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MEDICINA DEL LAVORO - AppuntiMed

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3. METALLI<br />

per la presenza di zone di opacizzazione bilaterali e a disposizione casuale. È chiaramente<br />

dovuta all’azione infiammatoria irritativa caratteristica del metallo sul tessuto alveolare, ma<br />

risponde splendidamente ad alte dosi di corticosteroidi.<br />

◦ Cronicamente si possono verificare fenomeni di:<br />

✷ Bronchite cronica.<br />

✷ Enfisema.<br />

✷ Fibrosi polmonare.<br />

Con tutte le conseguenze del caso.<br />

• A LIVELLO <strong>DEL</strong> RENE, si sviluppa, come accennato, una forma di nefropatia tubulare.<br />

• A LIVELLO <strong>DEL</strong>L’OSSO sono possibili importanti conseguenze patologiche come la malattia di Itai<br />

Itai: si tratta di fenomeni rarissimamente correlati ad esposizione lavorativa, ma che spesso segue<br />

invece grandi intossicazioni ambientali. Le conseguenze sono:<br />

◦ Osteoporosi.<br />

◦ Ostoemalacia acuta<br />

Il cadmio altera il bilancio calcio fosforo e causa un danno tubulare che provoca, altera poi,<br />

essendo nefrotossico, il metabolismo della vitamina D. Il caso in assoluto maggiormente eclatante<br />

resta quello della malattia di itai itai, termine che tradotto letteralmente significa “hai hai”:<br />

i pazienti colpiti soffrivano fortissimi dolori dovuti all’insorgenza di fratture patologiche.<br />

• IL CADMIO È UN POTENTE CANCEROGENO, classificato come classe 1 dallo IARC, per cancro del polmone,<br />

sono presenti evidenze sperimentali su animali da laboratorio ed evidenze epidemiolgiche.<br />

3.2.3. CROMO<br />

Analogamente ad altri metalli molto utilizzati in ambito industriale:<br />

• Si utilizza per diverse colorazioni.<br />

• Viene sfruttato nella cromatura degli oggetti.<br />

• Viene utilizzato nella concia delle pelli, sopratutto in alcune operazioni.<br />

• SI sfrutta nella saldatura di acciai speciali.<br />

• Produzione di cromati e cromite.<br />

• Produzione di pigmento al cromo.<br />

• È presente come impurità in diversi tipi di cementi utilizzati nell’edilizia.<br />

Anche il cromo, come altri metalli, viene assunto per via aerea e digestiva, si accumula quindi nel rene.<br />

Distinguiamo per questo metallo indicatori:<br />

• Di esposizione breve, come la cromemia.<br />

• Di esposizione a lungo termine, si parla di ∆-cromo, la differenza del valore del cromo valutato<br />

nelle urine prima e dopo il turno lavorativo ad inizio e fine settimana: si esegue un dosaggio il<br />

lunedì mattina e uno il lunedì sera, si valuta la differenza tra i due valori che è normalmente molto<br />

elevata; la medesima operazione viene eseguita venerdì, al mattino e alla sera, se la differenza<br />

tra i due valori risulta bassa, significa che l’accumulo è stato significativo.<br />

EFFETTI CLINICI<br />

Gli effetti clinici del cromo sono molto importanti:<br />

• È irritante, aspetto che si manifesta soprattutto a carico di:<br />

◦ Apparato respiratorio, produce infatti una rinite atrofica: uno dei segno clinici più importanti è<br />

la perforazione del setto nasale, il cromo è infatti così caustico da essere in grado di intaccare<br />

la mucosa nasale e la sottostante cartilagine fino a mettere in comunicazione le due fosse<br />

nasali. Produce inoltre:<br />

✷ Polmonite chimica acuta.<br />

✷ Effetti cronici fibrosanti.<br />

◦ Cute, dove produce dermatiti irritative: non è solo irritante, è un caustico.<br />

• È un forte allergogeno, tale metallo infatti è:<br />

◦ Un induttore della produzione di IgE, produce un’asma bronchiale importante.<br />

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