MEDICINA DEL LAVORO - AppuntiMed
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2. IL MONITORAGGIO AMBIENTALE<br />
Il monitoraggio ambientale consiste in un’attività connessa con la valutazione dello stato di salute,<br />
sistematica continua o ripetitiva, finalizzata, se necessario all’esecuzione di misure correttive.<br />
Strumenti e metodi che si utilizzano per dichiarare che una persona è esposta ad agenti tossici, fisici<br />
chimici o biologici, sono molto diversi e sono essenziali per una corretta sorveglianza sanitaria.<br />
La sorveglianza sanitaria in tutte le aziende, ospedale incluso, è obbligatoria per decreto legge<br />
81-2008, tale decreto fissa anche la periodicità dei controlli che devono esser eseguiti, questa risulta:<br />
• Normalmente annuale.<br />
• Semestrale soprattutto per alcuni gruppi particolari come per esempio i radiologi e i tecnici di<br />
radiologia.<br />
Il medico ha in ogni caso il diritto di decidere una variazione della periodicità dei controlli sulla base<br />
del documento di valutazione del rischio associato all’attività lavorativa, tale periodicità può essere<br />
allungata o accorciata, ma solo e unicamente a seguito di adeguata motivazione. Tipici casi in cui<br />
viene accorciato il periodo di valutazione sono due:<br />
• Gravidanza.<br />
• Patologie intercorrenti che possono peggiorare in presenza di un’esposizione a determinati agenti<br />
presenti sul posto di lavoro.<br />
Tutti i controlli sono in ogni caso a carico del datore di lavoro, il lavoratore non paga il ticket. In linea<br />
generale tutti gli accertamenti ed esami strumentali richiesti sono associati in modo molto stretto<br />
all’ambito lavorativo, se nel corso della visita vengono rilevati altri quadri patologici, si innescano<br />
comunque delle vie preferenziali di trattamento.<br />
2.1. LE FASI <strong>DEL</strong> MONITORAGGIO<br />
Il monitoraggio si compone di tre fasi:<br />
1. AMBIENTALE, valutazione della quantità di agente tossico che è presente in un ambiente, sano<br />
polveri, solventi o simili. I tossici rilevabili e valutabili vengono indagati e le loro concentrazioni<br />
espresse generalmente in milligrammi di polvere per metro cubo o ppm. Per la maggior parte dei<br />
tossici ambientali conosciuti esiste un livello soglia, sappiamo quali sono i limiti di concentrazione<br />
aerea che non devono essere superati pena un danno a carico della salute del soggetto.<br />
2. BIOLOGICO, il monitoraggio biologico valuta la qualità dei fluidi corporei in relazione ad un dato<br />
tossico. A partire dal sangue, dalle urine o da qualsiasi altro fluido si valutano le concentrazioni di:<br />
a) Tossico.<br />
b) Prodotto di metabolizzazione del tossico.<br />
c) Proteine o elementi che possono risultare alterati in presenza del tossico.<br />
Ciascun tossico ha il suo organo bersaglio, va valutato con attenzione.<br />
3. SORVEGLIANZA SANITARIA, ultimo step, sulla base del monitoraggi ambientale e degli indicatori di<br />
dose di un determinato tossico nell’organismo o di indicatori di effetto dovuti al tossico stesso, si<br />
procede ad una visita vera e propria composta di anamnesi ed esame obiettivo approfondito a<br />
carico soprattutto degli organi bersaglio.<br />
Al termine delle attività di monitoraggio si esprime un giudizio di idoneità al lavoro del soggetto, nello<br />
specifico questo può risultar:<br />
• IDONEO O NON IDONEO, in maniera non discutibile e per tutto l’ambito lavorativo.<br />
• TEMPORANEAMENTE NON IDONEO, in alcuni casi si possono formulare delle ipotesi di temporanea non<br />
idoneità: un tecnico di radiologia di sesso femminile è temporaneamente non idoneo se in corso<br />
di gravidanza. Molto grosso in questo contesto il problema HCV, HBV e HIV per il sanitario.<br />
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