patologia generale II.pdf - AppuntiMed
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2) colliquativa: il materiale sarà liquefatto. Tipicamente in presenza di pus, che crea una omogeneità.<br />
E’ dovuta all’azione dei granulociti. Il tessuto non è più riconoscibile. Nella cisti<br />
cerebrale si ha inizialmente una necrosi coagulativa tipica della necrosi ischemica, ma<br />
poi le fasi sono così veloci che alla morte dell’individuo si è già arrivati alla forma<br />
colliquativa, tipica del materiale cerebrale.<br />
3) caseosa: richiama il formaggio fuso, biancastro. E’ quasi patognomonico per il granuloma<br />
turbecolare, dove al centro si ha una colliquazione che porta alla formazione di materiale<br />
con questa consistenza.<br />
4) gangrenosa: non aggiunge nulla alle necrosi di tipo coagulativo o colliquativa. E’ semplicemente la<br />
definizione clinica di necrosi coagulativa / colliquativa. P.es una gamba che abbia subito<br />
ischemia e quindi necrosi, si parlerà clinicamente di gangrena.<br />
a. gangrena secca ⇒ corrispettivi microscopici della necrosi coagulativa; Poniamo l’interruzione<br />
di una arteria di una gamba: diventerà immediatamente pallida, e successivamente<br />
si avrà morte cellulare tipicamente coagulativa. Man mano si avrà un<br />
rinsecchimento fino ad una mummificazione (color nero). La prognosi è buona:<br />
non si hanno particolari problemi, si perde la funzionalità dell’arto, ma se rimane lì<br />
non succede nulla. E’ benigna…<br />
b. gangrena umida ⇒ necrosi colliquativa; in genere si tratta di una necrosi coagulativa<br />
complicata da un’infezione: l’azione digestiva di batteri e leucociti<br />
trasforma il tutto in materiale purulento. Prognosticamente è molto<br />
peggio della gangrena secca: ci sarà una continua espansione. E’ tipica di<br />
chi ha carenze di difesa, come i diabetici, che hanno tutta una serie di<br />
caratteristiche che portano ad un minor flusso sanguigno anche a livello<br />
capillare, con una ridotta possibilità di cellule immunocompetenti di arrivare<br />
in sede. I batteri hanno un buon gioco in entrata, e l’infezione va avanti. Spesso<br />
l’unico modo di procedere è amputare.<br />
c. gangrena gassosa: tipica dei clostridi, che sono in grado di digerire praticamente qualsiasi<br />
cosa, e producono gas a livello interstiziale nei tessuti. La sensazione,<br />
alla pressione sul tessuto è quella della neve fresca. Come sempre, la<br />
soluzione alla presenza di pus è aprire, ed evacuare.<br />
5) steatonecrosi: è il caso della liponecrosi pancreatica. L’ostruzione dei canalicoli pancreatici porta<br />
all’accumulo ed alla digestione di pancreas e tessuti circostanti: si forma una sorta di<br />
raccolta di tessuto grasso emorragico. Talvolta è collegato all’alcolismo, ma<br />
normalmente si pensa che possa dipendere da infezioni delle vie biliari, che<br />
andrebbero individuate precocemente grazie a test come l’amilasi…<br />
6) fibrinoide: è un termine un po’ storico, se ne parla ancora in anatomia patologica. Riguarda<br />
fondamentalmente i preparati renali nel corso di malattie autoimmune: si associa ad<br />
ipertensione maligna (alti valori pressori fin dall’età giovane) ed alterazione quindi delle<br />
pareti arteriolari. Gli istologi avevano infatti stabilito regole di colorazione per<br />
identificare quel tipo di alterazione collegata con le collagenopatie (termine con cui si<br />
indicavano le malattie autoimmuni).<br />
fegatoI: lesione più recente, dove<br />
si nota la perdita di dettaglio a<br />
livello nucleare, la freccia in alto<br />
a destra indica una cellula con<br />
carioressi.<br />
fegato<strong>II</strong>: lesione avanzata (colliquativa):<br />
rimanenze di epatociti, assenza di margini<br />
riconoscibili, di elementi nucleari. I corpi<br />
vacuoli formi osservabili sono prodotti<br />
dell’apoptosi delle cellule infiammatorie,<br />
probabilmente.<br />
colliquazione cerebrale<br />
Giuseppe Marini: Patologia Generale <strong>II</strong> (aa.2009/2010) 22