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patologia generale II.pdf - AppuntiMed

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3) Fibrinosa: se nell’essudato sieroso si trova anche la firbina. Questo crea ovviamente dei fenomeni<br />

adesivi (p.es a livello pleurico tra la pleura e le pareti, oppure sulle anse intestinali) 12 .<br />

Questo provoca un “inizio di cicatrici”, anche se non c’è ancora collagene. All’E.O. del<br />

polmone si possono riscontrare sfregamenti pleurici 13 . La terapia è costituita<br />

dall’attivatore del plasminogeno (TPA) a livello pleurico, con ottimi risultati.<br />

Un esito da flogosi fibrinosa era costituto dalle semimembrane della difterite.<br />

Nell’epatizzazione polmonare data da polmonite batterica si riscontra proprio la<br />

presenza (tra le altre cose) di fibrina a livello alveolare, che contribuisce al quadro<br />

anatomopatologico (se ne parlerà più avanti)..<br />

4) Catarrale: il catarro sarebbe formato da essudato (muco) arricchito di cellule epiteliali di<br />

sfaldamento, che si realizza in corso di<br />

reazione allergica<br />

agenti fisici<br />

agenti chimici<br />

infezioni virali<br />

Quando si comincia a vedere muco che varia il colore (tende al verdino, al grigio), è<br />

segno di una sovra infezione batterica, che darà luogo ad una manifestazione “muco<br />

purulenta”.<br />

5) Purulenta: è data da cocchi piogeni, e genera pus. L’infiammazione purulenta è definita<br />

dall’extravasazione di PMN neutrofili, non per forza dalla presenza batterica.<br />

Se l’essudato ha una consistenza tipica da dare evidenza clinica si ha pus, risultato di<br />

una colliquazione, che è sterile, ma può contenere microrganismi anaerobi, il pH<br />

inoltre è acido...<br />

PMN neutrofili<br />

detriti cellulari<br />

degradazione della sost. fondamentale<br />

La reazione di Rivalta è obsoleta ma valida: prendendo una gocciolina di pus,<br />

mettendola in aceto, si forma una nubecola, dovuta alla precipitazione di proteine<br />

mucopolisaccadiche. Questo può essere utile p.es in paesi del terzo mondo, dove non<br />

c’è la disponibilità di un laboratorio.<br />

Dipendentemente dalle modalità d’infezione, dalla sede, dal tipo di ferita (una ferita<br />

aperta drenerà automaticamente il pus senza incistarlo), ma soprattutto dalla<br />

responsività del’organismo, si avranno diverse dinamiche:<br />

Ascesso: è un qualcosa più legato alla cronicizzazione dell’evento flogistico / infettivo;<br />

tipica è l’infezione dovuta ad una puntura intramuscolare. Viene ad essere formato da<br />

una raccolta di PUS neo formata, circondata da una membrana detta “piogenica”:<br />

» PMN intatti<br />

» fibrina<br />

» fibroblasti<br />

Questi ultimi (i fibroblasti) vanno a formare una forma di riparazione connettivale: si<br />

dispongono a gruppi, si dice a “palizzata”, provocando una proliferazione micro<br />

vasale (abbondante emorragia andando a tagliare), in presenza anche di monociti.<br />

Un caso particolare è rappresentato dall’osso, come nelle fratture esposte: se, come<br />

succede, questo non può essere medicato e pulito accuratamente in tempi rapidi, tutto<br />

l’osso viene ad essere circondato da una membrana piogenica, diventando quasi un<br />

corpo esterno. Questi inclusi nella capsula, e la capsula piogenica stessa vengono detti<br />

nell’insieme sarcofagi (da distinguere dalle cellule necrotiche senza nucleo.<br />

Flemmone: raccolta di materiale purulento non circoscritta, che tende ad infiltrare i tessuti<br />

seguendo le vie di minore resistenza (p.es tra le fasce muscolari, nel sottocutaneo…).<br />

12 In chirurgia si parla di piastrone: aree dove il fibrinogeno può uscire tranquillamente e dare questo fenomeno. Può<br />

originare anche da una semplice appendicite, e va risolta, in quanto può generare anche fenomeni di aderenze, stenosi e<br />

deviazioni delle anse… quindi va risolta.<br />

13 che si distingue da quello bronchiale in quanto rimane costante anche dopo un colpo di tosse.<br />

Giuseppe Marini: Patologia Generale <strong>II</strong> (aa.2009/2010) 31

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