patologia generale II.pdf - AppuntiMed
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Arteriolosclerosi<br />
jalina<br />
Si ha un ispessimento jalino, omogeneo della parete arteriolare, con assottigliamento del vaso. L’endotelio, di<br />
nuovo, è intatto e la lesione si configura come benigna.<br />
Si ha particolarmente in anziani e diabetici, dovuta all’aumento di permeabilità che permette l’infiltrazione<br />
proteica della parete.<br />
iperplastica<br />
Genera arterie a bulbo di cipolla, con giustapposizione di cellule muscolari lisce e riduzione del lume.<br />
La conseguenza più importante è renale: nefrosclerosi maligna. Talvolta, porta a necrosi acuta della parete<br />
arteriolare con depositi di fibrinoide (cfr. necrosi fibrinoide)<br />
La patogenesi deriva dall’iperplasia di cellule muscolari lisce e deposito di sostanza extracellulare.<br />
Si caratterizza da pressioni diastoliche > 110 mmHg<br />
Saranno fatte meglio a fisio<strong>patologia</strong>.<br />
Quelle forse più interessanti sono le ..<br />
§<br />
§<br />
Vasculiti<br />
- malattia di Kawasaky: auto ab contro l’endotelio: si ha flogosi<br />
- malattia di Horton: ricordiamo l’arterite temporale<br />
Neoplasie<br />
Una neoplasia è una proliferazione tissutale che si caratterizza per (4)<br />
Malignità e Benignità<br />
progressività<br />
atipia: si diversifica dei tessuti circostanti<br />
autonomia: non risente di stimoli esterni<br />
afinalismo<br />
differenziazione: i tessuti sono normalmente ben differenziati, mentre i tumori più sono maligni<br />
più sono indifferenziati, cioè si distinguono dal tessuto da cui hanno avuto<br />
origine: sono più o meno anaplastici, dove per “anaplasia” si intende il<br />
contrario di differenziazione, una regressione.<br />
modalità di crescita:<br />
a. espansiva: c’è un asse vascolare centrale che permette la crescita di un tumore benigno.<br />
⇒ la crescita ad un certo punto dovrà fermarsi<br />
⇒ si ha la formazione, quasi regolare della capsula, un velo di tessuto<br />
cicatriziale, collagene… questo permetterà una facile asportazione<br />
b. infiltrante: il tumore maligno si procura approvvigionamento ematico dalle zone<br />
circostanti tramite neo angiogenesi. E’ un’invasione dei tessuti circostanti.<br />
I margini saranno quindi sfrangiati. Questo permetterà quasi sempre di<br />
distinguere clinicamente tra malignità e benignità: già in un RX si vede se la<br />
neo-massa è infiltrante o meno (cfr. lastre mammella di Turoldo).<br />
metastasi: sono tipiche delle lesioni maligne.<br />
Giuseppe Marini: Patologia Generale <strong>II</strong> (aa.2009/2010) 49