<br />

mezzo <strong>di</strong> uomini alla <strong>ma</strong>niera u<strong>ma</strong>na” e<br />

per riconoscere questa Parola, alimentata<br />

dallo Spirito, c’è bisogno dello Stesso<br />

Spirito 1 . Noi <strong>di</strong>ciamo ispirata. Lo Spirito<br />

si trova all’origine della Parola <strong>di</strong> Dio e<br />

all’origine della relazione del cristiano<br />

con la Parola. Per cui come lo stesso Spirito<br />

fa nascere la Parola, lo stesso Spirito<br />

fa relazionare il cristiano con la Parola.<br />

Il “religioso ascolto” - <strong>di</strong>ce ancora la Dei<br />

Verbum al n. l -, è l’ascolto che, se ra<strong>di</strong>cato<br />

nel senso biblico del verbo ascoltare,<br />

vuol <strong>di</strong>re obbe<strong>di</strong>re: “Non chiunque mi<br />

<strong>di</strong>ce: Signore, Signore, entrerà nel regno<br />

Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21).<br />

Nell’Antico Testamento la parola ascoltare,<br />

“shâmâh”, vuol <strong>di</strong>re obbe<strong>di</strong>re; non<br />

c’è vero ascolto, dunque, se non c’è obbe<strong>di</strong>enza<br />

e la stessa obbe<strong>di</strong>enza vuol <strong>di</strong>re<br />

ascoltare. Chi non obbe<strong>di</strong>sce non ascolta<br />

e chi non ascolta è incapace <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>re.<br />

L’obbe<strong>di</strong>enza nasce dall’ascolto; allora<br />

‘religioso ascolto’ vuol <strong>di</strong>re ‘religiosa obbe<strong>di</strong>enza’.<br />

La fede <strong>di</strong> Israele si sintetizza in questo<br />

co<strong>ma</strong>ndo <strong>di</strong> Dt 6: “Ascolta Israele (‘shô<br />

mâh Israel’). Amerai il Signore con tutto<br />

il tuo cuore ... con tutto te stesso”.<br />

L’ascolto non è semplice au<strong>di</strong>zione o in<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento, <strong>ma</strong> deve <strong>di</strong>ventare<br />

obbe<strong>di</strong>enza e, dunque, vita vissuta 2 .<br />

Paolo scrive ai Ro<strong>ma</strong>ni (10,17):<br />

“Dunque la fede viene dall’ascolto<br />

e l’ascolto viene dalla Parola <strong>di</strong><br />

Cristo”. La fede nasce dall’ascolto<br />

ed esige una relazione <strong>di</strong> fiducia.<br />

La fiducia nasce dall’ascolto<br />

obbe<strong>di</strong>ente. Chi non ha fiducia,<br />

non può ascoltare. Che significa<br />

relazione <strong>di</strong> fiducia? Vuol<br />

<strong>di</strong>re avere consapevolezza<br />

chiara che la Parola <strong>di</strong> Dio entra<br />

in relazione con noi. Spesso<br />

ci preoccupiamo <strong>di</strong> capire il<br />

contenuto della Parola. Pri<strong>ma</strong><br />

<strong>di</strong> tutto è necessario, invece,<br />

avere consapevolezza che si<br />

tratta della Parola <strong>di</strong> Dio e non<br />

<strong>di</strong> parola u<strong>ma</strong>na o <strong>di</strong> un testo<br />

antico o <strong>di</strong> letteratura classica: è<br />

Dio che parla! In questo <strong>di</strong>venta<br />

modello, per noi, la comunità <strong>di</strong><br />

Tessalonica.<br />

Ci sia d’esempio la comunità <strong>di</strong> Tessalonica,<br />

che c’insegna il vero ascolto<br />

religioso:<br />

pri<strong>ma</strong> parte<br />

… ren<strong>di</strong>amo continuamente grazie a Dio<br />

<strong>perché</strong>, ricevendo la Parola <strong>di</strong> Dio che noi<br />

vi abbiamo fatto u<strong>di</strong>re, l’avete accolta non<br />

quale parola <strong>di</strong> uomini, <strong>ma</strong> come è veramente,<br />

quale Parola <strong>di</strong> Dio<br />

che opera in voi che<br />

credete.

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